L’Intelligenza Artificiale è entrata nella vita di tutti noi. Ma alcuni lavoratori non sono affatto contenti: lo studio parla chiaro
I primi cenni di Intelligenza Artificiale, a livello basic, li abbiamo avuti con l’avvento degli altoparlanti intelligenti, come Alexa, assistenti virtuali che danno quel tocco di tecnologia in più alla nostra casa, perché accendono le luci o il televisore con un comando vocale.
Ma l’Intelligenza Artificiale è andata ben oltre la domotica. Anche e soprattutto a livello lavorativo, ha fatto il suo ingresso nelle grandi aziende e nelle fabbriche, andando a prendere un posto più che importante. Ma la domanda da prosi è la seguente: l’intelligenza artificiale ci sta migliorando la vita oppure no? E ancora: i lavoratori che ogni giorno sono costretti a convivere con macchinari e dispositivi che dipendono dall’IA ne traggono reale beneficio, oppure questa presenza tecnologica sta diventando più ingombrante che coadiuvante? La risposta è meno scontata di quello che si possa pensare.
Le aziende ormai stanno adottando a ritmo crescente le moderne tecnologie come tracker, telecamere, intelligenza artificiale, machine learning, automazione e robotica. Sicuramente tutto questo migliora l’efficienza, aumenta la produzione e profitti, ma non è detto che abbia lo stesso effetto positivo sui dipendenti che devono lavorare al fianco di queste innovazioni. Secondo uno studio condotto dall’Istituto Thinktank, la tecnologia contemporanea ha spesso un impatto negativo sulla qualità della vita dei lavoratori.
Thinktank – Institute for the Future of Work ha condotto una ricerca intervistando 6.000 persone per scoprire in che modo quattro categorie di tecnologie sul posto di lavoro influiscano sul loro benessere. Secondo i risultati dello studio una maggiore esposizione a tre categorie tendeva a peggiorare lo stato mentale e la salute dei lavoratori.
Si tratta delle tecnologie indossabili e di telerilevamento (come telecamere a circuito chiuso e tracker), della robotica (che include i veicoli a guida autonoma) e di quelle relative all’intelligenza artificiale e al machine learning, che includono di tutto, dalla gestione delle decisioni alla biometria. Questo perché molti dei dipendenti di aziende che usano questo tipo di tecnologie hanno paura di perdere il posto di lavoro e di essere sostituiti in toto dall’Intelligenza Artificiale.
Il solo campo dell’Intelligenza Artificiale che non sembra aver impattato in maniera negativa sulla psiche dei lavoratori è una di quelle che esiste da decenni: la tecnologia ICT come laptop, tablet, telefoni e strumenti di messaggistica in tempo reale.
This post was published on 20 Marzo 2024 15:00
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