Tutte le app consumano batteria ma alcune app la consumano in maniera molto più aggressiva: ecco a quali fare davvero attenzione.
Essendo uno smartphone un dispositivo elettronico che funziona mediante la carica elettrica conservata in una batteria è inevitabile che qualsiasi cosa ci si faccia si finisce per drenare la stessa batteria. Proprio come il nostro corpo consuma energia per muoversi, pensare, funzionare correttamente, ecco che anche gli smartphone usano la batteria per ogni singola azione.
Potrebbe portarci all’errore pensare che una volta che il nostro smartphone sia spento e quindi abbiamo smesso in qualche modo di utilizzarlo dovremmo aver finalmente interrotto questo continuo consumo, ma le cose non stanno affatto così. Anche da spento infatti è impossibile non notare come ci siano delle funzioni in background sempre attive, ad esempio l’orologio interno del dispositivo.
Per interrompere il consumo di batteria dovremmo fisicamente staccarla, cosa che ovviamente non è più possibile fare essendo gli smartphone con la batteria estraibile un retaggio del passato. Basterebbe prestare molta attenzione a quello che si fa con il proprio dispositivo e in particolare con le app che sono estremamente energivore.
Come abbiamo detto ci sono delle differenze sostanziali tra le app, nel senso che non tutte consumano la stessa quantità di batteria. Questo può cambiare perché l’app magari non è particolarmente complessa: un videogioco in 2D semplice e lineare consuma meno batteria di un Call of Duty Mobile in modalità multiplayer. Dall’altra parte anche l’ottimizzazione fa la sua parte.
Tra le principali app che mangiano la nostra batteria ci sono i social network. Non solo perché li usiamo continuamente e perché sono pesanti, essendo sempre più ricchi di contenuti multimediali, ma anche perché operano costantemente in background anche quando non li stiamo usando direttamente. Attenzione a Facebook, Instagram, Whatsapp, Messenger, TikTok, X, ecc.
Google Maps è un’altra applicazione che ama cibarsi della nostra batteria e non possiamo certamente darle torto. Dover calcolare continuamente la nostra posizione mente usa un satellite per darci delle indicazioni precise e in tempo reale: non dovremmo affatto lamentarci ma solo ringraziare per una tecnologia del genere.
Attenzione alle piattaforme di intrattenimento. Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, Sky e le altre non fanno altro che mettere sotto sforzo tutto lo schermo e le casse: guardare un episodio di Stranger Things (qui finalmente la data d’uscita della stagione 5) significa consumare davvero tanta batteria. Attenzione poi anche alle app per ascoltare musica come Spotify: non è come YouTube ma comunque incide sulla batteria.
This post was published on 20 Novembre 2024 20:00
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