Passata la fatidica soglia dei trent’anni si comincia a vedere il mondo in un modo un po’ diverso.
Anche se talvolta la sensazione è quella di essere ancora nel bel mezzo dell’adolescenza, basta girarsi un attimo indietro e osservare come il tutto sia già profondamente diverso da come lo ricordavamo. Attenzione: lungi da noi essere degli anziani bacchettoni; il nostro è un semplice discorso su come i tempi cambiano, spesso e volentieri anche in modo davvero repentino.
Anche l’amore non è più quello di una volta e le discoteche, così come i bar, hanno ora lasciato il passo a social network e affini, dove l’approccio è totalmente diverso. Più facile, direbbero alcuni, dato che obiettivi e interessi sono chiari fin da subito, ma anche più triste e impersonale, soprattutto per i nostalgici dei tempi che furono.

Fatto sta che, a differenza della guerra di Fallout, tutto cambia e quale miglior modo se abbracciare il cambiamento se non giocandoci sopra? Un qualcosa che Federico Latini e Cranio Creations devono aver pensato ideando It’s a Match, party game che prende a piene mani dal nuovo concetto di amore portato da Tinder e affini.
Party game
It’s a Match è un card game contenuto nella classica scatola da giochi da tavolo, dalle dimensioni ridotte ma neanche eccessivamente. Al suo interno un centinaio abbondante di carte Profilo, che rappresentano ovviamente i vari utenti che si potrebbero trovare in una piattaforma d’incontri, un altro centinaio di carte Hashtag, dalle dimensioni ridotte e che vanno a indicare potenziali interessi, e infine una serie di segnalini punti Match, in formati sia da uno che da cinque punti. Il tutto accompagnato da un semplice e immancabile manuale di gioco, che per It’s a Match si conclude in quattro facciate complessive.
Le carte Profilo sono contraddistinte da una serie di immagini di persone da una qualità della stampa sicuramente buona. Sono però un po’ leggerine e il nostro consiglio è quello di proteggerle magari con delle bustine protettive per aumentarne la resistenza. Della medesima qualità anche le carte Hashtag, le cui dimensioni ridotte rendono però meno evidente la loro leggerezza. I segnalini punti Match, infine, sono del classico cartoncino: una scelta perfetta per quello che rappresentano e il loro ruolo nel gioco.
Spasimanti e consiglieri
It’s a Match è un party game a base di carte che va da un minimo di quattro giocatori fino a dieci, per delle partite che durano qualche decina di minuti. Il gioco segue il classico leitmotiv dei turni, con un partecipante per volta che diventa il centro del gioco. A trionfare è chi alla fine di un giro completo, in cui tutti i partecipanti hanno preso il ruolo del giocatore attivo, possiede più punti Match.
Ma come ottenere questi fatidici punti Match? Semplice: scegliendo ovviamente la propria anima gemella in base agli hashtag proposti.
In ogni round il giocatore attivo è chiamato a scegliere dei profili tra quelli proposti dagli altri partecipanti, mentre le due persone che stanno ai lati dell’attore principale del ruolo prendono il posto dei consiglieri. Questi ultimi due, guardando soprattutto le carte Profilo a loro disposizione per quel turno, scelgono ognuno una carta hashtag che rappresenti il più possibile una di esse.

Decisi gli hashtag, ogni giocatore, consiglieri compresi, propone uno tra i tre Profili pescati nel round mettendolo coperto sul tavolo, scegliendo ovviamente quello che meglio si sposa ai due hashtag proposti. Una volta fatto ciò il giocatore attivo prende i Profili presenti, li mescola in modo tale da non poterli ricondurli al giocatore che li ha selezionati, e ne sceglie tre, ponendoli in una classica basata sull’attinenza agli hashtag.
Il giocatore che ha giocato il profilo in prima posizione ottiene tre punti, quello che ha scelto il secondo due punti e il terzo, infine, un punto. Il giocatore attivo, invece, ottiene la somma dei punti fatti dai suoi due consiglieri. Una volta che tutti hanno ricoperto il ruolo principale il match termina ed è l’ora di eleggere il re delle app d’incontri.
Un titolo leggero
Il tutto gioca quindi, in modo molto leggero, su delle dinamiche che hanno preso sempre più piede negli ultimi anni e si basa sulla differente sensibilità di ognuno di noi nel giudicare le persone. Come fare del resto in modo totalmente oggettivo ad associare a partire da una semplice foto degli hashtag come complottista, arredamento o vita spericolata? Il tutto, lo ripetiamo, in modo molto semplice e leggero, senza velleità alcuna di lanciarsi in giudizi, discriminazioni o quant’altro.
Lo scopo del gioco, del resto, è solo quello di divertire un gruppo di amici, facendo scappare qualche risata a causa di accostamenti discutibili e spiegazioni dovute ad alcune scelte quantomeno peculiari. Molto carina in tal senso di lasciare una manciata di carte hashtag vuote, permettendo così di riempirle a piacimento con termini che meglio si adattano alla propria compagnia.

Giudizio finale
It’s a Match è un party game leggero e immediato, che ben si sposa per fare da riempitivo in qualche serata tra amici dove non c’è tanto tempo a disposizione per spiegare le regole. Il setting è originale e moderno, capace di attirare l’attenzione anche dei meno avvezzi ai giochi di carte. Dopo qualche partita con gli stessi amici il tutto diventa un po’ ripetitivo, ma basta cambiare qualche partecipante per ottenere idee e combinazioni sempre nuove.