Mentre lo switch del 6 marzo è più vicino, WhatsApp è alle prese con i primi test falliti per il rilascio di un’attesissima funzione.
Interoperabilità. Parola tanto complessa quanto importante nel 2024 di WhatsApp, che stravolgerà a tal punto l’applicazione di messaggistica istantanea numero uno al mondo, cambiandola per sempre per volere delle nuove normative dell’Unione Europea.
Il 6 marzo è una data da segnare sul calendario. Perché? Perché è la data ultima entro la quale tutte le chat dei Big tech (e di tutti) dovranno offrire l’interoperabilità ai loro utenti, pena gravi sanzioni pecuniarie. Ma che cos’è l’interoperabilità? In parole molto più semplici, tutte le chat (non solo WhatsApp) dovranno aprire ai messaggi provenienti da altre app di chat, senza più barriera. WhatsApp ovviamente ci sta lavorando da tempo per soddisfare le rigide richieste delle normative UE, ma prima deve risolvere un problema figlio di test falliti per il rilascio di un’attesissima funzione.
WhatsApp e il progresso significativo tra privacy, sicurezza e comodità: i tempi non sono ancora maturi
WhatsApp sta anche lavorando a un processo di convalida per la funzionalità del nome utente disponibile in un futuro aggiornamento, ma soltanto perché i test hanno evidenziato dei problemi in fase di sviluppo. Nelle intenzioni di WhatsApp, con questo miglioramento, c’era l’intento di offrire agli utenti un modo più sicuro e privato per connettersi con gli altri, riducendo la necessità di condividere i numeri di telefono per la comunicazione.
WhatsApp ha sì migliorato questa funzionalità perfezionando il processo di convalida, ma non basta. Dagli screen evidenziati dall’autorevole wabetainfo c’è una nuova sezione in cui gli utenti potranno scegliere il proprio nome utente preferito. Dopo averlo inserito, WhatsApp avvierà un processo di convalida per garantire che il nome utente scelto sia univoco e soddisfi criteri specifici, come la presenza di caratteri alfanumerici (az e 0-9).
Una volta avvenuta la convalida, gli utenti avranno la comodità di utilizzare questo nome utente come mezzo di identificazione all’interno della piattaforma WhatsApp, riducendo la dipendenza dalla condivisione dei numeri di telefono personali per la comunicazione. Tutto ciò rappresenterà certamente un progresso significativo per privacy, sicurezza e comodità.
La convalida certamente garantirà che i nomi utente siano univoci e soddisfino criteri specifici per prevenire la duplicazione e mantenere l’integrità della piattaforma. Ma i tempi non sono ancora maturi: la funzione nome utente è ancora in fase di sviluppo.