Abbiamo provato per voi Carson City, un gioco edito da 3 Emme Games e ideato da Xavier Georges e illustrato da Alexandre Roche.
Giocatori: 1-6
Durata: 30 – 45 minuti
Tipologia: competitivo
Età: 12+
Carson City è ambientato nella frontiera del Vecchio West e ogni giocatore è incaricato di costruire e sviluppare una città, acquistando lotti di terreno e scegliendo accuratamente quali edifici costruire perché la comunità possa prosperare il più possibile. Il giocatore potrà avvalersi del supporto di personaggi influenti, tipici dell’epopea western che tutti conosciamo: dallo sceriffo al becchino, passando per l’indiano e la cantante del saloon. Alcune carte personaggio hanno degli effetti utilizzabili durante la partita, altre garantiscono Punti Vittoria soltanto al termine.
Lo scopo del gioco è trovarsi, al termine della partita, con più Punti Vittoria rispetto altri giocatori. I Punti Vittoria rappresentano la prosperità della città, che può essere accresciuta piazzando degli edifici e dei lotti di terreno, nel modo giusto e con le migliori combinazioni.
Come fare ad ottimizzare la prosperità della propria città? Edifici e terreni possono essere acquistati per mezzo di un’asta segreta e sono rappresentanti da tessere che, piazzate davanti a sé, vanno a comporre la nostra città. Allo stesso modo si possono acquistare le Carte Personaggio, alcune di queste possono fornire vantaggio nelle successive aste, altre servono per ostacolare il gioco degli avversari. Altre ancora entrano in combo con gli edifici piazzati e forniscono ulteriori Punti Vittoria al termine della partita.
Carson City si basa, dunque, su un sistema di piazzamento di tessere che si acquisiscono con un’asta segreta. Un sistema forse non originale ma semplice, rapido ed efficace. Le strategie di gioco ruotano attorno alla tabella di conteggio dei Punti Vittoria di fine partita: gli edifici vanno in combo tra loro e forniscono punti in base alla loro posizione sul tavolo, al tipo e alla quantità di edifici adiacenti e alle abilità speciali dei personaggi acquisiti durante la partita. Inutile dire che questa tabella è il punto focale del gioco e la sorgente di tutte le strategie che si andranno ad attuare.
A dispetto dell’ambientazione western, se vi aspettate un gioco basato su duelli al sole, scontri con i pellerossa e sparatorie tra fuorilegge e sceriffi, resterete delusi. L’ambientazione di Carson City è basata sulla conquista della civiltà in una terra ostile, verso la realizzazione del sogno americano.
La scatola del gioco ha l’aspetto di un vecchio libro ed è decorata da simboli e illustrazioni che evocano l’atmosfera delle città di frontiera e di ranch sperduti nelle praterie.
All’interno della scatola troviamo 66 Carte Asta e 96 Tasselli Terreno in aggiunta a 21 Carte Personaggio e 8 Carte Riepilogo in varie lingue (tranne che in italiano…).
Immancabile il blocchetto segnapunti, con numerosi fogli staccabili.
La fase di setup è rapidissima: ogni giocatore sceglie un seme delle Carte Asta e riceverà 9 carte del seme scelto. I semi sono 6 e sono tutti originali, a tema Far West: cappello, cactus, ferro di cavallo e così via.
Si mescola il mazzo delle Carte Personaggio e si piazza sul tavolo. Le Carte Personaggio sono caratterizzate dall’avere ciascuna il dorso diverso dalle altre, i dorsi delle Carte Personaggio infatti indicano la scala di semi in base alla quale si risolvono i pareggi in fase di asta.
Il gioco è svolto in due sessioni, chiamati Ere. Per ciascuna Era, si appronta un diverso mazzo di pesca e si piazza sul tavolo. I mazzi Era sono composti dai Tasselli di Territorio e sono contraddistinti dal simbolo I o II sul dorso.
Il setup è terminato, può iniziare la partita.
Tutto il gioco ruota attorno all’asta segreta per accaparrarsi Tasselli Terreno o Personaggi in modo da portare avanti una strategia vincente e realizzare combinazioni che facciano guadagnare più Punti Vittoria possibile.
Prima di iniziare l’asta vera e propria, si rivelano sul tavolo 1 Carta Personaggio e 4 Tasselli Terreno. Questi rappresentano l’oggetto dell’asta per il primo turno.
Ciascun giocatore sceglie una delle sue Carte Asta e la piazza a faccia in giù, quando tutti sono pronti le Carte Asta vengono rivelate contemporaneamente. Chi ha giocato la carta con il valore più alto può scegliere per primo cosa prendere dal tavolo, la Carta Personaggio o uno dei Tasselli Terreno.
Si procede così in ordine decrescente sulla base dei valori delle Carte Asta giocate. In caso di parità, si consulta la scala di semi che, come abbiamo detto, è sul dorso della Carta Personaggio in cima al mazzo di pesca e che varia ogni turno.
La Carta Asta deve poi essere scartata e non può essere più riutilizzata fino alla successiva Era. Le carte così scartate restano sempre visibili a tutti gli altri giocatori, in modo che possano fare calcoli e tentare di prevedere le mosse degli avversari.
Dopo 9 round ha termine la Prima Era. Si passa dunque al mazzo della Seconda Era.
Il giocatore piazza il Tassello Terreno appena pescato sul tavolo, davanti a sé. Ogni tassello è diviso in quattro quadranti e in ciascuno di essi può esserci raffigurato un edificio oppure rappresenta un terreno incolto.
L’insieme dei Tasselli Terreno piazzati sul tavolo compone la città.
Ci sono regole ben specifiche su come piazzare i tasselli, vanno posizionati in modo che i lotti di terreno siano tutti collegati e che non ci siano più di 8 lotti di terra per lato della città. (ciascun Tassello Terreno è composto da 2×2 lotti di terreno).
In certi casi, è possibile sovrapporre un lotto di terreno ad un altro (ad esempio, un terreno incolto può essere coperto da un qualsiasi edificio ma un edificio può essere coperto solo da un edificio identico, e così via).
Come spiegato in precedenza, ogni Tassello Terreno raffigura 4 lotti di terreno. In questi lotti, possono esserci degli edifici. Al termine della partita, ciascun edificio varrà un certo numero di Punti Vittoria sulla base dei terreni ad esso adiacenti o della presenza o meno di altri edifici in tutta la città.
Ad esempio, il Ranch fornisce 1 Punto Vittoria per ciascun lotto di terra vuoto che gli è adiacente. La Farmacia vale tanti Punti Vittoria quanti sono i Ranch nella città.
Le strategie per vincere la partita, quindi, si basano sulla tipologia degli edifici che piazziamo ma anche sulla loro posizione sulla mappa della città che, man mano, andrà a formarsi.
Alcuni personaggi consentono di utilizzare un’abilità particolare durante la fase dell’asta.
Ad esempio, l’Armaiolo incrementa di 6 il valore della propria Carta Asta appena giocata. Il Battitore d’asta consente di “vendere” fino a 3 Tasselli Terreno già piazzati.
Le abilità delle Carte Personaggio possono essere utilizzate una sola volta per ciascuna Era. Fa eccezione il Governatore, che può essere utilizzato una sola volta per partita perché il suo effetto è particolarmente potente.
La maggior parte delle Carte Personaggio non ha effetti utilizzabili durante il gioco ma al termine della partita. Il loro possesso fa guadagnare Punti Vittoria sulla base di combinazioni con i Tasselli Terreno piazzati.
Ad esempio, il Banchiere vale 4 Punti Vittoria per ciascuna Banca presente in città.
Al termine delle due Ere di gioco, si passa al conteggio dei Punti Vittoria. Il blocchetto segnapunti è di grande aiuto, in questa fase.
Ciascun edificio varrà un tot di punti, a seconda della sua posizione e della presenza di altri edifici in città. Le Carte Personaggio valgono punti anch’esse in base agli edifici e alla loro tipologia.
Come è facile intuire, il giocatore con più Punti Vittoria vince la partita.
Carson City è un gioco che non presenta caratteri di particolare originalità ma adopera meccaniche di gioco che, nella loro semplicità, sono efficaci e funzionali. Imparare a giocare porta via pochissimo tempo e spiegare il regolamento è facile. Ci sediamo al tavolo e dopo pochi minuti possiamo iniziare a giocare e questo vale anche per giocatori neofiti.
Il turno di gioco scorre fluido e rapido e, sebbene siano numerose le strategie attuabili, anche il giocatore più accanito può studiarle in breve tempo.
Il senso di progressione è molto forte, questo fa sì che le strategie possano emergere man mano nel corso della partita e non c’è bisogno, quindi, di rallentare il gioco per lunghi momenti di pianificazione e riflessione.
L’impianto grafico di Carson City ci è sembrato poco accattivante, con i suoi toni scuri e le illustrazioni essenziali ma decisamente poco evocative. L’atmosfera western di città di frontiera c’è, ma il giocatore difficilmente si sentirà immerso nell’ambientazione che il gioco vuole richiamare, forse perché la grafica è scarna o forse perché manca di elementi particolarmente sorprendenti.
Come già accennato in precedenza, se ci si aspetta un gioco ispirato a film come “Per un pugno di dollari” o “C’era una volta il west” allora è meglio ripiegare su un classico Bang! o titoli simili. In Carson City non si spara e non si cavalca verso il tramonto, piuttosto si pianifica, si calcola e si pensa molto. Certo non è un difetto, ma è bene saperlo prima di acquistare il gioco onde evitare di restare delusi, se si aveva un’idea differente.
Le singole carte non riportano alcun punteggio né numerazione, vi è solo l’illustrazione e pochi simboli. Questo rende inevitabile consultare continuamente il manuale di istruzioni ogni volta che viene scoperta una Carta Personaggio o si deve scegliere quale edificio costruire per capire quali sono le strategie attuabili. Il foglio delle istruzioni è chiaro e la sua consultazione è praticamente immediata, tuttavia questo può rallentare un po’, soprattutto quando si gioca per la prima volta.
Carson City è un gioco ben strutturato, dalle meccaniche fluide e funzionanti. Nel complesso l’abbiamo trovato molto gradevole e ci sentiamo di consigliarlo a chiunque voglia acquistare un titolo semplice ma divertente, per partite rapide e dall’esito sempre imprevedibile.
This post was published on 20 Novembre 2019 21:42
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