Lo studente 2.0 ha oggettivi vantaggi da sfruttare nel suo percorso formativo: gli strumenti tech per studiare dalla maturità all’università.
Verrebbe voglia di tornare a scuola con tutto quel ben di dio da sfruttare per studiare senza stress ed essere promossi senza problemi. Intendiamoci, nessuno pensa minimamente che sia una passeggiata completare qualsivoglia percorso di studio. Tutt’altro.
Ma è oggettivo che uno studente oggi ha degli strumenti utilissimi per studiare, per appassionarsi alle più disparate materie scolastiche, sin dalle elementari all’università, passando per le medie e le superiori, che si tratti del liceo o di istituti professionali.
Pensate soltanto agli appunti da prendere durante una spiegazione: penna e carta, a tutto il resto dovevano pensarci concentrazione e velocità di apprendimento. Qualità ancora necessarie, ma con l’ausilio degli strumenti tech diventa tutto più facile.
Se gli studenti degli anni ’80-’90 avessero avuto una chiavetta USB avrebbero risolti tantissimi problemi, come quello di conservare i propri lavori, compiti e documenti in pochi centimetri e con un peso rilevato in grammi: altro che valanghe di fogli e uno zaino strapieno. Pensate a un registratore vocale per le lezioni universitarie, altro che inventarsi strambe stenografie. Con le cuffiette per risentirti la lezione del professore, non dai fastidio proprio a nessuno, magari con te hai una powerbank che non ti fa scaricare nessuno dei tuoi dispositivi a batteria.
Già alle medie si lavora con il tablet, praticamente l’erede di quel foglio di carta dove gli studenti del secolo scorso erano abituati a scrivere, la Bic di ieri è la pen-drive di oggi. Le calcolatrici di adesso sono una spesa da fare sin da subito, una forma di investimento che lo studente 2.0 mette a frutto per tutto il suo percorso scolastico, basti pensare che alcune delle nuove calcolatrici sono ammesse addirittura agli esami di maturità.
Per non parlare di chi sceglie l’orientamento linguistico. Molto utilizzato dagli studenti 2.0 l’Air 7 di IRIS, uno scanner a penna bluetooth senza fili che può essere usato sia da chi è in possesso di un mac sia per Windows: legge e traduce in oltre cinquanta lingue, ha pure incorporata la funzione di sintesi vocale. E in tutto questo non è menzionato chatGPT e i suoi simili, vietati ovviamente a scuola, ma se sapientemente usati come mezzo di studio, possono aiutare tantissimo. Beati gli studenti 2.0, ma solo quelli che usano gli strumenti tech per studiare bene, senza stress.
This post was published on 14 Febbraio 2024 15:00
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