Le vecchie musicassette, un tempo considerate semplici oggetti di uso quotidiano, oggi si rivelano vere e proprie gemme per i collezionisti.
Questi piccoli tesori, che molti hanno ancora conservato in casa senza immaginare il loro valore, stanno vivendo una seconda giovinezza grazie all’interesse crescente dei collezionisti. Ma quali sono le musicassette più ricercate e quanto possono valere?
Negli ultimi anni, il mercato delle musicassette ha visto una rinascita sorprendente. Nel 2020, le vendite hanno superato le 157mila unità, dimostrando un interesse rinnovato per questo formato. Questo ritorno di fiamma è alimentato non solo dalla nostalgia ma anche dalla ricerca di pezzi unici che possano arricchire le collezioni degli appassionati.
Tra i titoli più ambiti dai collezionisti spiccano alcune edizioni limitate o particolari pubblicazioni che hanno segnato la storia della musica. “Macintosh Plus – Floral Shoppe” del 2012 e “Madonna – The Madonna Collection” del 1987 sono solo alcuni esempi di come anche produzioni relativamente recenti possano raggiungere quotazioni elevate sul mercato delle musicassette.
Quotazioni da Capogiro
I prezzi di queste rarità possono variare enormemente a seconda della loro rarità e dello stato di conservazione. Ad esempio, la musicassetta dei Macintosh Plus e quella dedicata a Madonna possono essere valutate fino a 1500 euro ciascuna. Altri pezzi da novanta includono “Buck 65 – Year Zero” (1996) con una quotazione che può arrivare a 1.729 euro e gli Xero con il loro album omonimo del 1997 valutabile fino a ben 4500 euro.
Il fenomeno della raccolta delle vecchie musicassette non conosce confini geografici ed è alimentato da una comunità globale di appassionati pronti a scovare l’oggetto mancante nella propria collezione. Internet ha giocato un ruolo fondamentale in questo senso, facilitando la ricerca e lo scambio tra collezionisti provenienti da ogni angolo del pianeta.
Molti potrebbero avere in casa senza saperlo alcune di queste preziose cassette; pertanto è sempre buona norma controllare attentamente prima di decidere di disfarsi dei vecchi supporti musicali accumulati negli anni. La scoperta potrebbe trasformarsi in una vera e propria fortuna nascosta tra gli scaffali polverosi delle nostre abitazioni.