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Giochi di ruolo

Il diario della Creatura – prima parte

Questa è la prima parte del diario della partita a La Creatura condotta dal sottoscritto, la prima parte di un racconto diviso in tre pubblicazioni settimanali.

La Creatura è un’esperienza ludica molto particolare, di cui vi avevamo parlato in un precedente articolo. Prima di continuare con la lettura, oltre che consigliarvi la lettura introduttiva, vi ricordo che i temi trattati nel titolo di Narrattiva sono molto particolari, legati alla sfera sessuale ed emotiva, e potrebbero turbare i più sensibili.

Le carte dei primi sette giorni.

“Usi un qualche tipo di protezione quando fai sesso con la creatura? Se sì, cosa?”

Quando ho capito che la Creatura era una femmina, simile in qualche modo alle donne umane nella zona genitale, ho pensato fosse del tutto naturale utilizzare un preservativo. La prima volta che l’ho indossato lei mi ha preso in giro, perché lei non potrà mai avere figli con altri che non siano della sua specie. Mi sono sentito subito sicuro dopo questa affermazione e non ho usato più nessuna precauzione con lei. Il che è strano, e mi sorprendo di me stesso, considerando che sto avendo rapporti sessuali con un essere di cui non so praticamente niente, se non che mi fa ribollire il sangue come nessun’altra creatura al mondo potrà fare.

“Un amico/a insiste che tu gli presenti il tuo nuovo “qualcuno” speciale. Cosa gli dici?”

Non presenterò mai la Creatura a nessuno, come potrebbero capire? Al giorno d’oggi avere una ragazza di colore (perché straniera, ma bianca, va ovviamente bene) è qualcosa per cui doversi sentire in difficoltà quasi, figuriamoci con una “cosa” del genere. Invento sempre scuse, “lavora tanto”, “sta male”, “aveva un altro impegno”. Forse i miei amici mi credono frocio, e quasi è meglio così.

“Come ha reagito il tuo corpo al primo rapporto con la creatura? E come reagisce adesso”

È stato come tornare a fare palestra dopo 20 anni di cibo spazzatura e vita sedentaria. La Creatura sembra non averne mai abbastanza, ha un corpo fatto di muscoli e sensualità, è sempre carica ed arrapata dal primo all’ultimo secondo del coito. Si ferma solo perché io mi fermo, ed ha capito che dopo un certo punto gli uomini fisicamente non possono proprio più fare niente. Adesso la prendo come una sorta di sfida, come la palestra di cui sopra. Mi ritrovo a voler dimostrare di essere sempre più fisicamente prestante. Non tanto per la durata del rapporto, ma per l’intensità. Quando la vedo sorridere sorniona, tra una spinta e l’altra, significa che sto facendo bene, e la cosa mi esalta. Sono estremamente sfinito dopo ogni volta, tanto che non posso far altro che svenire per qualche ora sul letto. Il che è un problema per gli impegni della vita, perché mi tocca programmare le scopate solo quando so che ho un po’ di ore libere.

“Come è cambiata la tua giornata da quando la creatura è entrata nella tua vita?”

Adesso ho bisogno di programmare i rapporti sessuali con lei, perché mi rendono incapacitato a muovermi per diverse ore. Per questo ho rinunciato ad alcuni dei miei hobby. Esco di meno, vado meno al cinema, cose così. In compenso, non ho più assolutamente bisogno di loggare su Pornhub e simili.

“Qualcuno si è introdotto nel posto dove nascondi la creatura. Cosa gli è successo?”

Quando mi sono ricordato che l’antennista sarebbe dovuto salire in mansarda era ormai troppo tardi. La Creatura ha avuto la decenza di nascondersi, ma non è esattamente un gatto. Avrebbe chiamato la polizia? Ma soprattutto, come avrebbe reagito la Creatura. Sono stato costretto a fare l’unica cosa possibile in quel momento: inventare una scusa. Prima di entrare in mansarda, ho finto di ricevere una telefonata urgente per cui sarei dovuto uscire di casa di corsa, ed ovviamente il tecnico se ne sarebbe dovuto andare. Tra mille scuse e promesse di richiamarlo per finire il lavoro (per cui avevo già versato una caparra) sono passati già quasi tre mesi. Ho perso dei soldi, ma non importa.

“Hai interrotto una relazione con una persona quando hai iniziato a fare sesso con la Creatura. Con chi?”

Stavo con una persona che per anni ha voluto prendere un sacco di iniziative per “il futuro”, salvo poi ricordarsi una mattina di essere ancora giovane e di volersi prendere una pausa di riflessione. Quella stessa mattina è apparsa la Creatura che mi ha, per quanto possa sembrare strano soprattutto di questi tempi, quasi violentato un giorno che ero in casa da solo. Dopo meno di una settimana di scopate furiose con la Creatura, la mia ragazza di allora ha deciso di lasciarmi. Meglio così, avevo già tutto quello che mi serviva.

“La Creatura è ammalata, fate comunque sesso? Cosa devi cambiare del modo in cui lo facevate?”

Una domenica mi sono alzato decidendo che, per tutta la giornata, non avrei voluto fare altro che sesso con la Creatura, mangiare, ed andare in bagno di tanto in tanto. Salito in mansarda mi sono accorto che c’era qualcosa che non andava in lei. Stava in una postura strana, come se non riuscisse a stare eretta come sempre, a mostrare i suoi poderosi muscoli e di seni generosi. Tuttavia voleva fare sesso con me, come sempre, pronta a saltarmi addosso. In quel momento mi si gelato il sangue, quando ho fissato il suo volto, già disgustoso di suo, deformato dalla malattia. Quando le ho detto di no mi ha urlato contro insultandomi. Voglio lasciar passare qualche giorno.

This post was published on 7 Febbraio 2018 12:00

Valentino Cinefra

Valentino Cinefra scrive di videogiochi per varie testate italiane, tra cui SpazioGames, BadTaste e VideoGamer Italia. Su queste pagine si occupa di giochi di ruolo, tra report delle fiere più importanti, analisi dei prodotti del momento, ed approfondimenti più o meno eclettici che mischiano vari argomenti di cultura pop nella speranza di tirare fuori qualcosa di sensato. E pensare che, quando da piccolo gli venne chiesto di provare Dungeons & Dragons, lui rifiutò vigorosamente perché inorridito dall'idea di passare pomeriggi interi a tirare dadi e "raccontare buffonate". Non solo il gioco di ruolo è diventata sua croce e delizia, ma farebbe di turno per tornare in quell'epoca fatta di pomeriggi incredibili, tra avventure senza senso, zero rispetto per il regolamento, e tanta improvvisazione e delirio.

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