Solitamente quando ci si approccia al mondo del lavoro e si iniziano a mettere via man mano soldi, è normale aprire un conto in banca con cui depositarli. Se le pecunie aumentano sempre di più e non si vuole rischiare di dare le proprie informazioni a livello bancario a cani e porci, generalmente si può fare uso di una carta prepagata da usare come “contenitore” dove mettere i propri soldi così da non incorrere in problemi. Tuttavia bisogna comunque fare attenzione, siccome è possibile incorrere in alcune problematiche di stampo fiscale riguardanti gli importi presenti al loro interno: scopriamone tutti i dettagli nei successivi paragrafi!
Fate attenzione alle “Comunicazioni Fiscali”
Pariamo con calma. Innanzitutto, che cosa si intende con il termine “Comunicazioni Fiscali”? Essenzialmente si intendono richieste fatte dal fisco italiano al fine di reperire informazioni e dati a livello fiscale e contabile: queste tipologie di verifiche, solitamente, non richiedono la dichiarazione e il versamento di qualsivoglia tipologia di imposta. Pertanto nel momento in cui si superano determinate soglie all’interno delle carte prepagate vengono attivate queste comunicazioni fiscali, che permettono al fisco italiano di tenere sotto controllo queste cifre che man mano stanno diventano sempre più importanti.
Generalmente quando si superano determinate soglie, a comunicare al fisco italiano questo superamento ci pensa l’istituto bancario che fornisce la carta prepagata. Facendo un semplice esempio – prendendo in considerazione la nota Revoult – l’invio delle comunicazioni fiscali avviene nel momento in cui sono presenti nella carta più di 5000€. Pertanto quello che vi consigliamo di fare è di tenere sotto controllo queste soglie e di caricare il giusto quantitativo di denaro al loro interno. Inoltre fate sempre attenzione a dove effettuate i vostri acquisti o a chi date le vostre informazioni bancarie siccome potrete incorrere in delle truffe, delle quali abbiamo già parlato qui su Player nelle scorse settimane e mesi.
Non fatevi fregare!
Molte persone nell’ultimo periodo hanno ricevuto delle comunicazioni di dubbia provenienza e anche di dubbio gusto (con annessi strafalcioni grammaticali, estremamente gravi). Al loro interno, generalmente un ragazzo o una ragazza giovane, si presentava e diceva di voler fare conoscenza all’interno di un sito d’incontri piuttosto sospetto: considerando che per poter chattare al loro interno viene richiesto l’inserimento dei propri dati bancari, si tratta di un escamotage con cui poterli ottenere, tra l’altro in maniera piuttosto subdola. Qui di seguito trovate uno dei messaggi che si è diffuso di più:
“Ciao, Mi chiamo Cornelia, ho 26 anni. Lavoro per un’azienda di vendita di prodotti elettronici. Nel tempo libero mi piace fare sport e mi interesserebbe sapere cosa ti piace fare. Non so come ti sentirai riguardo a questa lettera e capisco che potrebbe esserci già qualcuno nella tua vita. Tuttavia, se sei single e aperto agli appuntamenti, mi piacerebbe se mi rispondessi. Questo è il mio primo tentativo di incontrare qualcuno su Internet, spero di non scioccarvi troppo, perché non capisco bene come farlo correttamente. Credo che la vita sia troppo breve per perdere l’opportunità di incontrare qualcuno veramente attraente. In generale, penso che tu abbia compreso tutta l’essenza della mia lettera e reagirai con comprensione e, come me, prenderai l’iniziativa. Vorrei chiederti una cosa, ho avuto a che fare molte volte con truffatori su Internet e sono preoccupato per la privacy e non potrò scriverti qui il mio numero e indirizzo. Ti scrivo questa lettera dalla mia posta temporanea e quindi non dovresti rispondere, poiché non riceverai risposta. Ho un profilo su un sito di incontri nella nostra città, questo sito è un forum di incontri per adulti e vorrei chiederti di contattarmi lì, sarà molto più sicuro e conveniente. Non vedo l’ora di ricevere il tuo messaggio in chat, penso che ci vedremo presto Ecco il mio profilo“
Come di consueto, se mai riceverete un messaggio del genere vi consigliamo di segnalare il tutto alla Polizia Postale della quale vi lasciamo il link diretto al sito.