Questo vulcano balla un po’ troppo e gli esperti ormai sono sicuri che stia per esplodere. nessun disaster movie ci ha preparato a quello che succederà.
Quando capita di vedere un film con al centro un qualche disastro naturale pensiamo sempre che niente di quello che si vede sullo schermo potrebbe in realtà accadere.
Purtroppo, però, questo è vero solo in parte e solo perché quello che può effettivamente accadere è di gran lunga più devastante di ciò che si può immaginare.
C’è un enorme vulcano che pare pronto a esplodere e soprattutto a portarsi via città molto popolose. Che cosa però fa temere il peggio?
Il borbottio che i sismografi stanno registrando e che secondo gli esperti potrebbe essere un segnale di destabilizzazione, il preludio di una enorme esplosione.
Nel nostro paese c’è, in buona sostanza, solo una zona che corre un pericolo sostanzioso se un vulcano dovesse nei fatti risvegliarsi: la zona di Napoli dove si trovano il Vesuvio e i Campi Flegrei. Ma di certo i vulcani non si trovano solo da noi e in alcune aree del mondo sono piuttosto attivi. In particolare l’osservatorio dei vulcani dell’Alaska ha lanciato un allarme che riguarda uno dei più grandi vulcani dello stato americano: Mount Spurr.
Questo gigante che con il suo profilo inconfondibile sovrasta la città di Anchorage ha infatti fatto registrare 55 piccoli terremoti nel giro di una settimana con diversi sciami che si sono ripetuti in sequenza. Tutto questo fa temere agli esperti che il vulcano nei pressi di Anchorage sia pronto per una eruzione enorme.
Già dall’anno scorso il vulcano è attenzionato dato che il suo “borbottio” è passato da 30 eventi sismici a settimana a oltre 125. In più, si è registrato più volte gas emesso dalla sommità e anche da una bocca laterale.
L’ultima eruzione della bocca principale risale a 5000 anni fa, mentre la bocca laterale si è fatta sentire una trentina di anni fa e, in quella occasione, la città di Anchorage fu sommersa da uno strato di 5 cm di cenere.
Una situazione che potrebbe ripetersi e che in realtà potrebbe anche peggiorare enormemente se dovesse svegliarsi la bocca principale.
Per questo motivo tantissimi cittadini hanno iniziato a fare scorta di generi di prima necessità, mascherine e acqua in bottiglia.
Perché oltre all’eruzione di per sé e all’eventuale lava e ai lapilli, il problema viene anche proprio dalla cenere che, leggera e impalpabile, può creare nuvole in grado di viaggiare per chilometri e rendere impossibile anche gli spostamenti aerei.
Vale la pena ricordare che il continente europeo, per esempio, è stato investito dalle ceneri di una eruzione vulcanica di un vulcano indonesiano nel 1816 e che proprio il materiale rilasciato da questo vulcano ha in pratica innescato una piccola era glaciale che ha portato il 1816 a essere ricordato da tutti come l’anno senza estate. Con la potenza di questo vulcano rischiamo di avere altre situazioni pericolosamente simili.
This post was published on 15 Aprile 2025 14:56
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