Pagare in tempo permette di salvarsi da controlli e more ma cosa succede con un F24 pagato con un ritardo anche minimo?
Gli F24 sono il modo in cui si pagano le tasse. Se per esempio ti sei avvalso del sistema con cui, sul sito di Agenzia delle Entrate, è possibile redigere il proprio 730 e quindi la dichiarazione dei redditi alla fine della procedura ti è stato chiesto se e come intendevi pagare, con la possibilità di ricevere in automatico gli F24 precompilati da utilizzare poi per i pagamenti.
Ciascun F24 ha una data precisa e entro questa data dovrebbero essere saldate le somme calcolate. Che cosa succede però in caso di F24 pagato in ritardo? Qual è la procedura che si innesca?
Durante il corso dell’anno, tutti i contribuenti a vario titolo hanno delle scadenze che vanno rispettate per il pagamento delle tasse e dei contributi. Questo calendario deve essere rispettato tassativamente. In caso di ritardi o omissioni nei pagamenti scattano infatti alcune procedure automatizzate di controllo che poi possono dare seguito ad altre che diventano via via più onerose per il contribuente.
Il ritardo viene calcolato anche se il pagamento avviene in ritardo di un solo giorno rispetto alla data ultima indicata sul modulo stesso di pagamento. E nel caso avvenga in ritardo occorre anche fare un calcolo per le maggiorazioni che derivano proprio dal fatto che si è pagato in ritardo. Queste maggiorazioni variano a seconda di quanto tempo è passato dalla data entro cui andava versato l’F24 e la data in cui effettivamente è stato versato l’F24.
Si va da un minimo dello 0,1% se si paga entro i 14 giorni dalla scadenza fissata sul modulo F24 fino ad arrivare al 5% se il pagamento avviene a due anni dalla data di scadenza. In caso non venga inserito nel pagamento del F24 pagato in ritardo anche la sanzione c’è il rischio di vedersi arrivare un accertamento e la richiesta di quanto non ancora saldato.
Interessante è sapere che, a partire dal 2018 esiste una sentenza che mette un po’ di chiarezza soprattutto per quelle persone che magari si dimenticano proprio della giornata precisa del pagamento del F24 e pagano il giorno dopo.
In questo caso, questo chiarisce la sentenza, non si può sanzionare il ritardo dato che, con un ritardo così piccolo rispetto alla data, non si può parlare di intenzionalità nel non pagamento da parte del contribuente inadempiente. Nonostante quindi ci siano date precise e sanzioni che possono scattare in caso di controlli, anche Agenzia delle Entrate deve tenere conto che potrebbe capitare di saltare la data precisa del pagamento. Se dal controllo poi dovesse emergere che il pagamento è avvenuto il giorno dopo non può esserci sanzione.
This post was published on 26 Ottobre 2024 14:48
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