Quest’anno l’Ora legale entrerà in vigore in una data davvero molto speciale. Ecco di quale giornata si tratta.
Quando è nata l’ora legale? Questa non è una pratica moderna: ha una storia che risale al XVIII secolo. La sua introduzione a livello mondiale è stata motivata principalmente dalla necessità di ottimizzare l’utilizzo della luce naturale e risparmiare energia durante periodi di crisi energetica, come durante le guerre mondiali e le crisi petrolifere.
L’ora legale quindi è stata introdotta con l’obiettivo principale di favorire il risparmio energetico, riducendo l’utilizzo dell’illuminazione elettrica durante le ore serali. Sebbene non possa aumentare le ore effettive di luce disponibili, essa incoraggia un maggior sfruttamento delle ore di luce naturale. Infatti, in Italia, in 6 anni di utilizzo dell’ora legale, si è registrato un risparmio energetico significativo di 6 miliardi di Kilowattora, equivalente al fabbisogno annuo di circa un milione di famiglie, con un risparmio economico di quasi 900 milioni di euro.
Il 31 marzo di quest’anno segnerà il ritorno dell’ora legale, e questa volta verrà accompagnato da un evento speciale: la Pasqua. Alle ore 2:00 di domenica 31 marzo, dovremo spostare in avanti di un’ora le lancette dell’orologio, dalle 2:00 alle 3:00. Questo significa che ci sarà un’ora in meno di sonno, ma anche più luce nelle serate a venire, mentre le mattine inizieranno con meno luce. Tuttavia, oltre all’aspetto pratico del cambio d’ora, è importante comprendere il significato e gli effetti di questa pratica.
Il cambio d’ora può avere ripercussioni sul nostro organismo, soprattutto nei primi giorni. Alcune persone possono sperimentare disturbi del sonno e dell’umore a causa dell’alterazione del ciclo sonno-veglia. Tuttavia, l’effetto è solitamente minore rispetto al jet lag, poiché il cambiamento è di soli 60 minuti.
Secondo esperti come il neurologo Gioacchino Mennuni del Complesso Integrato Columbus-Università Cattolica di Roma, l’ora in più di luce può ritardare la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, aumentando il rischio di insonnia. Per facilitare l’adattamento al cambio d’ora, è consigliabile mantenere costante l’ora di risveglio al mattino e evitare eccessi legati al cibo e agli alcolici nelle ore serali.
Mennuni rassicura che, sebbene possano verificarsi disagi nei primi giorni, l’organismo tende ad adattarsi rapidamente a questa variazione minima di orario, e la situazione dovrebbe tornare alla normalità entro 2-3 giorni, a meno di particolari condizioni o patologie.
Insomma, con una corretta gestione del sonno e dell’alimentazione, è possibile minimizzare i disagi e godere appieno dei benefici dell’ora legale, che quest’anno coinciderà con la Pasqua, aggiungendo un tocco speciale a questo tradizionale evento primaverile.
This post was published on 20 Febbraio 2024 6:00
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