Il gioco di ruolo è un hobby stupendo, e questa non è una novità. In molti l’hanno scoperto, riscoperto, trovato e ritrovato grazie al momentum positivo che questa tipologia di intrattenimento sta avendo in questo periodo storico. Stupendo su tantissimi livelli diversi, per altro.
Durante quella manciata di ore che la sessione di gioco richiede esistono mondi fantastici, thriller mozzafiato, avventure destinate ad essere ricordate negli anni e che si fondono con gli aneddoti di vita vissuta. I giocatori hanno la possibilità di essere ciò che vogliono, che siano eroi invincibili, adorabili canaglie o personaggi detestabili.
I master, narratori, demiurghi, o qualunque sia l’appellativo che il sistema di turno dona a chi sta “dietro lo schermo” (quando uno schermo c’è, ovviamente) hanno il ruolo migliore e peggiore, allo stesso tempo. Hanno la possibilità, rara nella vita, di creare qualcosa in grado di lasciare davvero il segno nella mente e nel cuore di chi siede al tavolo con loro, ma tutto ciò ha un prezzo. Preparazione, studio, ragionamenti, flussi di creatività e coscienza che vanno a riversarsi su taccuini, tablet o notebook che siano. Volontà che si scontrano con quelle degli altri, con la Vita Vera®, e con qualsiasi altra cosa che non dovrebbe succedere ma che quasi sicuramente accadrà, prima o poi.
Essere un Master (usiamo questo termine generico per comodità) è bellissimo, ma sa anche essere bruttissimo. Chi vive dietro lo schermo è abituato alle gioie e dolori, a vedere un giocatore che vive con trasporto l’avventura creata con tanta cura, magari a fronte di settimane passate a cercare di far collimare gli impegni di tutti per organizzare quella serata da tre ore scarse perché la fidanzata, la Champions, c’ho Judo, e così via.
Da Master, sappiate che vi capisco. Condividiamo la croce (e delizia) di un ruolo che abbiamo scelto, e che spesso ci mette in crisi. Un lavoro spesso poco riconosciuto e capito, raramente apprezzato con il giusto merito, ma che nonostante tutto ci dona soddisfazioni sempre notevoli.
Proprio per questo ho voluto fortemente la creazione di Dietro lo Schermo.
Con Dietro lo Schermo, Player.it diventerà un supporto per tutti quei Master in difficoltà che hanno bisogno di un punto di riferimento, un consiglio, o una semplice dritta che sia. La volontà di Dietro lo Schermo è quella di parlare di qualsiasi problema possa sorgere nella “vita” di un Master. Non solo dubbi sui regolamenti e le questioni tecniche ma anche tutto il resto, tutto ciò che vi viene in mente, qualsiasi cosa attanagli le vostre creative menti di cantastorie dei tempi moderni.
Manca l’ispirazione per un’avventura o per creare un PNG memorabile. Avete regalato oggetti magici o potenziamenti eccessivi ad alcuni giocatori e non sapete come rimediare. Vorreste convincere la vostra ragazza a giocare. Non trovate persone con cui iniziare una campagna. Vorreste cacciare un giocatore dal vostro tavolo perché rovina ogni sessione, ma è il vostro migliore amico e non sapete come fare. Dietro lo Schermo sarà l’angolo a cui rivolgervi per questo tipo di cose, e per qualsiasi altra vi venga in mente.
Ovviamente è una rubrica pensata specificatamente per Master ed aspiranti tali, ma senza nessun livello “minimo” di esperienza o similari. Che siate novizi, esperti tornati alla ribalta, veterani con una crisi di identità, vogliamo parlare con tutti voi.
A rispondervi sarà il sottoscritto: Valentino, conosciuto sul web (poi non si sa bene da chi) come BigV, classe 1987. Scrivo di videogiochi come critico freelance, sono un avido consumatore di cultura pop, giocatore di ruolo, da tavolo, di carte, ed altri hobby che mi hanno portato via tempo e sudati danari nel corso della vita. Ma soprattutto da qualche tempo lavoro per diffondere con la maggior competenza e perizia possibile la cultura del “giocare analogico”.
Ho iniziato a giocare a Dungeons & Dragons quasi 20 anni fa, non nascondo con un certo ribrezzo e poca convinzione, per poi arrivare a rovinare per sempre la mia vita intorno alla seconda o terza sessione. Da lì ho giocato, con più o meno continuità, un grande numero di altre produzioni fino ad oggi, trovandomi “incastrato” nel ruolo del master nel 90% dei casi.
La mia prima avventura (che è un eufemismo definirla tale…) è stata una scandalosa copia carbone di una quest secondaria di The Legend of Zelda: The Wind Waker giocata su D&D 3.5. Una roba oscena, senza alcun contesto narrativo, con pochissime regole, ed ancora meno accortezze nell’applicarle. Giocando e giocando ancora, sbagliando, cambiando gruppi di giocatori, partecipando a sessioni arbitrate da altri master i tempi sono cambiati e, una manciata di anni dopo, le cose sono fortunatamente migliorate. Col tempo ho iniziato a preparare le storie avvalendomi di nozioni basilari di sceneggiatura, “provo” le interpretazioni dei PNG più importanti prima delle sessioni, creo diagrammi per intrecciare le storie personali dei PG con la trama principale della campagna costruita da me, e così via.
Questo per dire, ed è importante specificarlo, che non c’è, e non ci sarà nessuna velleità di insegnamento in questa rubrica. Non ho partecipato a corsi (se mai ne esistono) per diventare Master, e non porto nozioni o parole divine. Perché il bello dei giochi di ruolo è che non esiste il modo giusto o sbagliato di giocare. Miniature, completamente narrativo, improvvisato, una volta al giorno, settimana, mese, anno, la fortuna è che difficilmente si “sbaglia” in questi casi. Al massimo, si possono fare cose migliori o peggiori di altre.
C’è l’esperienza, quella sì, maturata in tanti anni di passione, approfondimento e condivisione. Esperienza che voglio mettere in gioco con tutti voi, perché all’epoca avrei voluto anche io una cosa come Dietro lo Schermo a darmi una mano.
Per poter chiedere aiuto a Dietro lo Schermo avrete parecchi modi. Di tanto in tanto pubblicheremo sulla nostra pagina Facebook un post nel quale vi chiederemo di farci delle domande, oppure tramite gli amici di Sesso Droga & D&D. Potete anche inviarci un messaggio privato sui social network, oppure una mail con la vostra richiesta. Infine, sui social network condivideremo gli articoli ed i post con le richieste di domande con l’hashtag #dietroloschermo, seguitelo per non perdervi nessuno degli appuntamenti! Raccolte le domande, ogni due settimane faremo un articolo qui su Player.it per cercare di rispondere al maggior numero di esse.
Ancora una volta, cosa potete chiederci? Tutto.
Avrò a disposizione una redazione ferratissima in molti dei giochi di ruolo che compongono il panorama italiano attuale e non, così da potervi aiutare anche con le questioni tecniche riguardo i regolamenti dei prodotti del momento. Ma non limitatevi solo alle vicissitudini prettamente ludiche, che pur ci interessano e non vediamo l’ora di approfondire con voi, espandete le vostre richieste riguardo tutto ciò che succede Dietro lo Schermo.
Rapporti con i giocatori, idee per avventure (ovviamente non creeremo intere storie per voi, perché sarebbe troppo impegnativo), personaggi e specifiche sessioni, come fare per diffondere il gioco di ruolo tra amici, parenti, cani e gatti, e qualsiasi cosa vi venga in mente.
Aspetto le vostre domande!
This post was published on 25 Settembre 2018 12:00
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