Sine Requie Anno XIII nel 2017 festeggia i suoi dieci anni ma lo fa sottotono; se ci si aspettava, infatti, una grande festa per questo traguardo raggiunto si è rimasti in qualche modo delusi. Con molta probabilità ciò è dovuto al fatto che questo prodotto targato Serpentarium esiste da ben più di dieci anni – se si conta anche l’edizione Anno X Rose&Poison – eppure qualcosa ci fa comprendere che i tempi stanno cambiando: Sine Requie Anno 0 – Il Giorno del Giudizio è sui nostri scaffali.
Per anni a gran voce è stato richiesto il “manuale definitivo dei segreti finali del Sine” e in molti si sono augurati che Giorno del Giudizio fosse la risposta alle loro suppliche e, nonostante Leo&Curte abbiano sottolineato più e più volte che “si, uscirà il manuale di tutte le risposte ma, no, non è questo“, molti si sono illusi.
Sinceramente capire perché i fan non ascoltino quanto gli stessi autori dicano potrebbe essere argomento di un articolo a se stante, a occhio direi anche molto nutrito, ma non è di quanto voglio parlare oggi: oggi voglio solo raccontarvi la mia Paura.
Sine Requie è uno dei giochi di ruolo che adoro di più – tanto da avergli dedicato un racconto che potete leggere qui se vi interessa – ma da qualche tempo sento dentro di me qualcosa che cresce ad ogni nuova uscita. Tale sensazione è nata con Trono del Crisantemo e si è evoluta, mano-mano, con l’uscita di altri altri prodotti che sebbene mi abbiano rassicurato sulla qualità dei materiali, Tomo dei Morti I, Tomo dei Morti I,Tomo delle Creature, hanno minato in qualche modo la mia ortodossia.
Per questo, nel momento in cui ho saputo della pubblicazione di un manuale dal nome Anno 0 – Il Giorno del Giudizio, non ho potuto che esplodere di gioia e cercare di tacere in ogni modo la vocina dentro di me che recitava quale un mantra “e se fosse una puttanata?“.
Fortunatamente Giorno del Giudizio non è una puttanata anzi, è un utile strumento che ci fa domandare perché non sia uscito prima eppure, si signori, questo compendio ha un grosso MA. Si avete letto bene miei cari: questo non è un manuale ma bensì un compendio.
Ora, sulla differenza tra manuale e compendio non mi dilungo. Sarete voi, se vorrete, ad informarvi a dovere su cosa siano rispettivamente. Ciò invece su cui voglio concentrare la vostra attenzione è sul fatto che questo compendio avrebbe avuto un impatto di gran lunga maggiore se solo fosse uscito prima, poiché analizza quanto avviene subito dopo l’inizio del fenomeni del Risveglio dei Morti in Europa.
Ah, si! Sottolineo il concetto di Europa perché se vi aspettavate – come me – che Anno 0 trattasse tutto il mondo, beh, rimarrete delusi. Tratta solamente il Vecchio Continente.
Capire se è stata una scelta ponderata o mera casualità è assolutamente inutile ma qui faccio io un inciso non da poco poiché vedo su internet come già alcuni sottolineino questa come una grande mancanza del prodotto: ragazzi, sappiamo già e benissimo cosa è avvenuto nei primi giorni del Regno di Osiride (Ramesse III assume il controllo dell’Egitto), in Trono del Crisantemo (devastanti terremoti mettono in ginocchio il Giappone) e nel Paese dei Balocchi (La Strage dei Padri mina irrimediabilmente la sanità mentale dei Burattini); semmai continuiamo ad ignorare cosa sia successo in U.S.A., dato che ancora sappiamo perché sia stato autorizzato l’utilizzo di Little Boy e Fat Man nel Giorno dei Tre Soli, come si sia riusciti a permettere la nascita del Sogno Americano.
Ecco, focalizziamo piuttosto l’attenzione su questo punto, domandandoci se ciò non sia una operazione per riservare spazio ad una futura uscita interamente dedicata, dato che è ormai chiaro a tutti come l’origine del dramma di Sine Requie risieda nel rito operato negli states da dodici loschi individui ai danni di colei che ora è la First Lady, no? Se dico H.P. Lovecraft e Providence?
Fate uno sforzo, su… Mettete nel cassetto questi pensieri: è meglio per tutti.
Torniamo alla mia Paura piuttosto, facilmente riassumibile in tre fasi che ora vi illustrerò.
Fase 1: venire a conoscenza di un nuovo manuale
Nel momento in cui ho visto pubblicata la copertina di Giorno del Giudizio la mia prima reazione è stata di chiedere conferma agli stessi autori. Quel titolo era cosi evocativo che ho avuto timore fosse un Fake.
Ecco i primi elementi di terrore sorgono nel mio subconscio; da qui in poi è stato solamente un continuo dire a se stessi “stai tranquillo Andrea, Leo&Curte sono anni che pubblicano roba, non faranno mai una merda, anzi, sarà un buon manuale“. Man mano che le settimane scorrevano, infatti, la vocina bastian contraria dentro di me veniva sempre più posta in un angolo e frustata dalle quelle certezze che divenivano sempre più grandi perché alimentate da continui release su facebook.
Se mi concentro riesco ancora a sentire dentro di me, tra una frustata e l’altra, frasi come “Visto? Ci sta pure Fremmen, fa silenzio!” o “Lo vedi? C’è pure una avventura dentro ambientata PRIMA del Giorno del Giudizio: taci!“. Insomma, la Paura di un prodotto editoriale di basso livello venne relegata in un angolo restando inascoltata.
Fase 2: acquisire il compendio e apprenderne i contenuti
Ecco, qui la cosa si fa più seria.
Per leggere tutto mi sono preso alcuni giorni. Giorni duri, non lo nego. Giorni in cui ho dovuto trovare il coraggio di continuare perché mentre sfogliavo le pagine la vocina relegata in un angolo si faceva spazio assumendo sempre più le fattezze di un Balrog infuriato che urlava “VISTO? SO’ SOLDI BUTTATI!” o “CARINE LE IMMAGINI MA CONTENUTO ZERO” sino al fatidico “TE LO POTEVI FARE PURE DA SOLO STO COSO“.
Si, non lo nego, in questo periodo ci sono rimasto male. Molto!
Più leggevo, più dentro di me mi convincevo che si, era carino ma nulla in confronto ai grandi giganti a cui ero avevano abituato; mi convinsi che anche Trono del Crisantemo, da me considerato il manuale più brutto da loro scritto, sembrava un capolavoro da premio Strega a confronto!
Non lo avevo capito.
Non riuscivo a capirlo.
Non riuscivo a capacitarmi di aver acquistato un manuale di cui io stesso dubitavo.
Mi sentivo un Fan-boy in qualche modo violentato; un po come la storia del Ragno di Rat-Man, se sapete a cosa mi riferisco, e quella oscura sensazione di star comprando una cosa più per affezione e abitudine che per il vero valore di questa. Sono certo che a tutti sia capitato almeno una volta.
Ebbene, questo stato è perdurato per giorni, facendomi rimuginare a lungo sulla qualità e utilità di Giorno del Giudizio: poi è giunta l’illuminazione.
Fase 3: l’accettazione del prodotto
Anno 0 – Il Giorno del Giudizio nasce come conseguenza della seconda edizione di Sine Requie Anno XIII. Se infatti questo prodotto viene concepito come tale si otterranno tutte le risposte che si desidera e il tutto assumerà molto più senso.
La nebbia di guerra si dipanerà e uno dei miei primi dilemmi esposti in questo articolo si risolverà, ovverosia la domanda del perché non è stato scritto prima.
Me tapino, questo prodotto E’ uscito prima: è uscito esattamente un anno dopo la seconda edizione di Anno XIII e meglio di cosi non si poteva fare.
E’ questo un compendio/manuale dedicato alle nuove generazioni, quelle che si sono avvicinate ORA a Sine Requie, non a quelle che sono qui da lustri.
Se visto, infatti, in questa dimensione esso guadagna quella profondità e quello spessore che si richiedono a un manuale di siffatti argomenti.
Immaginatevi: siete un giocatore che si avvicina per la prima volta a Sine Requie e lo avrete sicuramente comprato nella veste di sua Seconda Edizione (che vi comprate una cosa vecchia? No! Anche perché è introvabile).
Ecco: dopo nemmeno un anno esce il manuale che vi spiega come vivere i primi anni di quel disastro e potrete gustarli a pieno perché la vostra anima è ancora pura e sevrea da anni e anni di campagne che avranno sedimentato in voi esperienze, sogni e illusioni di quanto è successo in quel periodo. Una tela bianca su cui imprimere indelebili conoscenze, scaturite dalla scoperta di un Metaplot concepito per voi e a voi dedicato.
Avvenimenti trattati come l’Operazione Overlord, la Congiura delle Iene, gli Ultimi Giorni del Regno d’Italia, assumeranno dunque un sapore nuovo, di mai visto ne vissuto.
Saprete che fine farà Von Stauffenberg dopo il colpo di stato e l’uccisione di Hitler.
Scoprirete che Eisenohower è la causa della devastazione della Francia.
Apprenderete come la Gran Bretagna sarà vittima delle opere di Von Braun.
Temerete Papa Pio XIII e il suo Sanctum Imperium.
Ecco: l’Italia. Quanto mi è piaciuto di più, di questo compendio, risiede proprio nella gestione di questo pezzo d’Europa.
Se infatti buona parte del manuale si limita ad accennare una serie di avvenimenti, entrando nello specifico solo in sparuti casi come con la Congiura delle Iene, l’Italia è invece ampiamente approfondita.
Leggendo la sezione dedicata scopriremo cosa avviene al Luogotenente Umberto II, della strenua resistenza di Re Vittorio Emanuele III, della tragica fine di Papa Pio XII, dei tentativi del Generale Alexander di controllare il Regno del Sud, dell’oppressione del IV Reich sui territori della Repubblica di Salò e del suo pupazzo Mussolini e, sopratutto, della volontà degli Alleati di supportare il Cardinale degli Americani: una figura di cui non avevamo mai sentito parlare.
Una cosa che mancava, infatti, nel manuale di Sanctum Imperium era spiegare cosa fosse avvenuto alla miriade di soldati alleati presenti nella penisola. In Giorno del Giudizio viene spiegato come molti di questi vengano in larga parte assorbiti nella neo costituita Sancta Militia voluta dal nuovo pontefice Leone XIV, pupillo e pupazzo del Cardinale Santarosa, a sua volta pupazzo di Michele Lauro, strumento della sopravvivenza del Comando Alleato… Il Cardinale degli Americani appunto! Un tassello fondamentale di questa ambientazione utile a comprendere come sia stato possibile il sorgere di un siffatto governo teocratico.
C’è voluto del tempo, non lo nego, ma la sedimentazione di queste informazioni ha in qualche modo calmierato la mia Paura.
Resto fermamente convito che questo non sia un manuale ma un compendio eppure non mi sento di sconsigliarne l’acquisto, a maggior ragione se si è nuovi giocatori, poiché ottimo strumento per ottenere una veloce e chiara infarinatura di quanto ha contribuito a generare i sistemi totalitari protagonisti di Anno XIII.
Osservate ad esempio il Soviet: non so se ci avete mai pensato ma come hanno fatto i russi a costruire le loro città al sicuro dei morti? Semplice, Stalin ha dato il chiaro ordine di continuare la guerra e respingere tutto e tutti il più lontano possibile, verso la Germania. Questo ha permesso di richiamare i Morti lontano dai siti designati per la costruzione di quelle Città di Ferro che oggi fungono da prigioni per il popolo russo.
Semplice, essenziale, funzionale: proprio come il Soviet!
Pensavate che la guerra tra URSS e Reich fosse finita il 6 giugno?
No, signori! La guerra è continuata e in modo ancor più brutale, raccontata dagli occhi dei suoi sopravvissuti, avanzi di galera valorosi uomini come quelli della GrossDeutschland, protagonisti di magnifiche narrazioni poste tra un capitolo e l’altro; da sempre punto di forza di Sine Requie, le narrazioni qui sono anche uno strumento atto a svelare avvenimenti chiave della vita di personaggi importanti come Fremmen, Oro del Soviet, Il Maestro, Von Stauffenberg, Il Cecchino and much more!
Che dire: dopo aver passato le tre fasi della Paura posso tranquillamente affermare che Giorno del Giudizio vale l’acquisto e il tempo speso per leggerlo e invito chiunque si voglia avvicinare a tale prodotto a non farsi prendere dallo sconforto di non star leggendo quanto ci si aspettava perché, forse, siete voi quelli che non hanno capito cosa si ha tra le mani, nonostante vi sia stato ampiamente spiegato da Leo, da Curte e ora anche da me con questo articolo.
Buon Giorno del Giudizio a Tutti!
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Se l’articolo ti è piaciuto ti suggerisco la lettura di questa interessante guida tematica dedicata a Sine Requie Anno XIII – seconda edizione.
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