Non avete mai sognato di essere una creatura dagli enormi poteri? Dite la verità! In Creepy Falls potete scoprire come essere un vampiro si porti dietro un grosso bagaglio di responsabilità nella gestione dei propri scagnozzi. Le città non si terrorizzano da sole, il sangue non si raccoglie senza fatica e le anime vanno conquistate con grande sudore della fronte.
In Creepy Falls, gioco realizzato da Alessandro Montagnani e pubblicato da Uplay, dovrete mostrare una grande capacità strategica per primeggiare in una competizione senza esclusione di canini contro altri vampiri. Per farlo comanderete orde di ghoul, mummie, lupi mannari, mostri di Frankenstein e streghe.
Il nucleo del gioco si basa completamente su un meccanismo di piazzamento lavoratori nelle location rappresentate sulla mappa. Chi si posiziona per primo conquista vantaggio in caso di pareggio, ma, come è logico, una strategia attendista porta alcuni vantaggi. A questa fase segue una di risoluzione ed infine un mercato di compravendita risorse.
Per poter plasmare la nostra strategia nelle tre fasi possiamo andare ad utilizzare in maniera opportuna le forme vampiriche che possiamo di assumere prima di ogni turno di gioco. Se saremo trasformati in ratti, pipistrelli, nebbia o così via, ecco che potremo sfruttare a nostro vantaggio determinati poteri che incideranno sulla fase di piazzamento, ma anche sulla fase di acquisto di lavoratori e incantesimi e sulla finale conversione delle risorse.
Per darvi un’idea approfondita eccovi la lista delle forme e le fasi su cui vanno ad impattare:
Ad eccezione della bestia feroce, tutte le altre comporteranno un’interazione differente con i nostri avversari, che, come potete immaginare è unicamente sviluppata attraverso gli effetti del nostro piazzamento.
Durante la partita, proprio per la meccanica di gioco, l’interazione tra giocatori è indiretta, ma non così ridotta. Non si tratterà solamente di piazzare i propri lavoratori per cercare di acquisire la maggioranza in un luogo e accaparrarsi i benefici maggiori, ma anche rubare ai nostri avversari importantissimi punti vittoria fondamentali per l’esito finale della partita.
Per comodità vi riepiloghiamo i diversi servitori che potremmo utilizzare e un’idea di massima del loro potere:
Per poter assoldare nel proprio esercito elementi così forti, però, sarà necessario collezionare in maniera efficace le risorse forniteci dalle varie location e decidere se investire in grimori per realizzare incantesimi determinanti sul lungo termine. Nello specifico abbiamo:
Il gioco di per sé non è niente male, soprattutto se si considera la durata accettabile (dopo la prima partita, con le strategie chiare in mente è tutto molto più veloce) e la mole di materiali enorme in proporzione al costo del gioco. Il bilanciamento delle creature non sembra così male, anche se in tutte le partite giocate la Strega è risultata essere potente e fondamentalmente incontrastabile. Ciò di cui si sente la mancanza, in fin dei conti, è un insieme eterogeneo di strategie percorribili con livelli di rischio variabile.
Alla lunga, infatti, sembra che tutte le partite convergano verso un insieme di giocatori che applica una stessa linea di gioco e dove finisce per essere premiato quello più abile nella scelta delle forme vampiriche migliori nelle varie fasi. Investire in incantesimi può dare un qualche elemento strategico alternativo, ma sembra difficile contrastare con essi il potere di alcuni servitori avversari.
Un’ultima piccola critica da muovere è anche quella relativa all’ambientazione. Come anche ammesso dallo stesso autore il gioco è stato pensato per essere adeguabile a diverse ambientazioni. Si nota un grosso lavoro di studio della matematica alla base, ma una minor attenzione nella giustificazione delle meccaniche in base al setting (per noi il riferimento assoluto sul tema è quello realizzato da Vlaada Chvatil in Dungeon Lords).
Personalmente non ritengo mai corretto valutare i giochi in funzione del “prezzo al chilo”, ma in questo specifico caso è stupefacente la quantità di materiale che troverete e anche la cura dello stesso. Questo per giocatori neofiti può davvero segnare la differenza importante.
Concludendo quindi, Creepy Falls difficilmente farà la storia dei giochi di piazzamento lavoratori. Si tratta infatti di un settore veramente pieno di prodotti molto validi. Può però rappresentare un interessante punto di partenza per la scoperta di questa meccanica da parte di una fascia di giovani giocatori.
La tematica horror scherzosa, la gamma limitata di opzioni e linee strategiche, la cura dei materiali e la durata lo rendono un ottimo acquisto per un gruppo di ragazzi in cerca di un nuovo boardgame.
Proprio in funzione di questo ne va apprezzato il prezzo molto competitivo, la scalabilità da 4 a 2 giocatori e la veste grafica.
This post was published on 21 Maggio 2019 17:15
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