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Giochi da Tavolo

Roll Player | Recensione

Allarme Nerd! Allarme Nerd!

Solo quelli come noi, sicuramente privilegiati, possono sentire questo fantastico richiamo. Una sorta di campanella interiore che ci fa scattare non appena qualcosa di autenticamente “Nerd” entra nel nostro campo visivo.

Si comincia col vedere una  montagna di dadi, un sacchetto bello zeppo dei nostri amati cubetti numerati per poi passare a schede su cui si leggono parole che per certa gente assomigliano a fanatici rigurgiti di satanismo e perdizione morale, ma per altri come noi, sono solo il ricordo di troppe sere passate in compagnia con gli amici.

Allineamento, armatura, forza, costituzione, classe. Vi dicono niente queste paroline?

Beh, questo è il pregio – e forse anche il difetto – del gioco di cui vi parlerò oggi: Roll Player.

Ma andiamo con ordine

Premessa

Anche per questo costoso gioco ho chiesto aiuto all’infido Giulio Giammario, noto per essere un odioso esperto di giochi, nonché irriducibile nerd a tutto tondo.

Insieme a lui e a due o tre disperati, che per anni, invece di andare a ballare con qualche ragazza, restavano seduti attorno a un tavolo a giocare di ruolo, abbiamo provato questo richiamo del passato di Keith Matejka distribuito da Raven.

Lo scopo? Creare delle schede del personaggio.

Giuro, non sto scherzando. Il sorprendente scopo di Roll Player è quello di creare la migliore scheda del personaggio che si sia mai vista sulla faccia di qualsiasi pianeta in qualsiasi dimensione, reale o immaginaria che sia.

Una di quelle trovate che ti fan dire: “Che furbata, ma perché non è mai venuto in mente a me?”

Talmente furba e semplice che sembra funzionare.

Scatola e materiali

Scheda e Dadi

Ci sono, ci sono. Anche oggi i materiali ci sono tutti, a cominciare da una quantità smodata di dadi.

Poi troviamo carte, una manciata di token e le plance di gioco che altro non sono che le schede dei personaggi. Nano, orco, umano, elfo ecc.

Piccola nota felice, le schede sono double face, da un lato il personaggio masculo e dall’altro il personaggio donna.

Piccola nota infelice, la quantità dei materiali, anche se curata, non giustifica a mio avviso il prezzo molto alto del gioco.

Come si gioca?

Come dicevamo, occorre creare la miglior scheda del personaggio possibile.

Il setup è semplice, ciascun giocatore prende una scheda del personaggio e, dopo aver scelto se giocare come maschietto o femminuccia, la mette davanti a sé.

Dettaglio Scheda

La scheda ha 6 file che rappresentano le caratteristiche del proprio personaggio (forza, destrezza, costituzione, intelligenza, saggezza e carisma). Ogni fila ha tre riquadri in cui si posizionano i dadi che nel coso della partita ciascun giocatore pesca. La somma dei tre dadi rappresenta il valore di quella caratteristica. Più alto è il valore, meglio è.

Ogni caratteristica scatena un’azione specifica, per esempio, piazzare un dado nella fila Forza permette di cambiare il valore della faccia di un qualsiasi altro dado.

Si pescano a caso tre carte relative a Classe (guerriero, paladino ecc.), Allineamento (buono, cattivo, frabutt, gran mascalz. figl. di put. ecc.) e la carta Background che vanno posizionate sulla scheda.

Queste carte sono praticamente degli obiettivi che, se raggiunti, danno punti a fine partita.

Un mazzo da cui si scoprono le prime tre carte rappresenta il Mercato (sono carte che nel corso della partita si possono acquistare).

Si scoprono le carte Iniziativa da 1 a 5 a seconda del numero di giocatori. (Nota: l’iniziativa è il modo di indicare l’azione nei giochi di ruolo, colui o colei che ha l’iniziativa più bassa, parte per primo).

Si consegna a ogni giocatore una carta riepilogativa in cui viene segnato anche il punteggio a fine partita.

Giochiamo

A ogni turno si alternano 4 fasi:

  • Lancio dei dadi

Si pescano tanti dadi, quante sono le carte iniziativa, si tirano, e si posizionano ciascuno su una carta.

  • Assegnazione dadi

In ordine di iniziativa ogni giocatore prende il dado e lo piazza nello sazio più a sinistra di una caratteristica a sua scelta, ottenendo monete – se previsto -, attivando l’azione della caratteristica.

  • Mercato

In questa fase si può acquistare una carta dal mercato, le carte possono essere armi, armature o tratti caratteriali. Se non si effettuano acquisti, si può scartare una carta per ottenere due monete d’oro.  Infine si riconsegnano le carte iniziativa.

  • Ripristino

Si ritorna alla situazione iniziale e cambia il primo giocatore che da il via a un nuovo turno.

Chi vince?

Alla fine, e in sintesi, vince chi ha i dadi migliori. Lo scopo del gioco è quello di organizzare i dadi in modo da sbloccare quanti più obiettivi possibili. Ciascuna combinazione porta punti a fine partita.

La bravura del giocatore sta nel gestire al meglio la propria scheda sfruttando le abilità di ogni caratteristica e delle carte per sistemare al meglio ogni dado.

Conclusioni

Carte Monete e Dadi
Regolamento

Il gioco è carino,  da 1 a 4 giocatori per un’età minima consigliata di 10 anni, ma per chi non ha mai giocato di ruolo, non è così intuitivo.

Il mio team di esperti  composto da Simone ed Ermanno, di 11 anni ( che non ho introdotto ancora al gioco di ruolo. Chiedo perdono a Chthulu per questo) ha fatto fatica a capirne il senso, perdendosi tra i concetti di classe, allineamento e background. Si aspettava un gioco dove tirare vagonate di dadi, e invece, si è trovato a lanciarne solo un mucchietto a inizio turno.

Per noi nerd l’esperienza è stata abbastanza piacevole, anche se dopo la prima partita abbiamo apportato delle personalissime modifiche alle regole per rendere il gioco un tantinello più veloce.

L’interazione con gli altri giocatori è praticamente nulla, ma non è necessariamente un problema, il gioco ricorda per certi versi Yahtzee e nessuno si è mai preoccupato che il famosissimo gioco non prevedesse grande interazione tra i giocatori, non vedo perché debba contare per Roll Player.

Sono combattuto, il gioco è carino, anche se non eccezionale, e a me piace: quelle schede con nano, orco, elfo, umano. I dadi colorati, le armature e le spade. Insomma, mi fa piacere sapere di averlo e ogni tanto giocarci con Giulio Giammario e gli altri amici. Sarà perché sono un nostalgico, un ex giocatore di ruolo in pensione. Sarà che il gioco risveglia la mia più intima parte nerd, ma tant’è, farei fatica a separarmi da Roll Player, ora che ce l’ho.

This post was published on 1 Aprile 2019 12:08

Luca Riccio

Educatore, scrittore a tempo perso, di quelli che "primo o poi lo finisco quel romanzo". Mi ritengo anche un creatore di giochi di quelli che "prima o poi me lo pubblicano quel gioco". Nel frattempo provo i giochi degli altri per offrirvi la mia modesta e "prima o poi competente" opinione.

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