Le IA (Intelligenze Artificiali) hanno letteralmente monopolizzato il dibattito pubblico degli ultimi mesi, se non anni. Fin dal lancio di ChatGPT – di proprietà di OpenAI – questa tipologia di tecnologie si sono diffuse a macchia d’olio pressoché in ogni settore e hanno visto un gran numero di finanziamenti da parte di molti colossi del settore dell’informatica come Microsoft, Google e anche Meta: proprio di recente la compagnia che gestisce Facebook, Instagram e Threads ha annunciato di voler introdurre “MetaAI” proprio all’interno di WhatsApp.
Di recente se avete bazzicato sul sito di Player avrete sicuramente visto moltissime notizie a a tema WhatsApp. Infatti sono presenti al suo interno molte funzioni, alcune che potremmo definire nascoste, che sono molto utili e che rendono l’uso di WhatsApp estremamente intuitivo. Qui di seguito trovate un pratico elenco, con alcune delle funzionalità più importanti delle quali abbiamo già parlato in diversi articoli precedenti:
Con questo termine si intende da un lato l’Intelligenza Artificiale di proprietà di Meta e dall’altro si intende una struttura facente parte sempre della stessa compagnia, avente come finalità quella di condurre studi, test e sviluppare nuove forme di IA in relazione anche alla realtà aumentata. Questa struttura è stata fondata nel 2015 da parte di Mark Zuckerberg assieme a Yann LeCun e Rob Fergus. Attualmente ha sede a New York. Tra le varie applicazioni in cui la suddetta tecnologia verrà implementata abbiamo anche WhatsApp e stando a quanto detto dalla compagnia, chattare su quest’applicazione non sarà più la stessa cosa!
Al momento tale funzionalità è in fase di test nei soli Stati Uniti d’America. Comunque sia si tratta nello specifico di assistenti personali, con cui sarà possibile chattare in solitaria o all’interno delle chat di cui si fa parte sfruttando la menzione (che può essere fatta con la chiocciola). Sulla base di quanto affermato da Meta, vi saranno diverse tipologie di assistenti ognuno con le proprie funzionalità e capacità. In ogni caso questi strumenti serviranno per automatizzare della azioni, al momento non specificate.
Parlando della privacy, per forza di cose la compagnia americana ha affermato di che tali assistenti non andranno in nessun modo a intaccarla. Nello specifico ha affermato che solo quelle tra l’utente e le IA verranno controllate al fine di migliorare il servizio. Per quanto concerne quelle tra gli utenti verrà sempre garantita “la crittografia end-to-end”. In conclusione non si sa quando gli assistenti IA verranno implementati al di fuori dell’America.
This post was published on 12 Febbraio 2024 16:30
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