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Giochi da Tavolo

SELFISH Space Edition – Guida e Recensione

Fin dove ti spingeresti per salvarti la vita? Selfish – Space Edition è il gioco che vi costringerà a trovare una risposta a questa domanda.

Siete pronti per una passeggiata nello spazio? Effetti collaterali: morte certa.

Selfish – Space Edition è un gioco di carte non collezionabili edito dalla britannica Ridley’s Games e tradotto in italiano da DottorGadget.

Giocatori: 1-5
Durata: 20 minuti
Tipologia: competitivo
Età: 7+

Una partita a Selfish – Space Edition è veloce e divertente, il gioco è spietato, terribilmente competitivo e un po’ ansiogeno. Solo mettendo in atto un comportamento ciecamente egoista si può raggiungere la vittoria (sempre che vinca qualcuno) e solo prevaricando gli avversari si può sperare di arrivare alla fine della partita sani e salvi.

Insomma, come ci suggerisce il nome del gioco, alla fine vince chi è più… selfish!

Introduzione al gioco


In Selfish – Space Edition i giocatori vestono i pani di astronauti che, per qualche motivo ignoto, si trovano a fluttuare alla deriva nello spazio. L’astronave madre è poco lontana, a vista, ma le riserve di ossigeno a propria disposizione sono davvero scarse.

Lo scopo del gioco è quello di riuscire a riportare il proprio personaggio all’astronave senza prima terminare le riserve di ossigeno a disposizione.

Durante il percorso, può accadere di tutto perché le insidie dello spazio profondo sono innumerevoli: si può finire un campo di asteroidi oppure imbattersi in un wormhole, che distorce il tempo e lo spazio e ci allontana dalla salvezza.

Le risorse sono scarse, come già detto e fin dall’inizio del gioco è già evidente che l’ossigeno a disposizione non basterà. Non resta che applicare l’antico ma sempre attuale detto “mors tua, vita mea“. Per mezzo di azioni davvero bastarde è possibile prevaricare sugli altri giocatori e sfruttarli a proprio vantaggio. Si può rubare ossigeno, agganciarsi con un cavo a chi sta più avanti o semplicemente sabotare le tute spaziali degli altri per vederli morire senza che questo abbia un reale scopo se non quello di assaporare il sottile piacere dell’infamia.

Il primo giocatore che raggiunge l’astronave e possiede almeno una Carta Ossigeno, vince la partita.

Nel momento esatto in cui un giocatore scarta l’ultima Carta Ossigeno, perde immediatamente la partita. La sua Carta Astronauta viene voltata (sull’altra faccia è disegnato lo stesso astronauta ma in versione scheletrica) e il cadavere resta tristemente lì dov’è, mentre il gioco prosegue per gli altri partecipanti.

Non è detto che ci sia un vincitore, tutt’altro. Nel nostro playtest una percentuale davvero molto bassa di partite ha visto un vincitore, in tutte le altre siamo morti malamente! Naturalmente questo non ha inficiato minimamente il nostro divertimento anzi, forse restare attoniti ad osservare gli astronauti morti fluttuare sconsolatamente è stato uno dei momenti più spassosi della serata.

Unboxing


La scatola di Selfish – Space Edition contiene un mazzo di Carte Ossigeno, un mazzo di Carte Azione e uno di Carte Spazio.

Troviamo anche le comode carte riepilogative e cinque Carte Astronauta che rappresentano le pedine dei personaggi, raffigurano infatti gli astronauti in diversi colori. Non manca la Carta Astronave, che segnerà il punto di arrivo durante lo svolgimento del gioco.

C’è anche una sorta di righello in cartoncino pieghevole. Il gioco non prevede una plancia, è possibile utilizzare qualsiasi superficie su cui poggiarsi e giocare. Il righello servirà a inizio partita per prendere le misure, poi sarà messo via.

La scatola del gioco è costruita in modo da poterci collocare, nel corso della partita, i mazzi di carte e le pile degli scarti. Una trovata ingegnosa e molto comoda.

Come si gioca


Qualunque superficie è adatta per organizzare una partita di Selfish – space edition.

Sul tavolo piazziamo la Carta Astronave. Prendiamo poi le misure con il righello e alla giusta distanza piazziamo le Carte Astronauta, che rappresentano le pedine dei giocatori.

Nel corso del gioco le Carte Astronauta verranno mosse verso la Carta Astronave, spostandole di volta in volta di una misura pari alle dimensioni di una carta. Il righello consente di stabilire una distanza tale che per raggiungere la Carta Astronave saranno necessari sei movimenti.

Ai giocatori viene distribuita una dotazione iniziale di Carte Ossigeno uguale per tutti e poi una mano casuale tra Carte Azione e ulteriori Carte Ossigeno.

Il gioco può iniziare.

Le regole sono davvero semplicissime ed estremamente intuitive. In un turno i giocatori affrontano tre fasi:

  1. Pesca una carta (può capitargli una Carta Ossigeno o una Carta Azione).
  2. Gioca quante Carte Azione vuole (anche nessuna).
  3. Gioca Carte Ossigeno per muovere di uno spazio la Carta Astronauta.

Giocare Carte Azione

Le Carte Azione consentono, sostanzialmente, di fare bastardate agli altri giocatori. La carta Oxygen Siphon, ad esempio, consente di rubare due Carte Ossigeno ad un giocatore ma ci sono anche Carte Azione che danneggiano gli avversari senza ottenere alcun vantaggio. Rientra in questa categoria la carta Hole in Suit che costringe un giocatore a scartare una Carta Ossigeno.

Al termine della partita il colpo d’occhio del tavolo di gioco è notevole

Muovere la Carta Astronauta

Giocando due Carte Ossigeno il giocatore può spostare avanti di uno spazio la propria Carta Astronauta. Dopo averla mossa, deve pescare una Carta Spazio e metterla dietro alla sua Carta Astronauta appena mossa. Le Carte Spazio narrano gli incidenti (o i colpi di fortuna) in cui gli astronauti possono incorrere nel corso della loro penosa traversata.

Tra le Carte Spazio vi è, ad esempio, la carta Gravitational Anomaly, che costringe l’astronauta a tornare indietro di uno spazio oppure il temibile Asteroid Field che, invece fa scartare due Carte Ossigeno (con forte rischio di morte immediata).

In alternativa al movimento, un giocatore può decidere di lasciare la Carta Astronauta lì dove si trova. se lo fa, deve comunque giocare una Carta Ossigeno.

Se un giocatore scarta la sua ultima Carta Ossigeno perde la partita ed è fuori. Il primo giocatore che raggiunge l’astronauta è possiede almeno una Carta Ossigeno, è il vincitore.

Recensione


Punti a favore

  • Veloce e divertente

Il setup del gioco è rapidissimo e una partita dura meno di venti minuti. Un gruppo di giocatori che ha voglia di trascorrere una serata divertente e piacevole trova in questo gioco lo strumento ideale.

  • Humor nero e spirito caustico

Il gioco ispira cattiveria e spinge i giocatori a farsi bastardate a raffica, cosa che può rendere indimenticabile la serata o rovinare per sempre un’amicizia. I testi sulle carte hanno numerosi riferimenti alla cultura pop e sono pieni di arguti doppi sensi che colorano il gioco e lo rendono spassoso e leggero.

  • Regole intuitive

Imparare a giocare richiede un tempo veramente breve e si entra fin da subito nel vivo del gioco.

Punti a sfavore

  • Scarse risorse

Sebbene sia alla base del gioco l’idea che fin dall’inizio le carte necessarie per la vittoria siano insufficienti, può capitare che questo si riveli un po’ frustrante. Se durante la partita il giocatore non pesca le giuste carte o subisce l’accanimento degli altri giocatori, rischia di non avere alcuna possibilità di riprendersi e può annoiarsi. Di contro una partita dura poco e vien subito voglia di farne un’altra, quindi c’è la possibilità di rifarsi subito.

This post was published on 7 Marzo 2019 18:42

Luca Di Giandomenico

Giocatore di ruolo da sempre, da più di dieci anni scrivo campagne di giochi di ruolo dal vivo e collaboro con associazioni culturali per l'organizzazione di eventi e fiere. “Noi siamo le nostre storie. Siamo il prodotto di tutte le storie che abbiamo ascoltato e vissuto, e delle tante che non abbiamo sentito mai” – Daniel Taylor (1999)

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