Ancora incerto il futuro per quanto riguarda la situazione dello SPID: il governo sta pensando di fare un passo indietro e abolirlo.
Sono ormai passati diversi anni da quando in Italia si è parlato per la prima volta dello SPID, ovvero il servizio d’identità digitale che tutti i cittadini dovrebbero avere per accedere ai vari servizi della Pubblica Amministrazione.
Nel corso degli anni la situazione dello SPID in Italia si è notevolmente complicata e al giorno d’oggi si sta pensando addirittura di abolirlo.
La complicazione maggiore che molti cittadini italiani hanno trovato riguarda proprio la creazione del proprio SPID, le cui modalità non sono ancora chiarissime per tutti e spesso si fa molta confusione su quale servizio scegliere per creare la propria identità digitale.
In Italia ancora tanti cittadini non posseggono la carta d’identità elettronica, dunque anche la creazione dello SPID diventa pressocché impossibile.
Già qualche tempo fa il governo aveva pensato di accantonare lo SPID per spronare maggiormente l’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica, ma alla fine si è scelto per tenere l’identità digitale fino a nuovo avviso.
Per il 2024 si sta cercando di prendere una nuova decisione e a quanto pare in un modo o nell’altro la situazione dello SPID cambierà: o sarà sostituito oppure sarà integrato in un altro sistema.
SPID: ecco com’è la situazione alla fine del 2023
Lo SPID è sempre stato uno degli aspetti fondamentali del PNRR, ovvero del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che è partito dopo la pandemia da Covid-19.
Il 2023 è praticamente concluso ed è tempo anche per la Pubblica Amministrazione e per il governo italiano di fare i bilanci.
I numeri relativi allo SPID non sono tutti da buttare, ma ci si aspettava comunque dei valori maggiori.
Attualmente sono circa 36 milioni i cittadini italiani che hanno un’identità digitale SPID, ma l’obiettivo a questo punto è di arrivare a 42,5 milioni entro il 2025.
Una cifra non impossibile da raggiungere, ma che il governo tenterà di favorire mediante l’utilizzo di un nuovo sistema che sta venendo testato da diverso tempo.
Il destino dello SPID è destinato a cambiare radicalmente.
Ciò che però ha fatto allarmare particolarmente è il tasso di crescita avuto tra il 2022 e il 2023 che è stato particolarmente lento rispetto all’anno precedente.
Questo vuol dire che molte meno persone hanno creato lo SPID nel corso di quest’anno rispetto allo scorso anno e per questo motivo si è pensato bene di apportare delle modifiche e delle novità per il 2024 (o per gli anni successivi).
Il destino dello SPID: abolizione oppure assimilazione di IT Wallet
Si parano adesso due strade davanti al destino dello SPID: Alessio Butti, sottosegretario della presidenza del consiglio con delega all’innovazione tecnologica, ha specificato che bisogna iniziare a spegnere lo SPID.
Questo vuol dire che la Presidenza del Consiglio sta pensando di abolire questo sistema per spingere le persone a utilizzare la Carta d’identità elettronica, sicuramente più semplice da ottenere.
Il governo Meloni sta però pensando a un nuovissimo sistema che potrebbe integrare sia lo SPID che la carta d’identità digitale in un’unica soluzione: IT Wallet.
Si tratta del portafoglio digitale di cui si sta già parlando da diverso tempo che potrebbe andare a sostituire in maniera definitiva il portafoglio materiale vero e proprio all’interno dell’App IO.
IT Wallet è il portafoglio digitale che potrebbe arrivare come conseguenza del portafoglio digitale europeo la cui introduzione è prevista per il 2026.
Si tratta di un portafoglio digitale univoco per tutti i cittadini dei 27 stati membri dell’Unione Europea, ma per questa soluzione bisogna ancora fare molta chiarezza.