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Fuorigioco

INPS: per accedere potrete usare anche altri servizi, non solo lo SPID | Ecco l’elenco ufficiale aggiornato

Anche senza identità digitale si può ottenere l’accesso alla piattaforma, ecco come.

Lo SPID (Sistema Pubblico per l’Identità Digitale) ha rivoluzionato il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione. Tramite queste credenziali univoche e distintive per ogni singolo cittadino, è possibile usufruire di tutta una serie di servizi senza muoversi da casa proprio: accedere al proprio cassetto fiscale, pagare gli F24, ed accedere ai servizi digitali disponibili presso l’area riservata del sito dell’INPS, ovvero MyINPS. Forse non tutti sanno che il possesso dello SPID non è però un requisito fondamentale per usufruire di questi vantaggi: esistono delle alternative che, sebbene meno immediate, consentono comunque di poter usufruire dei servizi online da qualsiasi dispostivo connesso alla rete, senza doversi per forza recare fisicamente negli uffici territoriali dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Dove vai se lo SPID non ce l’hai?

Elenco degli Identity Provider riconosciuti ufficialmente, tramite cui richiedere lo SPID

L’introduzione dello SPID è stata senza dubbio una manna dal cielo in termini di semplificazione burocratica e risparmio di tempo: senza dover prenotare appuntamenti con settimane di anticipo, senza contorte pianificazioni di calendario, senza dover chiedere antipatici permessi di lavoro o spostare impegni, da qualche anno è possibile accedere a una folta lista di documenti personali – o una vasta offerta di servizi – direttamente dal proprio domicilio, a patto di avere una connessione di rete che ci consenta di accedere ai servizi della pubblica amministrazione, come ad esempio la piattaforma della Agenzia Delle Entrate, la app mobile IO dedicata ai servizi pubblici o, nel caso odierno, il portale MyINPS.

Addio visite in ufficio! Ora si accede con pochi click alla propria pagina personale, tramite cui consultare la propria cassetta postale (nella quale verificare l’esito di istanze e provvedimenti, verbali di visite sanitarie e certificati medici), visualizzare lo stato delle nsotre domande, consultare il nostro fascicolo previdenziale e addirittura usufruire di simulatori per il calcolo di importi quali l’Assegno Unico, il Riscatto di Laurea, i contributi per Lavoro Domestico e altro ancora. Tutto ciò che è necessario fare per accedere al portale è inserire le nsotre credenziali SPID. Queste ultime, qualora non le avessimo ancora, possono essere richieste previa registrazione presso uno dei fornitori autorizzati (denominati Identity Provider) che vi assisterà nella procedura di richiesta, a pagamento o gratuitamente a seconda dei casi.

Alcuni di questi enti forniscono uno SPID valido solo se si effettua la procedura in Italia, ma la maggior parte di essi rilascia identità digitali anche agli italiani residenti all’estero, sia in uno stato membro dell’Unione Europea sia in altri paesi del mondo. Inoltre, la maggior parte degli Identity Provider mette a disposizione una procedura di richiesta SPID che avviene totalmente online, a patto di possedere una webcam per effettuare il riconoscimento visivo dell’utente che sta facendo richiesta di registrazione. In definitiva le modalità tramite cui poter richiedere lo SPID sono 4, come spiega il sito ufficiale imbastito ad hoc dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale):

  • di persona, presso gli uffici dei gestori di identità digitale o gli sportelli delle pubbliche amministrazioni che hanno attivato una procedura a sportello o delle postazioni convenzionate con uno o più gestori per la verifica della tua identità. In alternativa, puoi recarti presso le attività commerciali dei privati in convenzione con i gestori di identità.
  • via webcam, con operatore messo a disposizione dal gestore di identità o con un selfie audio-video, insieme al versamento di una somma simbolica tramite bonifico bancario;
  • con Carta d’Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico attraverso le app dei gestori di identità digitali fruibili da smartphone o tablet;
  • con CIE, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) ovvero la tessera sanitaria, oppure con firma digitale grazie all’ausilio di un lettore (ad esempio la smart card) e del relativo pin.

Una volta fatto avremo tra le mani uno strumento comodo e veloce con cui poter accedere in un baleno ai servizi online della pubblica amministrazione, INPS compreso. Ma cosa succede se non si dispone di SPID? è Comunque possibile usufruire dei servizi online e del portale MyINPS con altre credenziali? La risposta è sì, anche se le procedure possono essere un pelo più scomode.

Le alternative allo SPID

Esistono alternative allo SPID, ecco quali

Possono esserci diverse ragioni per le quali una persona non possa o non voglia richiedere lo SPID: magari l’età avanzata che rende ostico interfacciarsi con la tencologia, o la semplice carenza di una connessione di rete domestica decente, o magari il mancato possesso di un PC e/o uno smartphone. Qualsiasi sia il motivo, non c’è bisogno di giustificarsi, anche perché le soluzioni esistono: non saranno comode quanto avere lo SPID, ma ci sono diverse alternative per accedere ai servizi online dell’INPS anche senza possedere l’Identità Digitale. Infatti ogniqualvolta proviamo ad accedere al portale MyINPS, il sistema ci indirizzerà verso una pagina di login, dalla quale possiamo inserire le nsotre credenziali di accesso. Come possiamo vedere dall’immagine sovrastante, lo SPID non è l’unica soluzione contemplata, in effetti ce ne sono diverse altre.

Innanzitutto è possibile usufruire dei servizi della piattaforma telematica usando come chiave d’accesso la propria Carta di Identità Elettronica (CIE). Si tratta di un documento che viene rilasciato da tutti i Comuni italiani, e se avete rinnovato la vostra carta di identità in anni recenti è probabile che ne siate già in possesso (infatti le vecchia carte d’identità cartacee non vengono più rilasciate). Dunque potrete utilizzare la vostra CIE per accedere a MyINPS, a patto ovviamente che essa sia in corso di validità e che siate a conoscenza di codice PIN a PUK associati alla stessa. Gli unici altri requisiti necessari sono due: l’installazione di un programma apposto su PC o smartphone, ed un dispositivo in graod di riconoscere le informazioni contenute nel chip della vostra CIE.

Se lavorate da computer vi basterà acquistare un qualsiasi lettore Rfid (Radio Frequency Identification), collegabile al PC tramite porta USB; se utilizzate lo smartphone dovete invece assicurarvi che il vostro modello disponga della tencologia NFC (Near Field Communication), la stessa che utilizzate per effettuar ei pagamenti con carta di credito virtuale. Infine tenete presente che nel corso del login vi verrà comunicata una password temporanea di 4 cifre (il cosiddetto codice OTP) che cambia di volta in volta, dunque tenete lo smartphone a portata di mano per leggere ed inserire il codice univoco ad ogni nuovo login.

Qualora non disponiate della CIE, un metodo alternativo è utilizzare le credenziali fornite dalla vostra Carta Nazionale Dei Servizi (CNS), il documento che ha riunito le vecchie tessere sanitarie e di codice fiscale in un’unica tessera elettronica. Il procedimento è praticamente lo stesso del precedente, come sempre assicuratevi che la vostra CNS sia in corso di validità e che disponiate di un lettore o di un sensore adatto a leggerla.

Infine, se proprio siete negati in fatto di tecnologia o non disponete di nessuno dei dispostivi suddetti, potete sempre ricorrere alla delega dell’identità digitale: in questo modo autorizzerete una persona di vostra fiducia ad effettuare per conto vostro qualsiasi operazione inerente la pubblica amministrazione, INPS compreso. In questo caso, come si legge sul sito dello stesso Istituto di Previdenza, la richiesta di registrazione della delega deve essere presentata alla sede dal delegante (modulo AA08), oppure dal delegato ma solo se il delegante è impossibilitato a recarsi in sede per motivi di salute (modulo AA09). Tali moduli sono liberamente scaricabili dal sito dell’INPS. Il sistema di delega è utilissimo nei casi di persone anziane e/o disabili che non possono accedere fisicamente o digitalmente ai servizi online o presso gli sportelli, e dunque hanno necessità che una persona terza svolga per loro questi compiti. Ma la funzione di delega è necessaria anche nel caso di tutori, curatori, amministratori di sostegno ed esercenti la potestà genitoriale che debbano esercitare i diritti dei rispettivi soggetti rappresentati e dei minori. Anche per queste categorie infatti la delega dell’Identità Digitale è uno strumento utilissimo per poter espletare comodamente qualsiasi formalità con la pubblica amministrazione in modo semplice e veloce.

This post was published on 7 Marzo 2024 7:30

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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