5 gdr che potete adattare ai vostri videogames preferiti
Articolo a cura di Gabriele Macucci
I videogiocatori che giocano anche da tavolo, spesso si imbattono in titoli videoludici il cui apprezzamento, oltre ad essere innegabile, trascende anche il mezzo con cui lo si è giocato.
In poche parole capita di imbattersi in videogiochi talmente belli o comunque interessanti da volerli riportare anche sul piano cartaceo. Il problema più incombente che si incontra in questo caso è: con quale sistema trasportare la nostra passione videoludica su tavolo? Molti Masters spesso utilizzano Dungeons & Dragons come sistema “universale”, ma non sempre questo risulta il più adatto, con la conseguenza di dover modificare talmente tanto il sistema originale, da farlo divenire troppo complesso o macchinoso.
Ecco quindi 5 consigli di giochi di ruolo che potete utilizzare per trasmettere la passione per i videogiochi più famosi a titoli videoludici, senza eccessive problematiche:
Deus Ex Human revolution/ Mankind divided – Cyberpunk 2020
Cyberpunk 2020 è senza dubbio un sistema adatto ad un’ambientazione “High Tech – Low Life” come quella di Deus Ex. Le varie professioni disponibili, ma anche i supplementi Hardware e Chromebook del gioco, dovrebbero aiutarvi abbastanza agilmente a rendere l’idea dell’ambientazione che Eidos Montreal ha creato per questi due capitoli di Deus Ex. Adam Jensen si allinea senza ombra di dubbio al profilo di un Solitario potenziato, mentre un personaggio come Pritchard potrebbe ben inquadrare la figura del Netrunner. Il sistema già prevede potenziamenti cibernetici per armi e personaggi, un sistema di combattimento dinamico ed adatto, data la natura del manuale; in poche parole non resta altro che adattare piccoli dettagli all’ambientazione per preparare delle sessioni degne di questo capolavoro videoludico
Final Fantasy / Walkthrough.
Di Walkthrough potete trovare una recensione qui. Ciò che lo rende estremamente adatto a incarnare le avventure dei vari capitoli della saga è proprio il suo regolamento, composto dai vari comandi, e il numero elevato di classi. In questo caso non resta davvero che poggiare l’ambientazione di uno dei capitoli sul sistema, per ottenere immediatamente la possibilità di giocare. Analizzando ad esempio Final Fantasy IX l’idea di Gidan è incarnata nella classe del ladro, Garnet in quella dell’evocatrice, ed anche i mostri, come i Valzer, quelli dei discepoli dei vari elementi.
Fallout / Nameless Land
Nameless land non è certo un gdr di semplice utilizzo, ma l‘adattamento all’ambientazione di Fallout non dovrebbe essere certo un problema.L’ambientazione post-apocalittica di Bethesda ben si può sovrapporre, senza eccessivi traumi a quella di Nameless Land. Le armi e gli equipaggiamenti possono essere usati in toto, e anche la creazione del personaggio non risulta particolarmente sconvolta se trasposta nella Zona Contaminata. I Boinn possono essere sostituiti coi tappi, l’unica cosa che risulterà più complessa inserire ( o andrà ignorata nella trasposizione, a scelta) è la componente della Dominazione, troppo “mistica” per Fallout.
Elder Scrolls / D&D Next
La vasta ambientazione di The Elder Scrolls, avrà sicuramente ispirato l’immaginazione di molti. Naturale quindi pensare una campagna nelle terre di Tamriel ( o in quelle dell’Oblivion, perchè no). Il modo sicuramente più rapido ed efficace per interfacciarsi con tale ambientazione è utilizzare il sistema di D&D. Esaminando la versione Next ( ovvero l’ultima uscita ), resteranno pochi problemi da sistemare, per lo più relativi alla magia, un punto verso il quale l’ambientazione e il sistema dovranno necessariamente venirsi incontro: si potrà chiamare un’elementale dell’acqua Atronach, ma si dovranno fare delle piccole concessioni in termini di accesso alla magia e libertà di personalizzazione. In ogni caso non vi è motivo per cui un membro della confraternita oscura non possa essere un Rogue-Assassin, e un compagno un Barbarian – Totem Warrior.
Chi dice che non potrebbero essere un Nord, un Imperiale, un Bosmer e un Bretone, in cerca di avventure?
The Witcher / Warhammer Fantasy Roleplay 2^ edizione
Forse l’ambientazione più difficile da rendere a tavolo. L’estremo potere dei Maghi, le capacità di un Witcher che aumentano con l’aiuto delle pozioni, difficilmente trovano un sistema a cui adattarsi completamente. Uno a dadi percentuale, e con la capacità di variare temporaneamente ( ad esempio per l’uso di pozioni) queste percentuali, aumentando i successi, sembra essere la via migliore per rendere su carta le avventure di Geralt e soci. Qui tuttavia si necessita di maggior attenzione per quanto riguarda la creazione delle pozioni e la gestione della magia: molte pozioni sono già create nei manuali di Whfrp 2^edizione, ma molte altre dovranno essere inventate dal master stesso. Non solo, anche la magia avrà bisogno di essere rivista, integrando quella di tutti i manuali ( tome of salvation e tome of corruption inclusi), prevedendo l’utilizzo dei segni. Per questi ultimi sarà sufficiente ispirarsi agli incantesimi con Casting Number più basso delle varie sfere e con effetto simile, esercitando per l’utilizzo un tiro di volontà. La carriera dello strigo certo non esiste in quest’edizione, ma crearla prendendo spunto dal cacciatore di vampiri e dal mercenario, rispettando il numero di punti necessari per l’avanzamento.
Voi invece che ne pensate? Avete altri suggerimenti o magari diversi per adattare le vostre campagne videoludiche al mondo cartaceo? Quali campagne avete portato ai vostri giocatori o giocato voi stessi, che si ispiravano al mondo dei videogiochi?Scrivetelo nei commenti!
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