Fatture elettroniche, novità sull’assolvimento del bollo: cosa cambia

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Fatture elettroniche, novità sull'assolvimento del bollo: cosa cambia - Player.it

Ci sono dei cambiamenti importanti che riguardano l’assoluzione del bollo: ecco cosa devi sapere per non incorrere in problemi legali e sanzioni pecuniarie.

La burocrazia è un vero incubo e sempre più spesso si rivela essere un pericolosissimo nemico nascosto che si cela nelle ombre. Pensiamo di aver fatto tutto perfettamente, di essere stati praticamente dei cittadini perfetti, di avere compilato ogni documento nel modo più conforme alla legge. Imbuchiamo, spediamo, mandiamo email, fotocopiamo, digitalizziamo tutti e magari ci inviamo il file di nuovo anche come email privata.

Insomma anche questa volta sembra aver aderito perfettamente a tutti i cavilli burocratici e alle complicate e arzigogolate procedure ufficiali imposte dal governo per sopperire a questa o quella mancanza, per adempiere a questo o quel pagamento, per essere dei cittadini modello e evitare qualsiasi problematica.

E invece ecco che, mesi dopo, magari passati a vantarci con tutti della nostra precisione e di quanto siamo stati attenti, ci arriva una raccomandata che ci informa di un errore grossolano e conseguentemente anche della multa che bisogna pagare dato la dichiarazione impropria. Nel migliore dei casi, dato che queste situazioni spesso hanno risvolti molto più gravi e pericolosi. Per questo è meglio che conosciate a menadito le novità in materia di fatture elettroniche.

Novità per l’assolvimento delle fatture elettroniche

Le fatture elettroniche sono una novità per tantissimi professionisti dato che il loro obbligo è scattato solo quest’anno e quindi non deve affatto meravigliare il fatto che ci siano persone che ancora sbagliano e non comprendano esattamente come muoversi. Soprattutto per quanto concerne il bollo, che deve essere pagato ogni volta che la transazione supera i 77.47 euro.

Agenzia delle Entrate
Novità per l’assolvimento delle fatture elettroniche – Player.it

Ricordiamo infatti che il tributo, che al momento è fissato a 2 euro per ogni fattura, deve essere identificato ufficialmente nel documento attraverso la riga “assolvimento dell’imposta di bollo ai sensi del D.M. 17 giugno 2014”. Senza questo chiarimento potrebbero esserci dei problemi a lungo termine quando ci saranno dei controlli di routine. A proposito di controlli occhio alla novità di Whatsapp. 

Proprio per evitare dei problemi relativi a quella che sembra una minuzia l’Agenzia delle Entrate ha ufficialmente annunciato l’entrate in funzione del servizio CIVIS, sigla di Comunicazioni bollo fatture elettroniche, che può essere consultato con estrema semplicità nell’area riservata del sito istituzionale.

Attraverso questa nuova sezione i contribuenti, i loro fiscalisti e tutti gli intermediari possono ricevere supporto qualificato e funzionale per risolvere eventuali comunicazioni di irregolarità legate al bollo, ad esempio ritardi, omissioni o errori nei versamenti.