Ricaricare il proprio smartphone usando la ricarica wireless può creare dei danni permanenti al nostro dispositivo oppure è solo una leggenda? Facciamo chiarezza.
Il mondo della tecnologia fa sempre passi avanti da gigante e non resta certamente indietro, fermo, ad osservare le preoccupazioni delle persone e le loro abitudini, anzi. Sempre più spesso il progresso in generale, ma soprattutto quello in campo tecnologico, ha come obiettivo quello di scardinare tutto quello che diamo per certo e per scontato, alla ricerca di novità.
Di qualcosa di nuovo che possa effettivamente cambiare il nostro modo di pensare, di vivere, di consumare e anche ovviamente di svolgere la più semplice delle operazioni. Da una parte facendola fare in automatico a dispositivi terzi, dall’altra semplificandola fino a renderla davvero semplicissima. Come l’atto di mettere il proprio smartphone in carica.
Per decenni ormai, e anche prima se consideriamo la storia del cellulare in questa riflessione, caricare il proprio dispositivo mobile è stato semplicissimo. Basta uno spinotto che unisce il telefono in questione alla spina nel muro e il gioco è fatto, non resta che pazientare un po’ e vedere il numero della batteria salire continuamente. Ora però c’è la ricarica wireless.
La ricarica wireless è stata ufficialmente introdotta nel 2008, ma si trattava comunque di un prototipo che era ben distante dai livelli che conosciamo oggi e che aveva ancora tanto da dimostrare. Ci hanno pensato nel corso degli anni due delle aziende leader come Apple e Samsung a perfezionare il tutto. Oggi tanti usano regolarmente la ricarica wireless per il proprio dispositivo, ma è vero che danneggia la batteria?
Il punto è che molte persone che usano per la prima volta questa tecnologia diventano molto preoccupati quando dopo un ciclo completo di ricarica sentono il proprio smartphone piuttosto caldo sul retro. E’ una conseguenza inevitabile del funzionamento della ricarica wireless, che mette a contatto due piastre in un campo magnetico.
Scambiandosi l’elettricità a distanza viene generato del calore che inevitabilmente scalda. Una cosa che comunque le aziende che producono questi dispositivi conosco bene e per la quale ci sono delle attente scelte per costruire il modello di smartphone in questione.
Non ci sono dati per dire se alla lunga questa tecnologia faccia male alla batteria ma è comunque consigliabile alternarla con la ricarica normale e soprattutto non usare il telefono subito dopo la ricarica ma farlo raffreddare per una decina di minuti su una superficie fredda.
This post was published on 30 Ottobre 2024 20:00
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