Presentato per la prima volta durante la Gen Con del 2016, Raven Distribution porta anche in Italia Clank!, il deckbuilder di Paul Dennen. Un deckbuilder molto particolare, che si ispira alla classica tradizione del fantasy a cui tutti i giocatori sono affezionati (e che tutti conoscono), e raccoglie le dinamiche di un dungeon crawler abbastanza classico ma in versione “lite” per adattarlo alla velocità del tempo di una mischiata di carte.
Contenuto
La generosa, ma non troppo, scatola di Clank! racchiude una componentistica efficace ed onesta, tra cui spicca la Borsa del Drago, una sacca in stoffa finemente ricamata con l’effige di un drago rosso, nemesi dei giocatori per l’intera partita.
L’idea alla base del gioco è infatti molto originale, pur classica che possa sembrare. I tunnel sotto la Fortezza del Drago sono i territori più pericolosi del Reame. Solo i più abili ladri possono sperare di entrarci di soppiatto, rubare dal drago e fuggire per poter raccontare la loro storia. Gli “abili ladri” in questione saranno proprio i giocatori, i quali si sfideranno proprio in una gara al furto definitivo.
Lo scopo del gioco è riuscire a totalizzare il maggior numero di punti, ma tra questi deve esserci almeno un Artefatto (uno dei tesori del gioco) ed il conteggio verrà finalizzato solo se il ladro in questione sarà riuscito ad uscire dal castello sano e salvo. Potrebbe anche rimanere KO durante la sua scorribanda, ma verrà salvato dagli autoctoni solo se sarà emerso dalla Profondità (la metà inferiore della mappa), altrimenti giacerà per sempre nel sotterraneo del castello.
L’idea quindi è bilanciare l’avidità con la prudenza. Un giocatore poco goloso sarà riuscito a scappare, ma avrà totalizzato probabilmente meno punti degli altri non avendo saccheggiato a sufficienza. Al contrario, più ingordi si porteranno via tanti tesori, ma turno dopo turno il pericolo di incorrere nella furia del drago sarà sempre più reale.
In tutto ciò si innesta la dinamica principale del gioco, nonché quella che le da il nome. I cubi Clank! infatti verranno piazzati in una apposita casella della plancia ogniqualvolta un effetto di una carta prevede un “+X Clank!”. La riserva di cubi generata turno dopo turno andrà a finire nella borsa del Drago, che contiene già dei cubetti neri “neutri”, dal quale si pescheranno un numero di cubi non appena viene svelata una carta con l’icona del drago.
Con i cubi neri il Drago non attaccherà nessuno, mentre infliggerà un danno per ogni cubo di un colore al giocatore corrispondente. È possibile ovviamente generare effetti che curano i danni oppure che rimuovono i cubi Clank! dalla riserva. Curiosamente però, al contrario di molti deckbuilder, esistono poche possibilità di eliminare per sempre le carte scomode dal proprio mazzo. Questo fa sì che, alla fine, ogni giocatore sarà sempre sul filo del rasoio.
Durante il turno è doveroso anche giocare ogni carta, pur potendo sceglierne l’ordine in modo da scatenare la miglior combo possibile. Le carte, oltre agli effetti descritti nel testo, generano punti abilità con i quali aggiungere nuove carte al mazzo, le spade che serviranno ad abbattere mostri i quali donano degli effetti positivi, oppure gli stivali che permettono di scorrazzare per il dungeon.
Siamo di fronte quindi ad un deckbuilder che mescola le meccaniche di un dungeon crawler basilare, con la dinamica dell’imprevisto rappresentata dall’attacco del Drago. Ottima l’idea di base, che costringe i giocatori a scegliere tra la prudenza e l’avidità, dove il primo giocatore a fuggire sano e salvo ha la possibilità di alzare il livello di tensione della partita, facendo sì che il Drago “peschi” più cubetti ad ogni turno, fino al “total party kill” a cinque turni dalla fuga.
Piacevole anche la grafica, con un retrogusto da fantasy old-school che farà la gioia di chi è cresciuto con i primi giochi di ruolo e da tavolo fantasy della storia. Clank! è un deckbuilder molto piacevole, in grado di generare partite potenzialmente molto diverse tra loro, e che scala molto bene dai due ai quattro giocatori.
Segnaliamo anche la presenza di una nuova modalità di gioco, oltre ad una variante per giocatore singolo, entrambe accompagnate dalla companion app di Renegade, purtroppo solo nella lingua d’Albione, per iOS ed Android.
This post was published on 27 Febbraio 2018 11:50
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