Le truffe sono diventate una vera e propria piaga negli ultimi anni. I malintenzionati che le portano avanti hanno generalmente due tipologie di intenti: ottenere informazioni sensibili a livello anagrafico con cui fare qualsiasi cosa con i beni della vittima oppure accedere ai suoi dati bancari e finanziari al fine di svuotare il conto in banca. I metodi con cui perseguire le truffe sono diventati parecchio variegati e alcuni di essi sfruttano addirittura delle applicazioni.
Ecco le app inciriminate!
Si tratta principalmente di applicazioni di messaggistica istantanea, che in molti casi sono molto simili a WhatsApp e Telegram. Al loro interno sono presenti dei trojan: cioè un malware che “diffuso attraverso programmi apparentemente innocui o utili, destinato a compromettere il funzionamento del computer su cui viene installato” (definizione presa dal Dizionario Treccani). Grazie all’uso di questo virus i malintenzionati riescono ad accedere alle tue chat – recuperando così informazioni sensibili di natura personale e privata – e nei casi più gravi a ottenere i tuoi dati bancari, con cui è possibile per loro svuotarti il conto in banca. Qui di seguito, trovate l’elenco con tutte le applicazioni incriminate:
- Privee Talk
- MeetMe
- Let’s Chat
- Quick Chat
- Rafaqat
- Chit Chat
- YohooTalk
- TikTalk
- Hello Chat
- Nidus
- GlowChat
- Wave Chats
Per fortuna queste applicazioni sono state rimosse dal Google Play Store e anche sicuramente dall’App Store: pertanto non dovreste incorrere più in alcuna problematica. Tuttavia, nel caso in cui una di esse sia installata ancora sul vostro dispositivo, dovete assolutamente rimuoverla se non volete incorrere in problematiche piuttosto gravi. Inoltre dovete fare attenzione anche ad altre tipologie di truffe delle quali vi parleremo nei successivi paragrafi.
Ecco altre truffe
Del suddetto argomento nei abbiamo parlato in lungo e in largo qui su Player. Molte di queste truffe hanno preso di mira proprio i conti bancari di molte persone. Una delle più recenti avvenuta tra gennaio e febbraio ha riguardato Intesa San Paolo: in questo caso il raggiro ha fatto leva sull’applicazione di home-banking della banca, dove alle vittime venne inviata una comunicazione che annunciava la disattivazione dell’app e che per questo sarebbe stato obbligatorio inserire nuovamente i propri dati, entro 24 ore dall’invio della seguente comunicazione:
“L’attivazione della tua app bancaria scadrà il 02.01.2024. Accedi per rinnovare l’attivazione e poter utilizzare i servizi online. Il tuo account sarà limitato finché non aggiornerai le tue informazioni. Per evitare la sospensione entro 24 ore, procedi il prima possibile tramite la nostra piattaforma sicura. Clicca sul link qui sotto e lasciati guidare.
APPLICA ORA
In alternativa per concludere l’apertura del conto puoi tornare sul sito Intesa Sanpaolo, accedere nell’Area Ospiti con la tua e-mail e la password che ti abbiamo inviato tramite e-mail. Prova la carta Intesa Sanpaolo proseguire fino alla firma dei contratti Sicurezza Grazie per aver scelto Intesa Sanpaolo!”
Allo stesso tempo sono anche apparse delle truffe dove veniva detto alle persone di raggiungere dei siti poco raccomandabili, tramite l’invio di un messaggio dove il mittente – di solito un giovane uomo o una ragazza – diceva di voler fare conoscenza. Questi erano siti d’incontri, estremamente poco raccomandabili dove in seguito veniva richiesto l’inserimento dei dati della propria carta di credito. Nel caso in cui riceviate una comunicazione del genere, vi consigliamo di segnalare tutto alla Polizia Postale (trovate il link diretto al sito qui)