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Fuorigioco

Bloccato su WhatsApp? Questo metodo te lo rivela in due semplici passaggi

Se pensi che qualcuno ti abbia bloccato su WhatsApp, puoi verificarlo con questi semplici metodi.

WhatsApp è una delle applicazioni di messaggistica più utilizzate al mondo. Dal suo lancio inziale nel lontano 2009 non ha mai cessato di diffondersi a macchia d’olio, specialmente in Europa e Stati Uniti, mentre è meno diffusa in Asia dove spesso vengono preferite soluzioni locali, come la celebre WeChat in Cina. Tuttavia, la app creata da Brian Acton e Jan Koum, ex dipendenti e colleghi presso Yahoo! ottenne rapidamente un successo di pubblico straordinario: già nel dicembre 2013, dopo solo 4 anni dal lancio, contava 400 milioni di utenti, e oggigiorno numerose stime indipendenti parlano di oltre 3 miliardi di utilizzatori giornalieri sparsi in tutto il mondo: insomma, WhatsApp è utilizzato quotidianamente da quasi un terzo della popolazione mondiale!

Dotata di un’interfaccia essenziale e intuitiva, WhatsApp è una delle applicazioni di messaggistica istantanea più semplici da utilizzare, malgrado sia aggiornata costantemente ed arricchita da nuove funzioni. Tra chat singole e di gruppo, chiamate vocali e video, aggiornamenti di stato e la recentissima introduzione dei canali – idea mutuata da Telegram – WhatsApp si vuol configurare come la app omnicomprensiva per tutte le nostre esigenze di comunicazione di lavoro e vita privata quotidiane. Tuttavia, per alcune piccole cose si dimostra sorprendentemente ambigua: ad esempio, WhatsApp non permette di capire in modo esplicito se si è stati bloccati da un altro utente. Fortunatamente, noi utenti possiamo essere più furbi dell’applicazione stessa e riuscire a capirlo comunque adottando alcuni semplici accorgimenti.

Blocco o non blocco? Questo è il problema

WhatsApp permette di bloccare utenze indesiderate

Da quando l’instant messaging è divenuto il metodo più pratico, veloce e diffuso di scambiarsi informazioni ed instaurare comunicazioni con chicchessia sul web, le app di messaggistica hanno iniziato a rappresentare non solo una incredibile opportunità, ma anche una possibile insidia. La facilità con cui è possibile entrare in contatto con qualsiasi utente di cui disponiamo le generalità ha fatto sì che molti utenti abbiano iniziato a ricevere anche attenzioni non volute da parte di perfetti sconosciuti. La comunicazione con utenti estranei alla nostra cerchia di conoscenze, famigliari e amici non è certo una rarità sul web, ed anzi è un fattore senz’altro positivo poiché permette facilmente di raggiungere persone che mai, in nessun altro tempo della Storia, avremmo potuto contattare così facilmente. Ma questa permeabilità delle reti di contatti e semplicità di raggiungimento ci espone anche ad approcci non richiesti, e potenzialmente pericolosi.

Chiunque abbia bazzicato anche pochi anni sul web sa perfettamente che non si tratta di un ambiente privo di rischi, sebbene virtuale. Sconosciuti ci possono contattare per le più svariate ragioni, e non sempre a fin di bene. Le app di messaggistica istantanea non fanno eccezione. Le truffe informatiche sono sempre dietro l’angolo, ed anche tra gli utenti di WhatsApp si nascondono malintenzionati che, con messaggi ambigui o comunicazioni false, possono approfittarsi di noi e sottrarci informazioni personali, ricattarci tramite truffe o peggio ancora adescarci per un incontro di persona che può evolvere in situazioni pericolose per la nostra incolumità. Per evitare situazioni del genere WhatsApp ha introdotto la funzionalità di blocco, che ci consente di inserire determinati contatti in una sorta di lista nera, rendendo impossibile per queste persone instaurare o proseguire qualsiasi contatto virtuale con noi.

Ovviamente però ciò fa sì che anche noi possiamo subire lo stesso trattamento da parte di altri, che sia un ex partner o un parente con cui abbiamo litigato; un amico che abbiamo deluso o un collega di lavoro con cui non andiamo d’accordo; per molteplici ragioni – sensate o meno che siano – potremmo essere stati bloccati da un nostro contatto. Solo che WhatsApp non ce lo fa sapere in alcun modo. Ecco però che con un po’ di ingegno possiamo riuscire comunque a scoprire se siamo stati vittima di questa pratica.

Sei stato bloccato? Ecco come scoprirlo

Come sapere se ci hanno bloccati su WhatsApp?

Ci sono differenti indizi che potrebbero suggerire il fatto che siamo stati bloccati da un utente particolare. La prima cosa da verificare è se compaiono le informazioni relative all’ultimo accesso dell’utente in questione. Questa informazione compare sotto al nome dell’utente all’interno della chat. Se fino a poco tempo fa compariva e ora non appare più, potrebbe essere indice del fatto che siamo stati bloccati. Ovviamente questa non è la prova del nove: la comparsa o meno di tale informazioni può anche dipendere da una restrizione delle informazioni pubbliche che l’utente ha deciso di settare dalle impostazioni del suo profilo. Infatti possiamo decidere anche noi, in ogni momento, se far sapere ai nostri contatti quando siamo acceduto all’app l’ultima volta, e anche se siamo online o meno. Quindi prima di stracciarvi le vesti considerate il fatto che potrebbe aver semplicemente cambiato questa opzione.

Un altro sistema consiste nel monitorare l’immagine di profilo e lo status dell’account in questione: se non cambiano mai potrebbe essere indice di un blocco imposto nei nostri confronti. Infatti una volta bloccati, non possiamo più ricevere aggiornamenti su queste informazioni. Come per l’indizio precedente, tuttavia, anche questo non è certamente una prova, ma può essere dirimente nel caso in cui siate certo che l’utente in questione cambi spesso la propria immagine di profilo o ricorra in modo continuativo agli aggiornamenti di status. Infine, c’è un terzo utile indizio circa un possibile blocco nei nostri confronti.

Se siamo stati bloccati da un utente non potremo svolgere nessuna azione nei confronti del suo contatto. Vale a dire che non potremo chiamarlo tramite WhatsApp (la chiama infatti non partirà neppure), e non potremo aggiungerlo ad alcuna chat di gruppo. Infine, qualora provassimo a inviargli un messaggio, esso risulterà sempre e solo inviato, ma non sarà mai consegnato: detto altrimenti, non comparirà mai la doppia spunta grigia che indica la riuscita consegna di un messaggio, né tanto meno la doppia spunta blu che ne confermerebbe la lettura. Se dunque tutti i vostri i messaggi mostrano una solitaria spunta grigia, significa che nessuno di essi ha effettivamente raggiunto il destinatario: un forte indizio del fatto che potrebbe avervi bloccati.

This post was published on 19 Marzo 2024 5:30

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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