Quanto son belle le prime stagioni di Black Mirror?
Ti tengono incollato allo schermo in quel misto di ansia, paura, disagio e disgusto che nessun’altra serie televisiva (men che meno antologica) è riuscito a trasmettermi.
Sebbene non sia andato oltre alla quarta stagione (in cui ho riconosciuto l’inizio della fase discendente) porto ancora nel cuore alcuni episodi. Penso che White Christmas (lo speciale di Natale a cavallo tra la seconda e la terza stagione), ad esempio, sia un esempio lampante della qualità del prodotto nei momenti in cui riesce a centrare in pieno il bersaglio.
Una puntata invece non particolarmente brillante (ma sicuramente particolare) fu Nosedive, o Caduta Libera. La protagonista vive in un mondo in cui i social sono tanto importanti da limitare la libertà degli individui. Il proprio social score, infatti, può sia permettere la partecipazione ad eventi di gala importantissimi, così come negare i più basilari diritti umani.
Da tale puntata è nata l’ispirazione per Nosedive, gioco da tavolo creato dal collettivo Prospero Hall (gli stessi di Villainous, per intenderci) da tre a sei giocatori, portato nel nostro paese da Asmodee Italia.
Lo scopo del gioco è quello di avere il miglior stile di vita dopo tre round di gioco, al netto del fatto che determinate condizioni potrebbero essere fuori misura per il nostro misero social score.
Dopo un brevissimo setup sul tavolo di gioco (in cui, tra l’altro, viene fornita una mano di cinque carte a ciascun partecipante), ogni giocatore inserirà il proprio nome – ed eventualmente la foto – sull’apposita app di Nosedive. Essa, quindi, darà un social score iniziale a ogni giocatore: colui che ha il valore più alto inizia la partita con il segnalino influencer (che nel corso della partita indicherà sempre la persona con social score maggiore) di fronte a sé.
Prima di iniziare ogni round, l’influencer deve pescare tante carte dal mazzo quanti sono i giocatori, consultarle, e metterle sul tavolo a faccia in giù in altrettante pile separate. Quindi, ne sceglie due da girare a faccia in su.
Ogni round è composto da due parti: la fase Lifestyle e la fase Esperienze.
In questa fase i giocatori, in ordine di turno, prendono il puzzillo del proprio colore e lo spostano su un altro spazio della plancia, eseguendone la relativa azione (che, di solito, comporta lo spostamento di carte dalla propria mano alle pile sul tavolo).
Si può scegliere lo spazio occupato da un altro giocatore, a patto di regalargli una carta dalla nostra mano.
Al termine dei piazzamenti, in ordine inverso di social score, ogni giocatore sceglie una pila di carte dal tavolo e la posiziona di fronte a sé, quindi gira tutto il contenuto a faccia in su e lo suddivide per colore.
Le carte indicano tre tipi diversi di stili di vita (Casa, Lavoro e Social) e cinque qualità differenti (rappresentate dalle stelline).
Ci sono due carte speciali: le Doppio Danno (che renderanno peggiori le perdite di social score nella fase successiva) e i malus Perdi un Punto (che valgono un punto vittoria negativo a fine partita).
Questa fase è invece eseguita sull’app: a ogni giocatore verranno proposte delle esperienze da regalare segretamente ai propri avversari. Esse potranno essere positive, negative, o pressoché normali.
Quando tutti hanno regalato esperienze, ogni giocatore dovrà scegliere quale delle esperienze ricevute è la peggiore e quale la migliore. Ciò andrà a influire sui social score degli avversari scelti, migliorandoli o peggiorandoli, anche in base alla relazione con il proprio social score.
Insomma, se io sono un signor nessuno e la Regina Elisabetta dice al mondo intero che le ho regalato un bel weekend in chalet, non potrà che giovarmi.
Dopo tre round ogni giocatore rimuove dalle carte acquisite tutte quelle che hanno un punteggio superiore al proprio social score. Quindi, fa tanti punti quanti la somma delle stelline sulle carte rimanenti, più due punti per ogni set di carte di tipo diverso, meno i punti delle carte malus. Chi ha più punti è il vincitore, e in caso di pareggio si considera il social score.
Nosedive ha subito una notevole ondata di critiche, e per questo il mio approccio nei suoi confronti è stato molto cauto. Mi aspettavo un titolo ingiocabile, fallato sotto ogni punto di vista, e per nulla divertente.
Ma, se guardiamo Nosedive con gli occhi del suo target (giocatori occasionali o comunque smaliziati, amanti della serie tv) scopriremo che non è un gioco da cestinare.
La fase Lifestyle è notevolmente meno divertente di quella da seguire sull’app, complice la presenza di alcune esperienze… peculiari. Insomma, non a tutti piace scoprire che il proprio figlio ha vomitato sul cane.
Tuttavia, la fase meno apprezzata e relativa a un semplicissimo action selection è quella più importante per il punteggio finale, in quanto richiede di essere cauti con la scelta della pila di carte. Questo porta uno scompenso notevole, in quanto può dar l’impressione che il gioco potrebbe esistere solo come app, senza controparte sul tavolo.
Un altro punto debole del gioco è la necessità di conoscere le persone con cui si gioca, col rischio altrimenti di perdere troppi punti nella fase Esperienze, e il fatto che… Puzza. Non sto scherzando, la scatola e i contenuti odorano di un qualcosa di indefinibile, e ho scoperto che non è una qualità unica della mia copia.
Eppure, questo gioco porta a casa il suo scopo.
Ha una longevità alta? No, alcune esperienze si ripetono abbastanza rapidamente sull’app, e ovviamente non offre una sfida particolarmente impegnativa.
È un titolo che rivoluziona il genere party game? No, anzi, prende diverse meccaniche da diversi giochi e le combina assieme, senza inventare nulla se non il calcolo del social score.
È un titolo adatto a tutti? Assolutamente no, se passate le serate tra un Twilight Imperium e un cinghialone prima di andare a dormire forse non siete nel target del gioco.
Ma per chi lo gioca con gli occhi di un appassionato della serie, intento solo a farsi due risate con un minimo di ragionamento sotteso, fa la sua figura.
L’ho giocato più volte, e ha sempre portato a casa risate e momenti di cui discutere in futuro. Non ha lasciato chissà quale voglia di essere giocato con costanza, ma ha fatto parlare di sé e ha lasciato un bel segno nei giocatori, più per le dinamiche avvenute attorno al tavolo piuttosto che per il gioco stesso.
Nosedive è un gioco senza pretese, che non innova e non sconvolge il panorama dei party game, ma che secondo me ha ricevuto più critiche di quante ne merita davvero.
Paga lo scotto di un’app troppo invadente, di una fase importante ma non coinvolgente e di una longevità non eccelsa. Ma lo farò sicuramente giocare di nuovo a persone da coinvolgere nel mondo dei giochi da tavolo, e so che potrà fare il suo dovere.
Ringrazio Asmodee Italia per la copia di review.
This post was published on 3 Febbraio 2020 13:33
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