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Giochi da Tavolo

Smart 10 | Recensione: Trivial Pursuit ha le ore contate ed è meglio del programma di Gerry Scotti

Tra i tanti giochi che abbiamo portato a casa dal Lucca Comics & Games 2023, uno dei protagonisti assoluti è sicuramente Smart 10, pubblicato in Italia da Red Glove. All’apparenza un banalissimo gioco a quiz, ma in mano si è dimostrato fin troppo divertente oltre che una meraviglia tecnologica.

Questo capolavoro dell’ingegneria dei giochi da tavolo creato da Arno Steinwender e Christoph Reiser, prima di arrivare in Italia ha vinto numerosi premi prestigiosi nel nord Europa, regione notoriamente legata alla cultura del gioco da tavolo: Gioco per Adulti del 2017 in Svezia, Gioco per Adulti del 2019 in Norvegia, Spiel der Spiele 2020 in Germania e anche una nomination nella Top 10 di Spielzeug, sempre in Germania, nel 2019. Ma dove risiete il motivo di tanta celebrazione?

Nel panorama dei giochi a quiz, Trivial Pursuit è sempre stato il re incontrastato grazie alla sua capacità di stimolare continuamente l’intelligenza dei giocatori e di divertire al contempo con un tabellone, dadi, argomenti colorati e un pizzico di strategia.

Smart 10 riesce a ottenere lo stesso grado di sfida ma in una dimensione più portatile e, probabilmente, anche più strategica! Praticamente potete cancellare dalle vostre vite tutti i quiz televisivi per dedicarvi interamente a questa piccola scatoletta arancione.

@playeritalia Non possiamo mettere lo zio @Gerry Scotti in tasca per giocare a un quiz, ma con Smart 10 è possibile! #smart10 #partygame #giochidatavolo #gifted ♬ Who Wants to Be a Millionaire – The New World Orchestra

Smart in tutti i sensi

La parola smart in inglese è uno di quei termini che è impossibile tradurre letteralmente, sebbene ormai sia comunque un vocabolo che entra costantemente nel nostro gergo comune: smart working, smartpohone, l’auto smart, e così via. In italiano può significare intelligente nel senso di sveglio, capace, pronto, reattivo, ma può anche voler dire elegante, o ancora compatto nel senso di intelligentemente ed efficacemente compatto.

Smart 10 è esattamente ogni significato appena discusso: il gioco da tavolo offre un divertimento efficace e intelligente con le sue 200 carte domanda a risposta multipla, ma tutto il gioco è compattato sagacemente in una scatoletta colorata, inclusi 10 tappini che contano sia come indicatori del punteggio del turno, sia come meccanismo di risposta ai quiz.

Il funzionamento è molto semplice: i giocatori, a turno, impugnano la scatoletta di Smart 10 per rispondere alle domande poste al centro dell’apparecchio finché non sbagliano o finché non passano il turno. Ogni domanda e tutte le conseguenti risposte sono poste su carte dalla forma semi-ovale che vengono tenute insieme in un mazzo collocato all’interno dell’apparecchio. Le risposte sono raggruppate a disposizione circolare attorno alla domanda, in corrispondenza proprio dei 10 tappini neri menzionati prima. Quando un giocatore deve rispondere a una domanda, troverà un indizio o un collegamento in corrispondenza di un tappino e dovrà rispondere ad alta voce prima di sfilarlo via dall’apparecchio.

In caso di risposta esatta, il giocatore userà il tappino sfilato come punto e potrà continuare a rispondere alla domanda finché non sbaglia o finché non restano più risposte da dare, oppure fin quando non deciderà di passare la domanda al giocatore successivo.

Sbagliare vuol dire perdere tutti i tappini collezionati e sostituire la domanda con un’altra. La componente strategica del gioco risiede proprio nel dare o non dare le risposte: magari conviene non rischiare troppo con argomenti di cui si sa troppo poco, oppure potrebbe avere una valenza più strategica sbagliare apposta per non far capitare quella specifica domanda a una persona che ne sa di più dell’argomento.

Quando tutti i giocatori hanno passato il turno o quando qualcuno sbaglia, si contano i tappini collezionati e si aggiorna il proprio punteggio. Punteggio che, come visibile dalla foto in basso, è aggiornabile proprio sull’apparecchio ai suoi angoli, dove sono posizionate ben 8 rotelline segnapunti. Smart 10, infatti, è giocabile da 2 fino a 8 persone, ma onestamente nulla vieta in situazioni più affollate di dividersi in squadre, o di segnare i punti a parte su un foglietto se si è troppi.

Le domande sono divise in 6 diverse tipologie, contraddistinte da cerchi colorati attorno alla domanda:

  • Rosso: le risposte sono vere o false, e i giocatori devono indovinare solo quelle vere.
  • Giallo: in queste domande vanno date risposte con numeri precisi, che siano date o altri tipi di valori numerici.
  • Verde: bisogna posizionare le risposte da 1 a 10 secondo un ordine prestabilito dalla domanda (per esempio, le nazioni più piccole tra quelle descritte, tenendo conto che al numero 1 va posta la più grande). Non è necessario partire dalla risposta 1, ma l’importante è che si risponda con la posizione esatta alla risposta esatta.
  • Viola: simile alle gialle, ma vanno indicati semplicemente una decade o un secolo.
  • Rosa: bisogna indovinare il colore esatto.
  • Blu: le risposte devono essere esattamente le parole chieste.

Va segnalato che alcune carte hanno le domande poste in maniera sbagliata.
Me ne sono capitate un paio dove la domanda chiedeva di posizionare le risposte in ordine crescente, dalla più piccola al più grande, salvo poi trovare la disposizione dei numeri al contrario. O ancora mi è capitata come risposta un’Inghilterra associata alla bandiera del Regno Unito che, ok, può essere una risposta più o meno simile ma non è assolutamente la stessa cosa.

L’unico neo che ho potuto constatare a livello strutturale è lo sportellino dell’apparecchio che ha un incastro obliquo un po’ ostico da utilizzare; questo sportellino serve a sfilare le carte per mischiarle o semplicemente per lasciarle scorrere durante il gioco. Va quindi tolto durante una partita e rimesso quando si ripone il gioco nella scatola; chiaramente la paura di romperlo in mille pezzi ogni volta che lo si maneggia è sempre elevata. Per il resto ogni tassello dell’apparecchiatura sembra fatto di una plastica ben solida, mentre le carte, nonostante la forma molto particolare, sono di un cartoncino spesso e plastificato proprio come quelle di un normale mazzo da gioco.

Ottimo compagno di sfida in ogni situazione

Per questa sua capacità portatile e per la sua versatilità, Smart 10 durante questi giorni di prova si è dimostrato un ottima compagnia in qualsivoglia situazione. L’ho giocato per la prima volta con la mia famiglia, durante un pomeriggio noioso in cui stavo ancora smistando le cose ricevute a Lucca. Mi è capitato lo scatolo di Smart 10 in mano mentre mia madre aveva fatto il tè per tutti, quindi mi son detto “perché no?“.

In 3 giocatori la partita è durata circa 45 minuti, accompagnata da una bella bevanda calda, un sacco di risate e pacchi di strategia!

Mia madre per esempio ha sbagliato di proposito una domanda relativa ai videogiochi perché sapeva se avesse passato il turno avrei dato 10 risposte su 10! Io invece ho fatto il ragionamento inverso, mi è capitata una domanda alla quale sapevo mio padre avrebbe dato tutte le risposte, quindi ho tentato di togliergli più punti possibili rispondendo a quelle che conoscevo io, prima di passare il turno a lui.

In una serata da party game, Smart 10 ha fatto la sua porca figura: sfilarlo fuori dallo zaino, metterlo sul tavolo e toglierlo subito dopo per giocare ad altro si è rivelata una smart move, ma in generale l’intera struttura dell’apparecchio, nonché le meccaniche di gioco, hanno divertito l’intero tavolo di oltre 10 persone divise in squadre. Nel mio giro di amici già è stato candidato come intrattenimento alcolico per la prossima Pasquetta.

Sono riuscito a giocare anche con degli amici mentre aspettavamo altri giocatori per provare un GDR di cui a breve vi presenteremo la recensione. Smart 10 ha praticamente annullato l’attesa e ha intrattenuto i miei ospiti: la praticità con cui si può fare una partita a Smart 10 e poi togliere tutto dal tavolo (ossia praticamente solo l’apparecchio) è un vantaggio che non avevo considerato, anche perché di solito giochi del genere, come per l’appunto Trivial Pursuit, non sono mai considerati dei filler, dei riempitivi da fare tra partite a giochi più impegnativi, ma sono considerati di per sé delle attività impegnative su cui basare anche metà o tutta la serata a disposizione.

Smart 10 invece riesce a essere in contemporanea strategicamente impegnativo, contenutisticamente variegato e rapido nel suo utilizzo.

This post was published on 24 Novembre 2023 14:00

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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