Durante le vostre partite sentite la mancanza di una bella mappa che descriva visivamente il vostro dungeon? Grazie a Zatnikotel e il suo One Million non avrete più questo problema.
Fin da quando ho iniziato a giocare di ruolo, una delle cose che mi attirava di più nei manuali erano le mappe dei dungeon o dei luoghi descritti nei moduli. Tuttora amo spulciare siti in cerca di mappe o “tiles” e quando mi capita sotto le mani un modulo per gdr, non vi nascondo che una delle prime cose che cerco sono le mappe.
Feticismo? Non credo e, se fosse, sarei in buona compagnia: basti pensare a siti come Pandius dove vi sono decine di mappe di Mystara, o al notevole numero di programmi per creare quelle di dungeon, città, castelli e interi continenti.
Questo è dovuto principalmente al fatto che un buon supporto visivo aiuta ad entrare meglio nel mondo di gioco: una stanza descritta magistralmente dal Master verrà vista da ciascun giocatore in modo diverso, in base a cosa ha recepito tra distrazioni e errori di comprensione, mentre una bella mappa colorata e definita è lì davanti a tutti e non crea incertezza ma -anzi- fascino e voglia di esplorarla, un po’ come la differenza tra l’immaginare una torta e il vederla di fronte a sé.
Le mappe diventano, in questo modo, delle finestre sul mondo di gioco dal quale il giocatore può vedere come agisce e si muove il proprio personaggio, e vivere con lui la sensazione del freddo e buio corridoio del dungeon o il calore estremo e insopportabile di un fiume di lava, similmente a quando si gioca ad un gioco da tavolo in cui le pedine muovendosi possono capitare in caselle favorevoli o sfavorevoli, generando una sana tensione che mantiene viva l’attenzione sul gioco.
Quindi una mappa è indispensabile per un gdr e permette di focalizzare l’attenzione di tutti sul gioco? No, ma di certo aiuta molto.
Zatnikotel è un giocatore di ruolo britannico che ha deciso di provare a realizzare una battle map, cioè mappe quadrettate raffiguranti luoghi specifici, ideali per scontri tattici, come ad esempio i corridoi e le stanze di dungeon tanto cari ai giocatori di D&D e non solo, che raggiungesse un milione di piedi quadri.
Il buon Zatnikotel ci ha provato e ci è riuscito, e ha gentilmente deciso di condividere gratuitamente con tutti gli appassionati di questo hobby il frutto del suo lavoro, ovvero una mappa composta da 16 parti, ognuna delle quali misura 50×50 pollici. Visto che ogni pollice rappresenta, in scala, 5 piedi, la mappa completa misura, in totale, 16 x 62’500 piedi quadrati ovvero “One Million” di piedi quadrati di dungeon in cui ambientare le vostre avventure.
Convertendo nelle nostre amate unità metriche decimali, arriveremmo a 93000 metri quadrati: non male direi, considerando che parliamo di una superficie pari a quella di una piccola città. In totale vi sono, come detto, 16 mappe che possono essere composte in modo modulare per formare un unico dungeon, oppure usate separatamente in base alle vostre esigenze.
Gli ambienti sono fra i più disparati: si passa dalla forgia nanica abbandonata alla tana del ragno gigante, passando per il villaggio sotterraneo, in modo da poter coprire gran parte delle situazioni che vi troverete ad affrontare. La qualità è molto alta, e le immagini non hanno nulla da invidiare a “concorrenti” commerciali più blasonati. Questo materiale può essere utilizzato online nei siti come Roll20, oppure stampato e usato nelle vostre partite casalinghe, e a tal proposito l’autore del lavoro dice:
Per favore non dimenticate che ciascuna delle mie mappe, incluse queste e le versioni con griglia, sono completamente gratuite (non ho Patreon, Marketplace e quant’altro); si tratta di un modo per restituire qualcosa a quell’hobby che amo così tanto e che amo da oltre 36 anni. Tutto quel che chiedo è che nessuno le venda, e che ne scriva la paternità dove possibile. Se ci fosse sufficiente interesse, potrei anche espandere qualcuna delle aree, cosa che potrebbe alterare queste mappe di base; tanto per fare un esempio, ho in mente di aggiungere una Torre del mago nella sezione D3, e in tal caso modificherei la mappa in questione in modo tale che le altre che pubblicherò abbiano senso. Se avete idee per un’espansione, o se vi piacerebbe che un’area specifica venisse approfondita ulteriormente, non dovete far altro che farmelo sapere.
La traduzione e i grassetti sono miei, e approfitto delle parole di Zatnikotel per passare al prossimo e conclusivo punto.
L’autore parla di passione, amore e hobby, parla anche di condivisione e partecipazione: “ Fatemi sapere se qualcuno avesse idee per eventuali espansioni o volesse vedere un ulteriore approfondimento di qualche specifica area”. Beh io aggiungo solo… GRAZIE.
Questo è lo spirito che muove il mondo del gdr: migliaia di appassionati che si confrontano e condividono materiali di gioco, da tool per la creazione di schede a adattamenti di ambientazioni ufficialmente morte che gli appassionati aggiornano e portano avanti, Mystara ne è un esempio, e tutto questo GRATUITAMENTE per, citando Zatnikotel, “restituire qualcosa ad un hobby che amo”.
Questa circolazione di idee contribuisce a creare una comunità sana fatta di gente che socializza e usa la creatività e l’intelletto, parole -perdonate il rant– che insieme nella stessa frase ultimamente sono una rarità, e in questo modo crescono e accrescono se stessi e gli altri.
Sono forte sostenitore dell’aggregazionismo come mezzo per poter creare un confronto sano di punti di vista e quindi un’evoluzione personale, e questo ne è un esempio. Bastano dei contenuti gratuiti che sono costati tempo e fatica a stimolare questo moto positivo? Forse no, ma io mi sento un po’ più ricco grazie Zatnikotel e alle sue parole.
Preparate gli zaini e accendete le torce, si parte all’esplorazione di The One Million
This post was published on 9 Maggio 2019 17:14
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