Diario del dott. Flammini 28 Ottobre 1957 – Parte II
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Mi ha raccontato tutto. E’ stato molto gentile: stava tenendo una lezione di spada ma ha acconsentito ad ascoltarmi, dopotutto per loro sono solo un povero farneticante pazzo e credo mi abbiano preso in simpatia per questo.
Tra una cosa e l’altra mi ha raccontato di come tre anni fa giunse questo gruppo di persone da Firenze a caccia di una setta satanica colpevole di cose indicibili e di come le loro tracce li avesse condotti qui a Ravenna.
Mi raccontò di questa “Potestas Diaboli” e dei suoi riti orgiastico-satanici orchestrati nella Villa delle Rose e di come siano stati fermati da solerti eroi del Sanctum Imperium. Mi disse che tra loro vi era Ultimo Terziani.
Ecco forse spiegato il perché se la fosse presa poi cosi tanto; li considera suoi nemici giurati tanto da appiccare lui stesso fuoco alle pire che li videro bruciare nella piazza del paese – perché città, quella, di certo non è.
Satanici? Si, penso sia il termine giusto per definirli. Rimane che quello fu il motivo per cui scelse di rimanere qui: dopo la dipartita di un suo compagno in un paesino non troppo distante Sant’Elia se non ricordo male, decise di vendicare la sua morte sfogandosi contro questa Potestas Diaboli giurando di rimanere a Ravenna per finire il suo compito, vigilando costantemente su quella maledetta villa e sui suoi avventori.
E quindi eccomi qui; giungo dal nulla dopo ben tre anni e precipito proprio in quella dannata casa e, ora che ci rifletto, non mi è nemmeno ben chiaro come si sappia in giro che io sia stato trovato li.
Chi lo ha riferito?
Come hanno fatto a collegarmi alla villa?
Domande a cui ancora non ho ancora risposta e che dubito mai la avranno e tanto vale rassegnarsi all’evidenza dei fatti e a quello che sarà il mio futuro.
Il Gran Maestro mi ha rivelato che partirò a breve con fra Raimondo, mi porteranno a Torino, al sicuro nella Rocca Maggiore dell’Ordine, in quella che credo aver capito essere il loro quartier generale.
Da quel poco che ho capito stanno portando avanti indagini su vasta scala in tutta Ital… Sanctum Imperium dopo la cattura dei filii luciferi della Potestas Diaboli e sembrerebbe che qualcuno sia loro sfuggito e che ora lo cerchino ovunque. Mi è parso di capire avesse un nome russo, curioso, forse un polacco… sinceramente non ricordo e non mi interessa molto, quello che mi preoccupa è che questi maledetti mal di testa non sembrano cessare e costantemente mi confondono quando cerco di memorizzare cose come nomi e luoghi.
Si, sono quelle stramaledette erbe medicinali che mi propinano in continuazione. Ho bisogno di vere medicine, non di erbacce, o morirò di qui a breve spaccandomi al testa con un martello pur di far uscire i fischi che mi tartassano giorno e notte.
Ehi, ora che ci ripenso: come facevano Ultimo e il suo scagnozzo a sapere che ero stato alla Villa? Dubito sia stato Raimondo a riferirlo, non avrebbe senso venirmi vendermi per poi venire a riprendermi, eppure l’altro uomo diceva che dovevo firmare una confessione che era già tutto preparato.
Volevano incastrarmi o sapevano ben di più di quando hanno lasciato trasparire. Ne sono certo, Raimondo ha parlato con Ultimo di qualcosa e domani sarò fermo e deciso nel chiedergli cosa.
Voglio andare alla Villa, voglio vedere meglio l’interno della casa.
E poi quella frase, “il tuo collega“, continua a ronzarmi in testa da un bel po ormai e devo capire…
<- Capitolo XVI – Capitolo XVIII ->
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