Non sembra avere una fine la storia che riguarda l’aumento dei prezzi del carburante in Italia: cattive notizie per gli automobilisti.
L’Italia negli ultimi anni non ha trascorso un periodo particolarmente positivo a livello economico e molte famiglie italiane sanno quanto è stato difficile arrivare a fine mese negli ultimi tre anni.
Il nostro Paese è stato colpito da una crisi, che già era crescente qualche anno fa, ma che è stata sicuramente peggiorata dalla pandemia da Covid-19 e dal conflitto russo-ucraino che hanno causato l’aumento dei prezzi per le materie prime in quasi ogni ambito del mercato.
L’aumento dei costi di vita è stato accompagnato anche dalla crisi che hanno vissuto molte famiglie per la perdita del lavoro e per la chiusura, temporanea e definitiva, di tantissime attività.
Non tutti sono riusciti a reinventarsi quando il periodo di crisi peggiore è passato e ancora oggi ci sono tantissime famiglie che vivono in condizioni di povertà molto gravi in Italia.
Una situazione che purtroppo non è stata risolta dai vari bonus e incentivi elargiti dai vari governi che si sono susseguiti.
La pandemia da Covid-19 ha sicuramente fatto aumentare il prezzo delle materie prime nei supermercati, ma il conflitto russo-ucraino e l’abolizione degli stop sulle accise hanno fatto sì che il costo dei carburanti salisse alle stelle.
Per tantissimi mesi, in Italia e non solo, tantissime persone hanno avuto seria difficoltà a far benzina a causa dei costi elevati che crescevano da un giorno all’altro.
La situazione dell’aumento dei costi dei carburanti è durata per diversi mesi e ha messo in seria difficoltà tutte quelle persone che erano abituate a prendere l’auto ogni giorno, per lavoro o per svolgere le mansioni fuori casa.
In alcuni casi i carburanti avevano superato anche i 2€ a litro e la situazione era diventata praticamente insostenibile per tutti gli automobilisti.
Circa tre mesi fa la situazione si era iniziata a stabilizzarsi con il costo dei carburanti che stava leggermente calando rispetto ai record negativi che si erano registrati nei primi mesi del 2023 poco prima e durante la stagione estiva.
Anche i “furbetti” del carburante che tenevano i prezzi più alti della media nazionale per cercare di guadagnare di più sono stati disincentivati con la nuova legge che prevede l’esposizione dei cartelli riguardo i costi dei carburanti a livello nazionale.
Purtroppo però la situazione negli ultimi giorni sembra essere tornata punto e capo dato che nei prossimi mesi si prospetta un nuovo aumento dei carburanti, sia per quanto riguarda la benzina che per quanto riguarda il diesel.
L’Italia potrebbe sprofondare nuovamente in una crisi da questo punto di vista e ci potrebbero essere di nuovo diverse problematiche per quanto riguarda i costi del carburante tra la fine del 2023 e gli inizi del 2024.
Il motivo dell’aumento dei carburanti è dovuto, stando a quanto riportato da fonti ufficiali, a quanto accaduto nei giorni scorsi sul Mar Rosso.
In questa zona del mondo, infatti, c’è stato un attacco da parte delle milizie filoiraniane degli Houthi che ha impedito di fatto l’accesso verso le principali fonti petrolifere mondiali.
Dunque non è possibile fare rotta verso il Mar Rosso per accedere al petrolio.
Proprio in virtù di quanto successo Eni ha annunciato un aumento di un centesimo a litro del carburante: si tratta del primo rialzo degli ultimi tre mesi dato che il prezzo del carburante non era mai stato aumentato dallo scorso settembre.
Per quanto riguarda invece le pompe self-service di benzina e gasolio la situazione è rimasta per adesso praticamente invariata.
Per le stazioni di servizio dove invece il carburante è servito abbiamo il prezzo della benzina che si è stabilizzato a 1,909€ al litro, mentre quello diesel a 1,873 euro per ogni litro.
Buone notizie anche per gli automobilisti che guidano vetture con impianto a GPL dato che il prezzo di questo prodotto è rimasto praticamente invariato, ovvero 0,717 euro al litro.
This post was published on 22 Dicembre 2023 5:30
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