La tutela dei propri clienti da parte di molte aziende di vari settori è diventato uno dei loro obiettivi principali e le ragioni sono molte: infatti, nel caso in cui generalmente ciò non venga fatto, le compagnie stesse possono incorrere in magagne di vario tipo e soprattutto possono essere multate o – da un punto di vista morale – perdere la fiducia delle persone che si sono sempre affidate ai suoi servizi e prodotti. Ebbene di recente una nota compagnia telefonica internazionale ha affermato che punirà severamente le aziende di terze parti che useranno i suoi servizi in maniera scorretta.
Mondo mobile e truffe: una costante da tanti anni
Il mondo delle truffe, con l’arrivo del XXI secolo, si è pesantemente diversificato. In particolare sono aumentati gli strumenti e i metodi con cui queste pratiche deprecabili vengono portate avanti, ma gira e rigira le intenzioni sono sempre le stesse: raggirare una vittima, al fine di estorcergli informazioni personali o i suoi dati bancari per potergli così rubare i soldi.
Citandone alcune, durante il 2023 abbiamo parlato di varie tipologie di truffe di tipo phishing che hanno colpito molti clienti di Poste Italiane e in particolare che avevano utilizzato il servizio Banco Posta comprendente al suo interno la relativa Poste Pay collegata a un conto. Alle vittime, infatti, veniva inviato un messaggio o un mail che recava un testo allarmante, dove veniva detto che si doveva fare nuovamente l’accesso al proprio conto a causa di attività sospette registrate al suo interno: per farlo, veniva inviato un link di natura malevola e controllato dai truffatori.
Pertanto coloro che caddero nell’inganno, videro il proprio conto in banca svuotarsi siccome i dati principali per l’accesso non erano più sotto il loro controllo. Questa problematica non ha riguardato solo Poste Italiane, ma anche la nota banca chiamata “Intesa San Paolo”: di recente qui su Player abbiamo proprio parlato di come sia avvenuta, più o meno la stessa cosa, e potete recuperare la descrizione dell’accaduto al seguente articolo.
T-Mobile cala la scure sui partner di terze parti che fanno i furbi
Verso la fine di dicembre del 2023, la compagnia mobile chiamata T-Mobile – famosa anche per essere uno degli sponsor storici della squadra tedesca Bayern Monaco – ha affermato di aver cambiato i propri termini di servizi e linee di condotta, adottando così un approccio molto più duro nei confronti di clienti o aziende di terze parti che usano i proprio servizi in maniera illecita: in particolare inviando comunicazioni di vario tipo ai propri clienti di natura truffaldina o pesantemente SPAM.
Pertanto le attività che si comporteranno in tale maniera incorreranno in multe di vario tipo e stando a quanto detto dall’azienda queste saranno di tre tipologie diverse: tuttavia bisogna considerare che queste sanzioni, per il momento, sono previste soltanto all’interno del territorio degli Stati Uniti d’America. In ogni caso, trovate l’elenco qui di seguito:
- Per l’invio di messaggi afferenti al mondo del phishing, smishing o ingegneria sociale verranno inferte delle multe fino a 2000$ (circa 1824€).
- Presenza all’interno dei messaggi di contenuti illegali, secondo le leggi dei 50 stati USA: si potrà incorrere in multe fino a 1000$ (circa 912€).
- Per tutte le altre possibili violazioni, la multa sarà di 500$ (circa 456,10€).