Nuovi problemi per Google che finisce in tribunale e ora rischia una maxi ammenda che potrebbe costare veramente molto cara.
Un momento complesso per l’azienda che si trova a gestire non solo la possibilità di una multa piuttosto considerevole ma un’accusa pesante che non deriva da una singola azienda bensì da un intero gruppo di editori che si sono riuniti e hanno puntato il dito contro pratiche di Google considerate scorrette.
La situazione si fa complessa e delicata, sul piano legale sicuramente, ma anche per quanto concerne la visibilità e credibilità di Google stessa, in un momento storico in cui passi falsi come questo non sono ammessi e soprattutto andrebbero ad inficiare anche tutto il lavoro che c’è alle spalle.
L’azienda americana è finita al centro di una causa che è stata presentata da ben 32 gruppi differenti anche di grande portata che hanno mosso accuse pesanti sul suo operato e da qui la causa che potrebbe portare a un risarcimento da 2.3 miliardi di dollari.
Sono cifre veramente importanti che lasciano intendere anche la portata di quanto sta accadendo e quello che potrebbe succedere in futuro, ovviamente laddove la big tech dovesse perdere e quindi essere poi tenuta al pagamento effettivo dell’ammenda.
Gli editori delle aziende provenienti da varie parti d’Europa hanno intentato questa causa accusando Google di aver creato un sistema poco competitivo, andando così a ridurre sempre di più le entrate pubblicitarie e aumentando i prezzi dei servizi per le stesse. La denuncia è stata presentata in Olanda, e arriva in un momento storico delicato, proprio quando l’Antitrust sta indagando sulla tecnologia pubblicitaria di Google.
Gli avvocati che rappresentano il gruppo hanno specificato perché sta avvenendo tutto questo e anche qual è il pericolo, secondo loro, per il mondo dei media in Europa. La richiesta avanzata degli accusatori mira ad ottenere un regime più trasparente e giusto per tutti.
Nel gruppo di editori che hanno fatto causa ci sono aziende che provengono da ogni parte d’Europa e anche di grandi dimensioni, per questo motivo la questione sta avendo grande risonanza internazionale e potrebbe porre le basi per un cambiamento storico nella gestione delle pubblicità sul web. Ovviamente solo il tempo potrà dare risposte perché la causa è all’inizio e bisogna comprendere quali saranno gli sviluppi futuri. Non è detto infatti che le accuse mosse a Google siano fondate.
This post was published on 2 Marzo 2024 18:00
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