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Giochi da Tavolo

Recensione | Couleurs de Paris

L’Impressionismo, un colpo di fulmine che mi travolse quando sulla fine del XX secolo le strade del lavoro mi portarono per tre anni a trasferirmi nell’area parigina in un pittoresco paese tra l’isola degli Impressionisti e la Grenouillere, laddove a ogni passo si respirava la ribellione alle convenzioni del movimento che cambiò la scena dell’arte figurativa.

Atmosfere che si propone di ricreare Couleurs de Paris, gioco per 2-4 giocatori ultimo arrivato in casa Gate On Games, che vi riporta nella capitale francese di fine ottocento dove nella vostra bottega di giovane artista vi preparate per sfidare gli avversari in uno dei molti concorsi organizzati dal Bateau Lavoir, l’icona sulla collina di Montmartre del rivoluzionario movimento artistico.

Come si gioca

Ogni giocatore si deve destreggiare tra tubetti di colore, tavolozze per mischiarli e tele da dipingere con il tempo che incalza in una sfida dove non mancano tiri mancini ai concorrenti.

Il fulcro di Couleurs de Paris è la ruota centrale (si deve ammettere che il 2019 nel mondo del gioco da tavolo passerà alla storia come l’anno della riscoperta della ruota) dove i giocatori a turno inviano i tre aiutanti a disposizione per svolgere le azioni richieste se non sono già state occupate dagli altri.

La ruota delle azioni, fulcro di tutto il gioco

E’, quindi, possibile:

  • Rifornirsi di un colore primario (giallo, rosso o blu) nella quantità consentita dalla propria abilità in questo campo e piazzarlo sulla tavolozza.
  • Mischiare due colori per ottenere un colore composto (verde, arancio, viola) nella quantità consentita dalla propria abilità in questo campo e piazzarlo sulla tavolozza.
  • Acquisire una tela da dipingere che presenta nove spazi con i colori che devono essere utilizzati per riempirli.
  • Dipingere spostando i colori dalla tavolozza alla tela
  • Migliorare le proprie abilità, utilizzando i colori come merce di scambio, al fine di aumentare le capacità di produzione e pittura
  • Produrre il colore nero che non è utilizzato sulle tele ma garantisce punti importanti

La posizione delle diverse attività sulla ruota determina, nello specifico turno, se l’azione sia vietata o possa essere compiuta da uno, due o tre giocatori. Dopo che tutti hanno piazzato i loro aiutanti e svolto le azioni, finisce il turno, si controlla che sulla tavolozza non vi siano troppi colori aperti perché rinsecchiscono, si scoprono nuove tele e la ruota compie uno scatto in avanti cambiando completamente lo scenario delle attività disponibili.

Interviene in questo momento una delle caratteristiche più stimolanti della meccanica di gioco di Couleurs de Paris: ogni giocatore sceglie quale aiutante, utilizzato nel turno precedente, mantenere sulla ruota delle azioni prenotando l’attività che si presenta dopo la rotazione.
Non è tutto così deterministico quanto possa apparire poiché oltre alle attività “normali”, ogni giocatore può utilizzare i suoi aiutanti per compiere le azioni presenti nella parte centrale della ruota:

  • Bloccare la ruota impedendone la rotazione a fine turno o imporre una doppia rotazione.
  • Copiare l’azione di un altro aiutante.
  • Diventare il primo giocatore e acquisire un pigmento bianco jolly.
  • Rifornirsi di colore bianco nella quantità consentita dalla propria abilità (E’ questa l’unica azione aperta a tutti i giocatori)
Le tele sono sui cavalletti pronte per essere dipinte

Come si vince

Il gioco termina quando un giocatore ha completato il secondo quadro o quando ha acquisito il quinto colore nero; si completa il turno e si procede al calcolo del punteggio finale.

Ogni quadro completato fornisce i punti indicati sulla sua carta; a questi si aggiungono i punti garantiti dal colore nero prodotto e dall’avanzamento nelle abilità che garantisce un premio quando si raggiunge il massimo livello mentre a metà permette di scegliere tra punti e aiutanti supplementari. L’utilizzo del colore bianco come jolly nei quadri, limitato a tre spazi per tela, comporta una penalità.

Effettuato il rapido conteggio, che è facilmente a disposizione di tutti nel corso del gioco, chi ha raggiunto il punteggio superiore è il vincitore.

Se non vi basta la versione base

A rendere il gioco più interessante con il passare delle partite intavolate, nella scatola sono presenti due espansioni.

La prima prevede la presenza di carte bonus che possono essere acquisite invece di una tela da dipingere pagandone il costo in quantità diverse di colore bianco; queste carte forniscono la possibilità di svolgere, in un momento scelto dal giocatore, l’azione supplementare indicata.

La seconda espansione si basa su otto profili di pittori impressionisti (da Monet a Toulouse-Lautrec, da Degas a Gauguin) che garantiscono al giocatore, entrato nella loro bottega, il possesso di una abilità particolare che rende il gioco asimmetrico.

Assegnate a inizio partita le schede personaggio (se ne ricevono due e si sceglie quale utilizzare) possono permettere, ad esempio, di trasferire su tela uno specifico colore senza passare dalla tavolozza, di procedere più velocemente nei tracciati delle abilità o di utilizzare su tela dei colori non previsti dagli spazi indicati.

Un piccolo museo dell’Impressionismo in scatola

A chi piace

Couleurs de Paris non è il german classico che rischia di trasformarsi in un solitario di gruppo; per apprezzarlo e giocarlo al meglio dovete essere non solo attenti alla vostra strategia ma anche, se non soprattutto, a quanto stanno facendo gli avversari cercando di bloccarli se stanno procedendo troppo velocemente verso l’obiettivo finale perché, essenzialmente, si tratta di una corsa dove arrivare primo a completare i due quadri è fondamentale per avere ottime possibilità di vittoria.

Colpi bassi come alterare il ritmo di rotazione della ruota per impedire all’avversario lo svolgimento al prossimo turno di una azione fondamentale per la sua strategia, l’occupazione di una azione, l’intelligente utilizzo del ruolo di primo giocatore sono all’ordine del giorno. Astenersi permalosi del gioco da tavolo.

Il gioco di Nicolas De Oliveira, al suo esordio, è gradito a coloro che nel tempo di un filler da inizio o fine serata – nelle nostre sessioni, una volta spiegate le semplici regole, non si è mai superata l’ora – cercano qualcosa di più, uno stimolante esercizio di strategia e tattiche che cambiano quasi a ogni turno.

Non solo un ottimo introduttivo….

Couleurs de Paris conferma in pieno tutte le aspettative delle ultime settimane garantendo una esperienza di gioco coinvolgente a partire dagli ottimi materiali come i meeple a forma di pittore o le carte quadro che sul retro riproducono le maggiori opere impressioniste senza dimenticare il vezzo dei cavalletti che sostengono le tele da acquistare.

Un regolamento facile da spiegare rende il gioco accessibile a tutti ma ciò non deve trarre in inganno poiché la profondità delle scelte da fare, turno dopo turno, soddisfa i giocatori più esigenti sfidandoli alla ricerca della strategia vincente. Si impara presto, a proprie spese, a non pensare solo al turno in corso ma a scegliere le azioni da svolgere sulla base di quanto sarà reso disponibile dalla prossima rotazione della ruota e di quanto stanno architettando gli avversari al fine di bloccare la loro corsa se si trovano in vantaggio.

Non vi sono tempi morti perché è vietato distrarsi; in ogni momento lo scenario può completamente cambiare e la reazione deve essere pronta e immediata.

Couleurs de Paris va oltre il suo target iniziale, composto da neofiti e famiglie, e sarà una graditissima sorpresa per tutti i giocatori che decideranno di intavolarlo.

This post was published on 2 Ottobre 2019 23:00

Massimo Brignolo

Diversamente giovane, è cresciuto alla rigida scuola dell'integralismo "german" ma, con il passaggio delle ere che intenerisce anche la convinzioni più radicate, sta iniziando a concedersi qualche divagazione eretica tra dadi e miniature provandone inconfessato piacere.

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