Aut aut Netflix: attenzione, o accetti le nuove condizioni oppure il colosso californiano è pronto a sospendere migliaia di abbonamenti.
La possibilità di un cambiamento di Netflix, con tutti i crismi dell’aut aut, circolava già da un po’ tra i media internazionali. Ora la società statunitense operante nella distribuzione streaming via internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento, ha deciso di seguire la linea già intrapresa da altre piattaforme.
Non si accettano più determinati tipi di pagamenti. Per i nuovi abbonati il discorso è molto semplice, da anni non c’è più possibilità di usare quel determinato pagamento, quindi il problema non sussiste. Diverso il discorso per i vecchi abbonati, quelli di lunga data. Per gli interessati c’è un’unica possibilità: farsi contattare da Netflix per aggiornare il pagamento, seguendo una raccomandazione di fondamentale importanza.
Bisogna leggere attentamente la mail e assicurarsi che provenga da Netflix: sono aumentati in questo 2024 i casi di phishing che sfruttano proprio il nome di Netflix. Forse meglio visitare direttamente il portale ufficiale per aggiornare il pagamento, evitando possibili collegamenti mail di truffa. Ma di cosa si sta parlando?
Netflix ha iniziato a informare i propri clienti di aver iniziato a escludere gli abbonati di lunga data dai loro piani di fatturazione Apple iTunes in alcuni paesi e richiederà loro di pagare Netflix direttamente utilizzando una carta di credito o di debito.
La conferma dell’indiscrezione rivelata da Cord Cutter News, è seguita proprio da un commento ufficiale della piattaforma californiana contattata da The Verge tramite un suo portavoce, MoMo Zhou. Tutto confermato, la modifica del pagamento riguarda “i membri del piano base che utilizzavano un metodo di pagamento iTunes” e in seguito ha aggiunto che questo include utenti canadesi e statunitensi.
La motivazione? È una lunga storia legata alla strategia di Apple, che nel lontano 2010 aveva aggiunto opzioni di abbonamento in-app agli iPhone, mentre Netflix, che si è sempre opposto al taglio del 30%, lo ha fatto soltanto a partire dal 2015 su iOS. Dopo tre anni il primo strappo: Netflix ha chiuso parzialmente la questione con Apple per non pagare quel plus, eliminando del tutto gli abbonamenti in-app con tutti coloro che si prendono una percentuale sul pagamento.
Non solo Apple, dunque, anche se Apple in primis, ma tutti coloro che si prendono percentuali. Il problema che restava da definire non era suoi nuovi abbonati, ma su quelli di lunga data. Ora anche loro dovranno, volente o nolente, aggiornare il metodo di pagamento. Si comincia da USA e Canada, un punto di partenza e non di arrivo.
This post was published on 2 Marzo 2024 9:00
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