Una sentenza molto importante che tutela tutti i cittadini e colpisce Poste Italiane in materia di buoni fruttiferi: ecco cosa è successo.
Non è proprio un bel momento per gli italiani, anzi. Stiamo vivendo ormai da qualche decennio una decrescita continua e la crisi sembra tutt’altro che prossima a finire. Sempre più persone fanno fatica ad arrivare a fine mese e ogni singolo giorno si spende a fare spending review anche sulle cose più importanti come la spesa o ii vestiti.
Per non parlare poi degli hobby e delle passioni che vengono totalmente sacrificate sull’altare del risparmio, annichilendo ogni fuga sana e necessaria per spezzare un po’ con una realtà complicata e prenderci del tempo per noi stessi. Purtroppo la realtà di tante persone è al limite della povertà assoluta, in cui ogni giorno è uguale al precedente.
Tra i principali prodotti utilizzati dagli italiani per provare a salvare qualcosina o per prelevare delle somme di denaro sicure, senza ricorrere a prestiti sempre più difficili da ottenere o vie illegali, sono i buoni fruttiferi di Poste Italiane. Una garanzia essendo di fatto protetti dallo Stato, ma quanto successo recentemente ha deluso proprio tutti.
La sentenza su Poste Italiane per i Buoni Fruttiferi
Tanti risparmiatori italiani si sono visti i propri buoni fruttiferi rifiutati da Poste Italiane, dato che il termine per il loro utilizzo era scaduto. Non dobbiamo dimenticare infatti che i buoni non hanno una durata infinita, in base a quale compriamo vengono maturati più o meno interessi e diventa necessario fare un prelievo prima di vedere tutti i risparmi e gli interessi maturati volatilizzarsi.
Tuttavia con una recente sentenza potrebbero esserci degli imminenti cambiamenti sul funzionamento dei buoni fruttiferi. Dopo che diverse persone hanno visto i propri risparmi sparire e Poste Italiane rifiutarsi di liquidare alcuni italiani con dei buoni scaduti, si è proceduto per vie legali.
Ebbene con due storiche e controverse sentenze emesse dal Giudice di Pace di Sora, il Dott. Giovanni Catini, si è deciso di condannare Poste Italiane S.p.A. a risarcire, in favore di altrettanti soggetti che avevano presentato ricorso, il valore dei buoni fruttiferi in questione.
Questo perché secondo quanto decretato dall’autorità giudiziaria, non era stato dato ai clienti il Foglio Informativo Analitico contenente la descrizione dell’investimento ed il termine di scadenza. Un documento fondamentale per tenere informato il soggetto che acquista i buoni fruttiferi, che altrimenti non può rendersi conto di come funziona l’investimento e di quando procedere col ritiro del denaro.