Di recente su Player abbiamo parlato delle Intelligenze Artificiali (IA): infatti recentemente ha fatto parlare di sé un’IA chiamata Pimento, realizzata in Francia e che andrà a semplificare pesantemente i processi creativi e di conseguenza di brainstorming e di moodboarding (per maggiori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo dedicato, raggiungibile dal seguente link diretto). Appunto per questo ne abbiamo quasi sempre parlato per motivazioni positive: tuttavia recentemente è avvenuto un evento parecchio spiacevole, che ha visto proprio il coinvolgimento delle IA.
Che cosa è successo?
A rivelare questa situazione è stato l’Australian Strategic Policy Institute: un ente think thank con sede a Canberra in Australia e finanziato direttamente dal ministero della difesa. Stando all’analisi effettuata da parte dell’ente, il responsabile di questa situazione è stato un network formato da circa 30 canali con 4500 video, 120 milioni di visualizzazioni e 730 mila utenti.
Attivo sin dalla metà del 2022, questo collettivo di canali ha realizzato tutta una serie di video con cui fare propaganda a favore della Cina e contro gli USA, molti dei quali hanno pesantemente sfruttato le IA. I destinatari di questi video erano soprattutto occidentali, in particolari cittadini all’interno dei paesi anglofoni al fine di orientare l’opinione pubblica in una posizione a favore della potenza cinese facendo leva sul fatto che la tecnologia cinese fosse più performante di quella americana e che gli USA fossero in procinto di avvicinarsi a un disastroso collasso economico. Ma in che modo è stato utilizzata l’IA in questa campagna diffamatoria? Scopriamolo nei paragrafi successivi!
Il ruolo delle IA in questa vicenda
L’Australian Strategic Policy Institute ha affermato che questa campagna è stata una di quelle che ha fatto un uso massiccio delle IA. Stando a quanto affermato nel report queste sono state utilizzate per creare la voce fuori campo che narra gli argomenti trattati nel video e anche per creare gli elementi presenti nello sfondo (come per esempio delle immagini). L’ente ha anche specificato che si tratta di una strategia largamente utilizzata, con cui diffondere informazioni e notizie false e che prevede l’uso di nozioni di montaggio video basilari unite a IA generative che permettono di fare pressoché qualunque cosa e di conseguenza di parlare di tantissimi argomenti.
L’aspetto ancora più preoccupante è che questo stratagemma ha avuto parecchio successo e molti utenti sono caduti nel tranello, arrivando per questo a credere alle fandonie realizzate dai malintenzionati. Parallelamente l’uso delle IA ha anche permesso di trattare un vasto numero di argomenti, difficilmente trattabili da un’equipe di persone. Fortunatamente questa situazione è stata comunicata a YouTube, che si è attivata per limitare questa operazione andando a disattivare alcuni dei canali coinvolti nella faccenda.
Questa notizia ci permette di capire che le IA hanno anche un lato negativo, che nella stragrande maggioranza viene poco considerato o di cui comunque non si parla abbastanza. Appunto per questo è di vitale importanza che i vuoti normativi vengano colmati quanto prima, altrimenti situazioni del genere saranno sempre all’ordine del giorno e avranno per forza di cose effetti devastanti.