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Giochi da Tavolo

Recensione | Jetpack Joyride

Sinceramente non ho mai giocato al videogioco di JetPack Joyride, per questo ho dovuto farmi consigliare da Simone, decano del Team Esperti Junior.

“Ma come, lo conoscono tutti!”  mi ha detto facendomi sentire molto vecchio.
“In pratica” mi ha spiegato, “devi uscire da un laboratorio evitando tutti gli ostacoli che incontri”.

Grazie per la preziosa sintesi che è sufficiente a spiegare lo scopo finale sia del videogame che del gioco da tavolo, ma andiamo con ordine.

Scatola e Materiali

Ci sono tutti, bravi.

Sembra Tetris?

Abbiamo una cinquantina di tessere del Tetris (qualcuno vorrebbe che dicessi “simil Tetris”, ma questi mattoncini, che piaccia o meno, SONO le tessere del Tetris), un blocco note per segnare gli appunti che fa venire gli occhi a cuoricino appena lo si vede, plance, carte e cazzilli vari.

Tutto molto carino, soprattutto il blocco note che ovviamente non va utilizzato, ma custodito meglio del tesoro di Gollum.

Per questa versione da tavolo di JetPack il vestitino grafico è stato affidato alla coppia Mateusz Komada e Katarzyna Kosobucka che appaiono in carne ossa al tavolo di gioco se si riesce a pronunciare i loro nomi tre volte avanti e indietro e senza e una lettera si e una no.

Una grafica bella, accattivante e molto apprezzata sia da Simone, che da i suoi compagni di Team.

Come si gioca

L’autore Michal Golebiowski  ci spiega attraverso l’ottimo  manuale delle regole, che ogni giocatore, a inizio partita, pesca 4 plance e le mette una a fianco all’altra in modo da formare un lungo e simpatico laboratorio.

Da 1 a 4 giocatori, 30 min, 9+

Questo è il luogo da cui dovremo cercare di fuggire, attenzione, non il più rapidamente, ma nel miglior modo possibili.

Le tessere del Tetris rappresentano la strada che facciamo per uscire dal laboratorio. Una alla volta dobbiamo piazzarle sulle nostre plance cercando di evitare raggi laser, bombe, omini  e ostacoli più o meno rompiscatole.

La cosa bella di ‘sto gioco è che le tessere sono sparse in mezzo al tavolo e, in contemporanea, tutti i giocatori ne prendono per formare il proprio percorso.

Ovviamente ci sono regole di posizionamento, ma per quelle vi posso napoletanamente dire: accattateve ‘o gioco.

Ogni partita prevede 3 fughe. Ogni fuga porta punti e una carta speciale che aiuta soprattutto chi è rimasto più indietro. Alla fine per ogni partita ci mettiamo poco più di 20 minuti.

Conclusioni

Jetpack Joyride si gioca anche in solitario, ma se non volete fare gli asociali, potete coinvolgere un massimo di 4 giocatori. L’età suggerita per cominciare a cimentarsi nell’arte della fuga dai laboratori è di 8 anni in su, stima che a mio avviso è corretta.

Abbiamo fatto diverse partite potendo contare la breve durata di ciascuna di esse. I ragazzi mi hanno praticamente obbligato a usare uno dei foglietti del segnapunti, cosa che gli si ritorcerà sicuramente contro un giorno o l’altro.

Stefania è stata la più veloce durante la prima partita – Stefania è la segretaria, tutto fare del Team di Esperti – ma purtroppo ha infranto molte regole di posizionamento, cosa che l’è costato diversi punti vittoria.

Simone si è dimostrato un’ottima mente matematica riuscendo a ottimizzare nell’ordine: velocità, percorso e obiettivi.

Dimenticavo di dirvi che per ogni fuga, i giocatori possono soddisfare uno o più obiettivi che alla fine porteranno sempre maggior fortuna e gloria.

Il verde è il colore di sfondo perfetto per questo gioco

Anche Virginia ed Ermanno si sono ben destreggiati tra gli ostacoli del laboratorio.

Io? Beh, io sono troppo lento e precisino per vincere a giochi del genere, ma mi sono divertito ugualmente.

Jetpack Joyride è piaciuto a tutti, un gioco veloce e coinvolgente. Mi piace, e piace a tutti coloro che l’hanno provato con me, perché strategicamente abbastanza  impegnativo e praticamente non dipendente dalla fortuna.

Il gioco, per la frenesia e l’eccitazione del piazzamento tessere, mi ricorda piacevolmente Galaxy Tracker, quando si assembla la nave spaziale.

La grafica è non è affatto male e il richiamo al videogioco è servito da calamita per tutti i miei giovani appassionati che non hanno disdegnato affatto la precisione dei particolari, gli credo sulla parola.

Lo si acquista con poco più di 20€, cifra tutto sommato giusta.

L’ho aggiunto alla mia lista di giochi per ragazzi abbastanza furbi, che spesso propongo nelle scuole o nelle mie attività educative.

Brava 3 Emme Games per l’avercelo fatto conoscere.

This post was published on 22 Gennaio 2020 12:37

Luca Riccio

Educatore, scrittore a tempo perso, di quelli che "primo o poi lo finisco quel romanzo". Mi ritengo anche un creatore di giochi di quelli che "prima o poi me lo pubblicano quel gioco". Nel frattempo provo i giochi degli altri per offrirvi la mia modesta e "prima o poi competente" opinione.

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