I 7 migliori Party Game da tavolo che svolteranno le serate con gli amici

Cercate giochi semplici ma ottimi, adatti a tutti e da partite brevi per rendere memorabile una serata tra amici o in famiglia? Ecco i migliori secondo noi!
Cercate giochi semplici ma ottimi, adatti a tutti e da partite brevi per rendere memorabile una serata tra amici o in famiglia? Ecco i migliori secondo noi!

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Qualche tempo fa vi consigliavamo 5 party game da tavolo “entry level e molto mainstream”. Questa volta vi consiglieremo sette (più due) titoli sempre entry level, un pelino meno conosciuti degli altri, ma di qualità eccezionale.

Si tratta sempre di giochi da party – giochi per quando siete in tanti, per partite brevi, per ridere a crepapelle in compagnia, semplici da imparare e intavolare, anche in famiglia o con chi è meno avvezzo. Ma semplice non significa banale: abbiamo selezionato giochi avvincenti, accattivanti, in cui alla semplicità delle regole corrisponde un gameplay ricco di potenzialità. Potrete sbizzarrirvi con la creatività, il bluff, l’investigazione, le associazioni di parole, idee e immagini.

Bando alle ciance! Scopriamo insieme questi capolavori.

Decrypto

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In questo esempio, le quattro parole della squadra nera sono Ancora, Vaccino, Cenerentola e Africa.

Decrypto ha semplicemente monopolizzato le nostre serate Party Game da un annetto a questa parte. Due squadre si sfidano a intercettare per prime il codice dell’altra. È un gioco che nella sua semplicità è estremamente profondo e coinvolge abilità molto diverse come creatività, associazione di idee, intuito, ragionamento e persino bluff.

Prendiamo come esempio l’immagine. Tutta la squadra nera sa quali sono le proprie parole (rimangono le stesse per tutta la partita), ma la squadra bianca non le sa – e viceversa. Diciamo che il caposquadra nero abbia estratto dal mazzetto il codice 2 1 4 (come mostrato nella carta, che nel gioco vero sarà visibile solo al caposquadra).

Dovrà far indovinare il codice agli altri membri della propria squadra, ma evitando che la squadra bianca riesca a sua volta a capirlo. E lo farà dando come indizi parole o intere frasi. Per fare indovinare 2 1 4 dovrà dare indizi legati, nell’ordine, a Vaccino – Ancora – Africa.

Potrebbe dire, per esempio: Alcuni non ci credono – Pesante – Cacciatore.

All’inizio della partita, la squadra nera risalirà facilmente al codice, mentre la bianca, non avendo le parole, non ci riuscirà. Ma mano a mano che si procede, e si sente a quale numero sono associati gli indizi, si inizia a farsi un’idea e si può arrivare a intercettare il codice avversario.

Occorrono intuito e ragionamento…

In una partita recente, ad esempio, dopo un po’ di round sapevamo che la parola 3 della squadra avversaria era associata a Regalo – Vista – Armatura. Abbiamo quindi ipotizzato che la parola 3 fosse “Custodia”, e quando è arrivato l’indizio “Famiglia” l’abbiamo associato alla 3 (per la custodia/affidamento dei figli), sperando di intercettare il codice. Purtroppo avevamo sbagliato, e la parola non era “Custodia” bensì “Elfo”.

… ma anche creatività e sottigliezza!

Per vincere, infatti, bisogna giocare sulle sfumature e i diversi livelli di significato, in modo da disorientare gli avversari e fargli credere di avere parole diverse da quelle che si hanno. Torniamo all’esempio dell’immagine, e diciamo che la squadra nera per indovinare “Africa” ha usato varie volte indizi legati alla caccia; e per far indovinare “Ancora” gli indizi sono stati legati all’ambito navale. Ebbene, per depistare gli avversari, una buona sequenza di indizi per fare indovinare 2 1 4 potrebbe essere: Richiamo – Ripetizione – Spedizione.

Gli avversari penseranno al richiamo dei cacciatori, e ad una spedizione navale, mentre invece gli indizi sono legati al richiamo vaccinale, al significato di “Ancora” come “Di nuovo” (e quindi “Ripetizione”) e a una “Spedizione” in Africa.

È un gioco affine sotto alcuni aspetti al pregevolissimo Nome in Codice (di cui parliamo nell’altro articolo), ma coinvolge più abilità e soprattutto tiene tutti i giocatori sempre attivi a fare qualcosa. Anche quando i due capisquadra pensano agli indizi delle rispettive parole, infatti, tutti gli altri possono ragionare insieme su quali potrebbero essere le parole avversarie, in base agli indizi passati (un po’ come nella Ghigliottina del quiz televisivo L’Eredità). E indovinarle dà una soddisfazione unica!

Scheda

  • Lingua: Italiana
  • Difficoltà: Casual gamer. Attenzione che spiegarlo invece è più arduo di quanto sembri.
  • Numero di giocatori: Ufficialmente 3-8, ma abbiamo sperimentato che si può arrivare facilmente a 12-14 (e forse anche più) senza alcuna perdita.
  • Durata: Dichiarata 30 minuti, spesso si avvicina più ai 50. Ma avrete subito voglia di un’altra partita, e un’altra ancora…

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Imagine

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Fa impressione come qualsiasi cosa possa essere rappresentata creando scenette con questa manciata di carte.

Imagine tra i party game vince sicuramente per la sua semplicità e freneticità: è quello che più di tutti può essere proposto senza remore anche a genitori, zii e nonni.

Il giocatore di turno dovrà far indovinare qualcosa, che potrebbe essere un personaggio (reale o non), un modo di dire, uno show televisivo, un luogo e molto altro ancora.

Per farlo, però, non potrà parlare: dovrà servirsi delle tante carte trasparenti fornite dal gioco. Staranno sempre tutte sul tavolo e saranno tutte utilizzabili – e si potranno creare vere e proprie scene o sequenze di avvenimenti, se sarà utile a far capire meglio la propria parola.

Imagine è un gioco in cui spesso e volentieri ci si soffoca dalle risate, per i modi convoluti con cui si arrivano a dare gli indizi, dato che le carte sono poche e quella che sembra una papera all’occorrenza può diventare un sottomarino o una giostra

Vi consigliamo di dotarvi di un dado a otto facce, perché da regole al giocatore di turno viene assegnata una delle otto parole su ogni carta in base a un numero detto a caso dagli altri giocatori – ma col dado si fa prima e si evita che vengano ripetuti inconsciamente sempre gli stessi numeri.

Scheda

  • Lingua: Italiana, con alcuni (pochissimi) scivoloni tipo “Prendere una doccia”.
  • Difficoltà: Da proporre a Natale ai parenti. Potete iniziare a giocare senza neppure spiegarlo.
  • Numero di giocatori: 2-8. Potete provare ad aumentarlo, sapendo che passerà molto tempo prima che tocchi di nuovo a voi far indovinare.
  • Durata: 10 minuti.

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Avalon

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Il gioco di social deduction definitivo.

Avete presente Lupus in Tabula (con la T, disgraziati, non con la F!)? Ecco, Avalon è simile, nel senso che ci sono i ruoli segreti, una minoranza di cattivi che si conoscono tra loro e si spacciano per buoni, e una maggioranza ignara, che deve cercare di capire di chi fidarsi se vuole sperare di vincere.

Avalon, però, risolve alcuni dei problemi di Lupus: innanzitutto non c’è l’eliminazione dei giocatori – tutti giocano fino alla fine, non ci sarà quello che si annoia perché muore alla prima notte e poi non ha (quasi) più niente da fare.

Secondariamente, il “narratore” tiene gli occhi chiusi come tutti gli altri anche nella fase preliminare, e dunque partecipa giocando esattamente come ogni altro giocatore, anziché sacrificarsi per il divertimento altrui.

Terzo, è un gioco più basato sul bluff, l’intuizione e il ragionamento e molto meno sullo scegliere a caso, come spesso capita in Lupus in Tabula.

Un’altra differenza rispetto a Lupus in Tabula riguarda il numero di giocatori: quest’ultimo parte da 8 ma ne richiede almeno 10-12 per essere interessante, e ha il pregio di poter arrivare anche a 20 o 30. Avalon, invece, va tassativamente da 5 a 10, e a conti fatti in 5 o 6 non è neanche ‘sto granché.

Un altro gioco molto simile ad Avalon è il più recente e famoso Secret Hitler (non esistente in italiano, però).

I playset migliori

Dopo aver sperimentato molte combinazioni, vi consigliamo la configurazione a nostro avviso migliore: in 7 giocatori usate Mordred, l’Assassino, Morgana, Merlino, Parsifal e due buoni generici. Da 8 in su aggiungete buoni e cattivi generici in base alle proporzioni richieste. In tutti i casi, usate la Dama del Lago. Una buona configurazione alternativa in 10 si ha aggiungendo Oberon ai cattivi e togliendo la Dama del Lago.

Scheda

  • Lingua: Italiana (attenzione: su Amazon al momento si trova solo inglese), ma quasi indipendente dal linguaggio. Le carte hanno un nome come “Assassino”, “Lancillotto” e basta.
  • Difficoltà: Appassionati di social deduction. Richiede di essere un minimo avvezzi al bluff e a capire quando una cosa non va detta.
  • Numero di giocatori: 5-10, ma meglio 7-10.
  • Durata: 30 minuti.

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The Chameleon

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Il gioco è in italiano, eh, la foto viene dall’edizione inglese.

The Chameleon ha vinto il premio Best Party Game dell’UK Expo Game nel 2017. Si estrae una delle quaranta plance – quella nell’immagine mostra personaggi di fiction, ma potrebbero uscire band, animali, fiabe, film, luoghi…

Tutti i giocatori ricevono la stessa copia di una tessera come quella in figura, che servirà per capire quale sarà la parola segreta di quella partita (nella figura, Tarzan, perché coi dadi sono usciti sesta colonna, settima riga).

Uno dei giocatori, invece, avrà ricevuto la carta “Sei il Camaleonte“. Pur vedendo il risultato dei dadi, non sa a cosa vada associato. Tutti, a turno, diranno una parola o frase per far capire agli altri che sanno qual è la parola segreta. L’obiettivo dei “cacciatori” è stanare il Camaleonte, quello che non ha la più pallida idea di quale sia la parola segreta.

Il Camaleonte, d’altro canto, cercherà di mimetizzarsi, di spacciarsi per uno che la sa lunga tanto quanto gli altri. Dopo uno oppure due giri di indizi, si vota per individuare il Camaleonte. Se la maggioranza sbaglia, il Camaleonte vince. Se viene indicato, avrà comunque un’ultima chance: se indovinerà qual era la parola segreta, vincerà comunque lui.

Per questo gli indizi dei “cacciatori” non dovranno essere troppo mirati e lampanti, bensì più vaghi e indiretti, altrimenti il Camaleonte vincerà.

E se volete qualcosa di simile con un’app gratis…

The Chameleon sembra una sorta di via di mezzo tra Decrypto e Spyfall, altro party game di cui abbiamo parlato agli albori di Player.it. A proposito, ci sono molte app gratuite per giocare Spyfall, che ora arriva fino a 12 giocatori.

Scheda

  • Lingua: Italiana (ma non hanno fatto alcun lavoro di adattamento, per cui una delle plance è coi Presidenti USA).
  • Difficoltà: Da proporre a Natale ai parenti.
  • Numero di giocatori: 5-8, ma brilla in particolar modo in 6.
  • Durata: 10-15 minuti.

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When I Dream

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Con il gioco c’è anche una mascherina da notte, che verrà indossata dal giocatore di turno.

Al proprio turno, un giocatore indosserà la mascherina da notte, e dovrà indovinare più carte possibili in un paio di minuti. Come? Gli altri giocatori, a giro, diranno una parola ciascuno legata alla carta, per farlo indovinare… e quando tutti hanno dato un indizio si ricomincia dal primo, finché il Sognatore non decide di tentare di indovinare la carta e passare alla successiva.

Se fosse solo questo, non ci sarebbe niente di speciale in When I Dream. Ma When I Dream speciale lo è eccome.

Ogni giocatore ha un ruolo segreto: Fata, Babau o Sandman. Quello che avete letto prima è impreciso: soltanto le Fate vogliono aiutare il Sognatore con indizi corretti. I Babau, invece, faranno punti tanto più quante più carte verranno sbagliate. I Sandman, invece, vogliono l’equilibrio: faranno più punti più il numero di carte indovinate e sbagliate dal Sognatore sarà bilanciato.

Ecco quindi che il Sognatore sarà intento non solo a indovinare le carte, ma anche a cercare di capire di chi possa fidarsi e di chi no… sapendo che in mezzo ci sono pure i Sandman, che a volte saranno affidabili e altre volte invece vorranno ingannarlo.

Scheda

  • Lingua: Italiana.
  • Difficoltà: Casual gamer.
  • Numero di giocatori: 4-10.
  • Durata: Circa 3 minuti a giocatore, quindi 12-30 a seconda di quanti si è.

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Deception: Murder in Hong Kong

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Gli indizi sull’omicidio di una partita a Deception.

C’è stato un omicidio, e il colpevole è uno dei giocatori. Lo Scienziato Forense (ruolo assegnato all’inizio della partita) è l’unico che sa chi è il colpevole, e cercherà di far vincere gli Investigatori senza mai parlare, e distribuendo le pallottole sulle tessere degli indizi, come in figura.

Notare che in ogni partita compare la tessera “Causa del Decesso”, e una tessera “Luogo del Delitto” estratta casualmente (ci sono Scuola, Casa, Città e Paesino). Le altre quattro, invece, sono estratte casualmente da un ampio ventaglio di possibilità.

Lo Scienziato Forense, inoltre, mette le tessere in ordine in base a quanto le ritiene rilevanti per comprendere la dinamica dell’omicidio.

Ma di che dinamica dell’omicidio stiamo parlando? È presto detto: ogni giocatore (tranne lo Scienziato Forense) ha davanti a sé un tot di carte a rappresentare oggetti che è stato visto utilizzare nei giorni precedenti l’omicidio.

Il colpevole farà sapere allo Scienziato Forense quale oggetto ha usato come arma del delitto e quale oggetto ha inavvertitamente lasciato sulla scena del crimine. È in base a questo che lo Scienziato si immaginerà una dinamica, e di conseguenza avrà una traccia per dare gli indizi.

Per vincere, gli Investigatori dovranno ragionare insieme e capire chi è stato, con quale arma e lasciandosi dietro quale oggetto. Vari ruoli aggiuntivi come il Complice e il Testimone aggiungono pepe al gioco.

Un gioco per i fan di Danganronpa

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Se siete appassionati della saga di visual novel Danganronpa, amerete alla follia Deception: si tratta del gioco che meglio ne rappresenta i Trials, quando tutti i personaggi discutono insieme per trovare il colpevole tra di loro, aiutandosi col Monokuma File che contiene indizi essenziali per capire la dinamica dell’omicidio.

Scheda

  • Lingua: Inglese.
  • Difficoltà: Casual gamer.
  • Numero di giocatori: 4-12 (eccelle in 7-8).
  • Durata: Dichiarata 20 minuti, per la nostra esperienza si avvicina più all’ora spesso abbondante.

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Una Notte da Lupi

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Pesantemente ispirato a Lupus in Tabula, cerca di risolverne i problemi.

Quello che è stato detto prima per Avalon vale a maggior ragione per Una notte da lupi (adattamento italiano di One Night Werewolf, che include alcuni dei ruoli migliori tra il gioco base e le espansioni).

Si tratta infatti di un chiaro riferimento a Lupus in Tabula, ma senza narratore e senza eliminazione dei giocatori.

Tutto avviene in una sola notte, e a sentirlo così penserete che si tratta di una schifezza. Nulla potrebbe invece essere più lontano dal vero: grazie ai tanti ruoli che cambiano letteralmente le carte in tavola, nessuno potrà essere sicuro di avere ancora il ruolo che aveva all’inizio della notte.

Si giocherà quindi su più livelli: non basta cercare di mettere insieme le informazioni, bisogna anche essere estremamente cauti, per capire quali siano le proprie condizioni di vittoria, e se si è ancora alleati di coloro che erano alleati all’inizio – perché magari invece vale la pena tradirli.

Come si può intuire, Una notte da lupi porta il bluff all’ennesima potenza – “Sono il Guastafeste e ho scambiato i ruoli di Marco e Filippo.” “Ah allora posso dire che io ero il lupo insieme a Isabella, visto che ora non lo sono più! Linciamo lei!” “Scherzavo, non sono il Guastafeste e quindi sei ancora lupo, grazie delle informazioni”.

Questo è un esempio estremamente basilare, giusto per dare un’idea. In gioco i tanti ruoli che scambiano le carte in modi diversi si intersecheranno l’un l’altro generando il caos – caos in cui ci si dovrà saper districare, caos che i migliori riusciranno a sfruttare, aderendo alla massima di Ditocorto per cui “Chaos is a ladder“.

Scheda

  • Lingua: Italiana.
  • Difficoltà: Casual gamer.
  • Numero di giocatori: 3-9. Sì, esattamente, funziona anche in 3.
  • Durata: 25-45 minuti.

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