Si chiama Chroming Challenge ed è una delle sfide più pericolose che abbiano mai girato sui social: si contano già due vittime.
Che periodicamente compaiano o ricompaiano delle pericolosissime tendenze sui social network è ormai un fenomeno a cui siamo abituati. Si tratta per lo più di sfide che vengono lanciate a tutti gli utenti di una piattaforma e che consistono nell’emulare un gesto particolarmente pericoloso compiuto da qualcuno che lo ha già eseguito e che ha lanciato la sfida.
Nella maggior parte dei casi questo tipo di sfide vengono diffuse e raccolte da adolescenti e preadolescenti che si lanciano in imprese molto rischiose al solo scopo di avere un attimo di popolarità sui social e l’ammirazione dei propri coetanei. Purtroppo in alcuni casi le conseguenze che derivano dall’aver raccolto una sfida social sono gravissime e possono letteralmente porre fine a una giovane vita com’è accaduto a un bambino inglese.
Chi ha qualche anno in più è perfettamente consapevole che il Chroming non è affatto una novità. Al contrario, si tratta di una pratica conosciuta e diffusa da molti decenni ma che attraverso i social network ha conosciuto una nuova e pericolosissima popolarità.
Il Chroming consiste nell’inalare sostanze chimiche utilizzate come propellenti all’interno di bombolette spray e, in particolare, delle bombolette di vernice cromata. Inalare i fumi della vernice crea una sensazione di alterazione sensoriale molto simile a quella provocata dall’assunzione di droga e di alcool.
Con l’andar del tempo, però, l’espressione ha cominciato ad essere utilizzata per indicare l’inalazione dei fumi di diversi tipi di sostanze chimiche, da quelle utilizzate per le bombolette di deodoranti fino allo smalto per unghie. Purtroppo l’esposizione prolungata a questo genere di sostanze può portare a danni cerebrali anche gravissimi, che addirittura possono condurre alla demenza del soggetto.
Sul breve periodo, però, i danni causati dal chroming sono ancora più devastanti: tali sostanze chimiche possono infatti causare rallentamento e arresto del battito cardiaco che può condurre alla morte, ma anche una massiccia emissione di vomito nella quale una persona può arrivare a soffocare.
Purtroppo è notizia molto recente che un bambino inglese di 11 anni, di nome Tommie-Lee, ha perso la vita dopo aver praticato il Chroming per realizzare un video da caricare su Tik Tok. Mentre lo faceva il bambino stava dormento a casa di un amico e i due non erano sotto controllo dei genitori. Nonostante sia stato immediatamente trasportato in ospedale, Tommie-Lee non ce l’ha fatta.
This post was published on 12 Marzo 2024 9:00
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