La luce blu può essere un bel problema per chi ha sempre gli occhi puntati su uno schermo, ma per fortuna esiste una pratica soluzione.
Al giorno d’oggi la nostra vista è costantemente esposta agli schermi: non solo l’utilizzo dello smartphone è vertiginosamente aumentato nel corso del tempo, ma anche quando non si utilizzano i classici dispositivi portatili ci sono tante persone che, durante lo studio o durante le ore lavorative, sono continuamente esposte agli schermi dei computer e laptop.
Una situazione che potrebbe essere dannosa a lunga andare se non si utilizzano le dovute precauzioni.
Non si tratta solamente della tipica retorica che si basa sui danni che gli schermi possono provocare alla vista, ma sul concetto di luce blu ovvero una parte di luce emessa dai dispositivi che posseggono schermo LCD e LED, dunque anche i televisori, ma possono essere causati anche da sistemi di illuminazione a basso consumo.
La lunga esposizione alla luce blu può comportare alcuni problemi, anche se in realtà non così gravi come si pensa.
Le luci blu sono un fattore molto conosciuto e dunque per questo motivo sono state create anche delle apposite precauzioni per proteggersi da questo potenziale pericolo: sono adatte soprattutto a chi magari utilizza tanto gli schermi molto grandi, come ad esempio quelli di computer e televisori, e chi magari lavora o studia principalmente durante le ore notturne dove l’emissione di luce dagli schermi è particolarmente ingente.
Luci blu: anche i dispositivi stanno prendendo precauzioni
Le luci blu non sono state di certo scoperte ora, ma chiaramente esistono sin da quando sono stati creati i primi schermi LED ed LCD e da quando chiaramente smartphone, tablet, televisori, laptop e computer hanno cominciato a diffondersi globalmente.
Negli ultimi anni però si stanno prendendo maggiori precauzioni proprio perché l’esposizione agli schermi è salita in maniera ingente, soprattutto nel periodo Covid che ha visto la diffusione dello smart working.
Proprio per questo motivo i nuovi dispositivi sono stati costruiti in modo da contenere un particolare filtro per la schermatura della luce blu: la maggior parte degli smartphone, infatti, possiede una particolare impostazione (che in alcuni casi si può attivare semplicemente dal menù a tendina) che scherma la luce blu e fa emettere allo schermo una luce più tendente al color seppia, proprio per proteggere la vista.
Non tutti gli smartphone hanno questa impostazione e non è sempre presente su dispositivi fissi come computer o televisori, dunque in questi casi è possibile prendere un altro tipo di precauzione e proteggere direttamente i propri occhi con delle lenti particolari, le quali magari si possono indossare quando si lavora o studia al computer oppure quando si sta giocando ai videogiochi su schermi grandi e magari senza luce naturale.
Tutto quello che c’è da sapere sugli occhiali anti luce blu
Gli occhiali anti luce blu possono essere acquistati facilmente online oppure in alcuni negozi di ottica e hanno un prezzo davvero molto basso rispetto ai classici occhiali da vista, dato che non hanno una gradazione correttiva: possono avere un costo medio di 20/30 euro in base alla montatura che si sceglie oppure in base allo spessore delle lenti; il costo aumenta se magari ci si vuole far aggiungere altre qualità come l’antigraffio.
Chiaramente sono molto consigliate a chi magari lavora tanto al computer (o con qualsiasi altro schermo) durante le ore notturne dato che le luci blu possono portare insonnia e possono causare alla lunga anche problemi più gravi come la congiuntivite, ma in ogni caso possono anche essere utilizzati come accessorio con il benefit di proteggere la vista dall’emissione di luci degli schermi.
Tutte le persone che indossano già lenti correttive per problemi alla vista, come miopia o astigmatismo, possono sicuramente parlare con il proprio oculista per comprendere se è possibile aggiungere un filtro anti luce blu alle proprie lenti così da potersi proteggere a 360° gradi dall’emissione di luce degli schermi quando si lavora o si studia.