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Giochi da Tavolo

Icaion | Recensione

Diciamocelo chiaramente: nell’universo in continua espansione chiamato Kickstarter, determinati marchi sono oramai diventati sinonimo di garanzia, e Tabula Games è sicuramente uno di questi. Dopo i successi riscossi con Mysthea e Volfyirion, adesso è la volta di Icaion, nuovo boardgame dello studio perugino, la cui campagna di crowdfunding è attualmente in corso e decisamente ben avviata.

Così come accaduto con i precedenti due lavori di Tabula Games, anche Icaion è collocato nello stesso universo narrativo, andando a fondersi con esso in una maniera decisamente originale e che approfondiremo meglio nel corpo di questa recensione.

Abbiamo avuto modo di mettere le mani su un prototipo del gioco da tavolo, in cui non sono incluse le bellissime miniature che vedrete sulla campagna Kickstarter né altre chicche presenti nella sua versione finale. In ogni caso, ci siamo fatti un’idea ben precisa dell’ultima fatica di Tabula Games; nelle righe che seguono, vi spiegheremo perché Icaion è un acquisto quasi obbligatorio per qualsiasi amante dei giochi da tavolo.

Icaion: la recensione dell’ultima fatica di Tabula Games

Tutto ciò che esce dal box di Icaion.

Se amate usare la strategia ed aguzzare l’ingegno, se elaborare piani complessi e sabotare quelli dei vostri avversari è il vostro pane quotidiano, se aggirarvi alla ricerca di risorse in un ambiente pieno di pericoli vi affascina come poche altre cose, Icaion è decisamente il gioco che fa per voi.

In Icaion dovrete vestire i panni di un “Seeker”, un cercatore di risorse che, per servire l’Organizzazione, dovrà abbandonare i confini della Città per avventurarsi nei territori circostanti alla ricerca di cristalli Qoam. Il vostro compito sarà quello di guidare dei convogli, tornando alla Città con quanto sarete riusciti a raccogliere, costruendo edifici per facilitare l’impresa e, soprattutto, cercando di avere la meglio sui cercatori vostri rivali.

Ma fate attenzione! Nei territori più esterni del pianeta si aggirerà una torreggiante e misteriosa creatura: il Colosso. Non si sa molto sulla sua origine, ma la sua natura è direttamente collegata all’enorme cristallo che sorge al centro di Icaion. Questo titanico essere si sposterà continuamente, diffondendo una pestilenza nell’ambiente circostante.

Sarà praticamente impossibile non imbattervi nel Colosso, e fidatevi: non sarà un’esperienza piacevole.

Un regolamento agile e facile da padroneggiare

Quattro cercatori e… un colosso!

Icaion è un gioco da tavolo che può ospitare da 2 a 4 giocatori, le cui partite avranno una durata stimata tra i 90 ed i 120 minuti. Sotto questo aspetto, è impossibile non fare un paragone con Mysthea, il boardgame precedentemente prodotto da Tabula Games; se una partita a Mysthea, soprattutto ai primissimi approcci col gioco, sfondava abbondantemente il muro delle due ore, nel caso di Icaion, invece, la durata è più limitata. Lo stesso regolamento, inoltre, si dimostra decisamente agile e di facile comprensione.

Dopo aver sistemato la board principale, e dopo aver collocato il Colosso in uno dei crateri presenti, dovremo determinare quale cercatore impersonare. Ognuno di essi sarà dotato di diverse caratteristiche ed abilità speciali, a cui andranno a sommarsi quelle della carta “Attrezzatura Specializzata”, creando tante diverse possibili combinazioni, tutte valide e sempre bilanciate.

In secondo luogo, dovremo assemblare il mazzo degli eventi, al cui interno sarà presente anche una carta colosso. A seconda di ciò che pescheremo, andremo a generare dei cristalli Qoam nei vari territori del pianeta, oppure faremo muovere il Colosso. La partita andrà a dipanarsi nel corso di tre anni, il cui avvicendarsi andrà ad inserire nuove carte colosso all’interno del deck, andando ad aumentare i rischi dei Cercatori.

La torreggiante creatura non solo danneggerà i nostri eroi, ma andrà anche a generare dei parassiti che, se sottovalutati, potranno distruggere le macchine che andremo a costruire, complicando i nostri piani di vittoria.

Tanta strategia ed un saggio uso dei cristalli

La miniatura del Colosso è a dir poco… imponente!

Quelli elencati nel titolo sono i due ingredienti fondamentali di ogni partita ad Icaion. A meno che non spendiate un cristallo blu per rimanere fermi, ogni personaggio sarà obbligato a muoversi ed a svolgere un’azione standard come raccogliere risorse, investigare sul Colosso, combattere i Parassiti, installare un macchinario, ecc.

A queste azioni standard si andrà poi ad aggiungere un’altra azione speciale, che consisterà, alternativamente, nel giocare una carta Curio o nell’utilizzo del generatore di riserva.

Alla fine dei tre anni, il cercatore che avrà ottenuto il maggior numero di punti reputazione si aggiudicherà la vittoria. I modi per accumulare quanti più punti reputazione possibile sono molteplici, e starà a voi scegliere la strategia migliore per uscire vincitori.

Icaion e… Mysthea: The Fall!

Come sempre, il lato artistico dei giochi Tabula Games è a dir poco eccezionale.

Una delle sorprese più gradite contenute in questo prototipo di Icaion consiste senza dubbio nel trovare un regolamento aggiuntivo: quello di Mysthea: The Fall. Chiunque abbia già finanziato i precedenti lavori di Tabula Games, sa benissimo quanto essi siano ambientati nello stesso universo narrativo e che, in alcuni casi, possano essere addirittura combinati tra loro.

Volfyirion ad esempio, pur essendo un gioco di carte, dava la possibilità di acquistare la miniatura del drago che dava il nome al progetto. Tale miniatura sarebbe stata utilizzabile in Mysthea, con delle apposite regole a corredo.

La stessa cosa si è verificata nel caso di Mysthea: The Fall. Il gioco è ambientato successivamente agli eventi narrati in Mysthea ed Icaion, e le cinque isole fluttuanti presenti nel primo boardgame sono precipitate nei crateri di Icaion, e le creature in esse presenti stanno ora sciamando verso la Città.

Per evitare una catastrofe di immani dimensioni, i Campioni di Mysthea dovranno collaborare con i Cercatori di Icaion, dando vita ad una nuova avventura.

Inutile dire che l’idea di fondere due giochi per ottenerne un terzo sia a dir poco entusiasmante, andando a fidelizzare una clientela sempre più numerosa.

Giudizio finale

Premettendo che quella da noi analizzato è solo un prototipo, possiamo dire che Tabula Games ha fatto centro ancora una volta. Icaion è un boardgame profondo ma non difficile da padroneggiare, e che si inserisce alla perfezione nella cornice narrativa già delineata da Mysthea.

L’aspetto qualitativo non è poi da meno. Nonostante nella versione da noi provata non fossero presenti le miniature e gli elementi che saranno invece inclusi nella versione finale, Icaion si lascia giocare che è una meraviglia, e la componente artistica è chiaramente percepibile sia nei concept dei personaggi che di tutti gli altri elementi che compongono il progetto.

Se il “biglietto di ingresso” per diventare backer di Icaion non è esattamente economico (€95), possiamo affermare che l’ultima fatica di Tabula Games vale tutti i soldi che deciderete di investirci; tutto questo senza considerare Mysthea: The Fall, che andrà ad arricchire l’universo ludico creato dallo studio perugino.

Volete diventare backer di Icaion? Cliccate sulla campagna Kickstarter del gioco e scegliete il pledge che desiderate, perché farvi scappare Icaion sarebbe un vero delitto.

 

This post was published on 3 Giugno 2019 1:11

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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