Alzi la mano chi almeno una volta nella vita ha giocato un tower defense, niente? Sicuramente nomi come Plants vs Zombies, Kingdom Rush o Orcs Must Die vi faranno capire subito di cosa stiamo parlando. E se vi dicessi che è possibile giocare a questa tipologia di gioco anche sul tavolo di casa vostra? Vi presentiamo oggi la recensione di Age of Towers di Devil Pig Games.
Armate le torri!
Age of Towers, distribuito nel nostro Paese da 3 Emme Games, è un gioco da 1 a 4 giocatori che ci vedrà impegnati nel difendere la nostra città da orde di terribili mostri allungando i percorsi e costruendo torri apposite.
L’incipit del gioco è semplicissimo: minatori ed esploratori del nostro regno (uno dei quattro a scelta) durante il loro viaggio di ritorno dalle miniere ai piedi della montagna ci avvisano che sono stati vittima di un’imboscata di orchi e goblin e che molti ancora invaderanno le città se non prepareremo le difese adatte a contrastare la loro avanzata, chi resisterà di pù?
Chiudete i cancelli!
Data la mole dicomponenti che il gioco offre, il setup può prendere un po’ di tempo soprattutto nelle prime partite. Assicuratevi anche di avere abbastanza spazio: Ponete al centro del tavolo la plancia boss con attorno 4 trofei pescati a caso, mescolate le carte Ricerca e piazzatele in una posizione comoda con le prime 3 del mazzo rivelate, create un mazzo di eventi con 10 carte a caso, create una riserva di torri e cristalli. Intanto ogni giocatore avrà davanti a sé la propria plancia regno con annessi segnalini e tessere percorso, dopodichè posiziona una pila di mostri a caso sulla propria miniera.
Il gioco è suddiviso in 4 fasi al termine delle quali si passa la tessera primo giocatore al giocatore successivo e si comincia un nuovo round:
- Crepuscolo, si applicano gli effetti delle carte evento e si svela una nuova per il round successivo.
- Notte, 2 mostri usciranno dalla miniera e quelli già presenti sul percorso si muoveranno di tante caselle quanto il numero riportato sulla pedina.
- Alba, le nostre torri spareranno un colpo ai mostri del colore corrispondente (a meno che non si tratti del boss in quel caso potete concentrare tutto il fuoco su di lui) presenti nelle caselle adiacenti.
- Giorno, in questa fase i giocatori potranno fare diverse azioni come costruire torri e strade o andare al mercato e pescare nuove carte ricerca.
Il gioco termina o quando un giocatore raggiunge lo 0 sulla propria plancia o quando infligge un colpo fatale al boss. I giocatori quindi sommano i punti sulla propria plancia, quanti danni hanno inflitto al boss e i punti del trofeo conquistato, quello con più punti verrà dichiarato vincitore e in caso di pareggio si conteranno anche i cristalli posseduti.
Age of Towers può essere giocato anche in singolo grazie ad un’interessante modalità appositamente pensata che aggiunge al setup base una plancia e delle carte esclusive da utilizzare durante la fase del Crepuscolo. Lo scopo questa volta è segnare un proprio record personale.
Che siate da soli o contro altri giocatori in ogni caso dovrete giocare in anticipo prevedendo le mosse dei mostri ed edificando le giuste torri per arginare quanto più possibile la minaccia incombente.
Impressioni post belliche
Dopo essere sopravvissuti (chi più chi meno) all’orda si ha la voglia di fare subito un’altra partita anche perchè una volta interiorizzate le diverse fasi il gioco diventa molto fluido e privo di maggiori intoppi nel gameplay. Anche se è un gioco prettamente difensivo, l’uso delle carte ricerca permettono anche di migliorare le proprie torri montado dei pinnacoli aggiuntivi e spesso favoriscono l’interazione tra i giocatori in modo da potersi mettere i bastoni tra le ruote distruggendo torri o spostando mostri dal nostro percorso ad un altro. Le diverse componenti (plance in cartone pressato, carte e torri in plastica) sono di ottima fattura e resistenti anche agli orchi più forzuti. Le veste grafica cattura subito l’attenzione con uno stile cartoon colorato e scanzonato che ricorda per molti versi quello utilizzato per il videogame Rayman Legends. Anche se spesso la casualità delle carte e delle tessere percorso prevaricano l’aspetto strategico, Age of Towers è sicuramente un titolo adatto a chi cerca qualcosa di non troppo impegnativo ma allo stesso tempo gratificante da giocare con amici o anche da soli. Unici “difetti” del gioco sono un regolamento con alcuni errori di battitura (risolvibili con una ristampa) e forse una quantità eccessiva di componenti che potrebbero confondere chi non è abituato a giostrarsi tra carte, segnalini e pedine ma considerando il prezzo contenuto non può che far piacere avere una scatola bella piena, La rigiocabilità è pressochè infinita e l’arrivo di espansioni per aumentare il numero di giocatori con nuove meccaniche fa intravedere un futuro sicuramente roseo per questo titolo.