Il Governo Meloni torna a parlare di bonus matrimonio: tutte le novità sul contributo per gli sposi nel 2025.
Il numero di matrimoni, negli ultimi anni, è in costante calo. Tale fenomeno dipende ovviamente da un mutamento delle abitudini sociali ma anche da evidenti difficoltà economiche. Molte coppie che non disdegnerebbero l’idea di un matrimonio scelgono la convivenza o vite separate a causa di limiti economici.
Secondo l’ISTAT, nel 2023 sono stati celebrati in Italia circa 184.000 matrimoni, il 2,6% in meno rispetto al 2022. E i matrimoni religiosi hanno registrato un calo dell’8,2%. Tali numeri, molto probabilmente, saranno confermati anche nel 2024. In generale le coppie tendono a sposarsi più tardi e sempre più spesso preferiscono convivere per un periodo più lungo prima di prendere in considerazione le nozze.
Per il Governo Meloni il calo dei matrimoni è un problema. L’esecutivo, che si è posto come obiettivo principale il sostegno alla famiglia, sa che in matrimoni in calo è difficile invertire il trend demografico in calo costante. Per questo, già negli anni passati si era parlato della possibile introduzione di un bonus matrimonio. Un contributo fino a 20.000 euro per le coppie under 35 e con un ISEE fino a 23.000 euro.
La Lega aveva proposto un bonus matrimonio nel 2023, poi accantonato per mancanza di fondi. Stessa storia quest’anno. La maggioranza avrebbe voluto infatti riproporre l’idea del bonus matrimonio per il 2025. Nulla da fare… Il bonus non c’è.
Niente bonus matrimonio nel 2025: le misure alternative
Il progetto è sempre quello presentato dalla Lega anni fa un contributo fino a un massimo di 20.000 euro in cinque quote annuali da 4.000 euro, pensato in prima battuta unicamente per le giovani coppie under 35 che decidevano di sposarsi in chiesa. La proposta di legge ha poi introdotto il limite ISEE.

L’obiettivo dichiarato del bonus sarebbe stato quello di risollevare il numero dei matrimoni religiosi. Dopo molte polemiche, però, l’esecutivo aveva pensato di allargare il bonus anche alle nozze non religiose. Alla fine, però, la misura non è passata. E anche quest’anno non sono state introdotte nuove agevolazioni statali per il matrimonio.
Tuttavia, ci sono ancora alcune misure che possono essere utili per le coppie che intendono sposarsi. Per esempio, il congedo matrimoniale straordinario offerto dall’INPS, che prevede sette giorni di riposo retribuito per alcuni lavoratori non occupati al momento delle nozze.
Ci sono poi anche agevolazioni fiscali come il bonus casa e il bonus mobili che possono essere sfruttate da coppie appena convolate a nozze. Tempo fa, a livello locale, c’erano iniziative come “Nel Lazio con amore“, una misura che offriva incentivi economici per le coppie che acquistavano beni e servizi locali per le loro nozze.