Oggi, per la prima volta in questi ameni luoghi, non vi parlo di un gioco, ma di un’espansione. Una bella espansione, di un gioco bello, che riporta alla memoria tanti simpatici ricordi.
Il gioco in questione è Dominion – se non avete mai giocato a Dominion allora… SCIAGURA A VOI, SCIAGURA A VOI! – e l’espansione è Secoli Bui.
Nota: non temete, la sciagura non può cogliervi semplicemente leggendo una recensione, ma per non correre il rischio, io contatterei tutti i miei amici per sapere se qualcuno di loro ha una copia di Dominion da farmi provare.
Io lo ricordo bene, ci ho fatto anche dei tornei ottenendo disastrosi risultati. Ho provato quasi tutte le sue espansioni e lo considero uno dei migliori giochi del mio periodo “Cartaiolo” – è un gioco di carte e sì. I giocatori da tavolo sono come i pittori, hanno il periodo cartaiolo, quello dadoista, quello militare e quello: non c’ho tanta voglia di giocare, perché non ci guardiamo un film?
Non ho ancora introdotto il mio giovane team di esperti su Dominion, quindi ho provato il gioco con il mio gruppo di vecchi rompicogl… esperti. Naturalmente parlo di Buegrasso il cavaliere (è un po’ rintronato per via delle botte in testa subite), Giulio Giammario, odioso giocatore sottuttoio e un a new entry, mastro Antigone, prolisso -guardate che nome – esperto di gioconi.
Nota 2: è con loro che facevo i tornei ummilionediannifa.
Andiamo con ordine.
Una vagonata di carte. Un mucchio di carte, ma proprio tante carte, ben 500. Cioè quasi dieci mazzi di carte francesi senza jolly e l’inutile carta con i punteggi di bridge – chi cacchio è che gioca ancora a bridge!
Non è una cosa da sottovalutare, a differenza delle precedenti espansioni di Dominion (Secoli bui è la settima), questa è davvero ricca, tant’è che nella scatola non ci sono spazi per le carte del gioco base.
Per chi non conosce Dominion, si tratta di un Draft con lo scopo di acquistare, con una serie di combinazioni di carte, quanti più punti vittoria possibili.
Normalmente ci sono tre tipologie di carte: Carte Vittoria, Carte Azione e Carte Monete. All’inizio del gioco si dispongono dieci mazzi di carte dello stesso tipo al centro del tavolo. Rappresentano il mercato dalla qualche ciascun giocatore potrà acquistare delle carte.
Tutti i giocatori partono con le stesse cinque carte, l’obiettivo è riuscire a far girare il mazzo in modo da ottenere monete a sufficienza per comprare punti vittoria.
Le strategie per farlo, nel corso degli anni e con 7 più espansioni, richiederebbero un libro per poter essere descritte. Ai tornei c’era chi puntava ad avere mazzi leggerissimi, ma carichi di monete, chi preferiva prendere carte che penalizzavano gli altri giocatori, chi amava le super combinazioni che non finivano mai, ecc.
Ribadisco, un gioco eccezionale.
L’espansione Secoli bui è un setting quasi del tutto nuovo. Dico quasi, perché a ben vedere, anche se l’espansione introduce diversi elementi nuovi, sia di gioco che di ambientazione, chi ha già giocato per anni a Dominion non può non aver notato una certa ridondanza di elementi. Parliamo di 7 espansioni. Anche le serie tv alla settima stagione diventano ripetitive, figuriamoci un gioco da tavolo.
Ciò non toglie che Secoli Bui è forse la migliore espansione di Dominion e per diverse ragioni.
Buegrasso è il campione indiscusso di questo gioco, ce l’ha suonate di santa ragione per ben quattro volte. Seguono le vittorie di Giulio Giammario e quella di mastro Antigone. Ehm, io non ne ho vinta neanche una, ma mentre mi malmenavano a suon di carte di m., ho potuto notare come nessuna partita delle sei o sette che abbiamo fatto fosse simile alle altre.
Certo alcuni di noi si sono incaponiti e hanno provato la stessa partenza più di una volta, prima di rendersi conto che errare è umano, ma perseverare nell’errore è da idioti, più che diabolico.
Per Buegrasso è la migliore espansione di sempre, anche perché è difficile dire che un gioco ti fa schifo se vinci sempre, o quasi sempre.
Giulio Giammario la ritiene un’ottima espansione, forse la migliore dopo “Intrigo”, che, a differenza di Secoli Bui, costava uguale, ma è un gioco a sé stante.
Ad Antigone non è affatto dispiaciuta, anche perché si tratta di un’espansione di sole carte. Cioè, sostiene, se devi fare un’espansione per guadagnare dei soldi, metti dentro tappetini, monetine, gingilli vari e inutili.
Ma se pensi al gioco, se vuoi introdurre delle meccaniche nuove e interessanti, fai solo carte e in questo Secoli Bui centra il bersaglio.
Direi che non serve aggiungere altro, c’è una grossa luce in fondo a questi Secoli bui… lo so è pietosa.
Ad maiora!
This post was published on 10 Ottobre 2019 11:30
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