Pictionary, Pictionary, Pictionary…
Non ci posso fare nulla, ma ogni volta che vedo un gioco dove bisogna armarsi di fogli e matite, mi viene da pensare al colosso della Parker Brothers, e penso subito: “Perché dovrei giocare a questo se ho Pictionary?”.
Lo ammetto: ero un po’ prevenuto nei confronti di PictoMania, il nuovo gioco di Vlaada Chvàtil distribuito da Cranio Creation a cura di Riccardo Rodolfi.
Proprio a causa di questo pregiudizio ho chiamato la mia squadra di esperti per provare il nuovo gioco: Simone, Ermanno e Dario, rispettivamente di 11, 11 e 7 anni di età.
Ecco com’è andata…
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Partiamo dalla confezione che col suo draghetto con carta e matita e la faccia da furbetto non può fare a meno di attirare l’attenzione, e proseguiamo con il contenuto: c’è tutto, bravi!
Le matite con il colore di ogni giocatore, il temperino e i fogli decorati sono una chicca. Il voto degli esperti sul materiale oscilla tra il 9 e il 10, in particolare i gettoni sono stati molto apprezzati.
Qui dobbiamo spendere qualche parolina in più. PictoMania è il classico gioco più semplice da giocare che da spiegare. La meccanica (complice un libretto d’istruzioni che potrebbe essere alleggerito), a una prima occhiata mi è parsa un po’ ingarbugliata, soprattutto se si considera che il gioco va dagli 8 anni in su.
Devo dire però, che una volta svolto con successo il primo round, il gioco è filato via che un piacere.
Tutti devono disegnare – e fin qui ci arrivano tutti. Ma quello che intendo: è che tutti devono disegnare contemporaneamente. Il gioco si svolge in quattro round.
Su un posacarte visibile da tutti i giocatori vengono messe tre carte, ciascuna con sette parole da disegnare (21 parole in tutto mi fa notare Simone), le carte sono messe in posizione A, B e C, in modo tale che le parole siano identificabili dalla combinazione di una lettera e un numero (battaglia navale, avete presente? A2, C4, B3).
Ogni giocatore riceve foglio, matita, i bellissimi gettoni e due carte che gli indicano la parola da disegnare. Riceve inoltre altre sette carte numerate che serviranno per indovinare i disegni degli altri giocatori.
1, 2, 3… Si parte! Mentre disegno devo fare attenzione a quello che disegnano gli altri, perché ognuno disegna una cosa diversa. Aiutandomi con le parole nel posacarte, appena capisco cosa il mio vicino sta disegnando gli piazzo una carta con il numero corrispondente. Se sono il più veloce, oltre a snobbare quelle tartarughe dei miei amici, mi preparo a ottenere fortuna e gloria maggiori in fase di punteggio.
Una volta che tutti hanno disegnato e indovinato si calcolano i punteggi – ma chi se ne frega dei punteggi quando ci si diverte – e si passa al round successivo.
Una cosa che non vi ho detto: le carte con le parole, a ogni round, sono sempre più difficili da disegnare. Si va dal verde al rosso, da “Bruco” a “Metafora”, passando per “Capriola” e “Braccio di ferro”.
Questo aspetto in un gioco lo apprezzo molto. All’ultimo round sia Ermanno che Simone non hanno gradito di dover disegnare parole come “Proverbio” o “Datore di lavoro” , sostenendo che erano troppo difficili – Dario invece se n’è fregato e per la parola “Vuoto” ha poeticamente lasciato il foglio in bianco.
PictoMania è studiato per permettere partite con livelli di difficoltà differenti. Per i più piccoli si possono usare le carte del primo o del secondo round che sono più semplici, mentre se volete farvi del male e dimostrare al mondo che disegnare non è cosa per tutti, usate solo quelle rosse e buon divertimento.
Torniamo a quando vi parlavo di Pictionary. In cosa Pictomania si differenzia da lui e dagli altri giochi in cui tocca disegnare?
Semplicissimo: tutti devono disegnare e indovinare contemporaneamente! Vi pare poco? A me no. La dinamica del gioco è coinvolgente, divertente e veloce. Fai il tuo disegno ogni round, e contemporaneamente partecipi, cercando di indovinare, al disegno degli altri.
In meno di un’ora finisci la partita e hai subito voglia di farne un’altra.
Ecco i voti degli esperti Simone, Ermanno e Dario:
Materiali: 9 / 9 / 10 e lode
Gioco: da 8 a 9 e 1/2 per Simone ed Ermanno a seconda se si usano o meno anche le carte difficili. 10 e lode per Dario!
Io? Un’altra partita la farei volentieri!
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This post was published on 21 Dicembre 2018 20:10
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