Tra non molto alcuni prodotti saranno banditi dalla legge e non si potranno più trovare al supermercato.
Negli ultimi tempi sono state tante le leggi emanate dall’Unione Europea alle quali i paesi della comunità devono o dovranno adeguarsi.
Tante di queste leggi riguardano soprattutto il mondo del commercio che chiaramente va regolamentato e deve seguire determinate normative.
Ad esempio in questi giorni si sta discutendo riguardo alcuni prodotti in vendita al supermercato.
Nel corso degli anni la vendita al supermercato di diversi prodotti è cambiata più volte proprio per seguire le nuove direttive dell’Unione Europea, le quali si basano seguono chiaramente dei precisi criteri.
Questi criteri possono essere dettati da esigenze di carattere medico-sanitario, come ad esempio prodotti che non seguono le normative igieniche, oppure esigenze ambientali dato che i prodotti generano anche molti rifiuti.
I prodotti da supermercato che generano maggiormente rifiuti inquinanti per l’ambiente sono chiaramente quelli confezionati, i cui involucri possono essere dispersi facilmente nell’ambiente da parte dei clienti.
Non solo plastica, che comunque resta il materiale più dannoso per l’ambiente nel quale viviamo, ma anche cesti di vimini e altre confezioni che ormai non possono essere più adoperate, nemmeno dai commercianti.
Allarme inquinamento ambientale: questi prodotti non saranno più venduti al supermercato
Le nuove normative sono chiaramente riferite ai packaging, ovvero al confezionamento dei prodotti, e non ai prodotti stessi, ma allo stesso tempo ci sono diversi prodotti particolari che potrebbero addirittura essere considerati “fuori legge” dall’Unione Europea.
Questo perché al supermercato vengono venduti spesso dei prodotti in confezioni ad hoc, le quali però sono risultati impattanti negativamente per l’ambiente.
Dunque si parano davanti due diversi scenari: questi prodotti non saranno più venduti all’interno dei supermercati oppure saranno venduti in maniera diversa, con un packaging che rispetti le normative ecologiche dell’UE.
Bisogna specificare che queste nuove normative non saranno applicate solo a supermercati, ma anche ad altri negozi alimentari, bar, ristoranti e alberghi.
L’allarme è arrivato direttamente dal commissario europeo Virginijus Sinkevicius, il quale ha sottolineato come i rifiuti da imballaggio sono aumentati del 24% tra il 2010 e il 2021 e che il semplice riciclo non è più abbastanza.
Si tratta chiaramente di un intervento drastico verso il quale non tutti i paesi d’Europa sono d’accordo, compresa l’Italia che si è dichiarata contraria.
Ecco i prodotti che potrebbero sparire definitivamente dagli scaffali
Tra i prodotti che potrebbero sparire definitivamente dagli scaffali del supermercato c’è ad esempio la frutta confezionata, i cestini con il formaggio fresco e tutti gli imballaggi monoporzioni chiaramente ideati in plastica.
Drastica anche la decisione sulle bibite, alcoliche e analcoliche, che potrebbero essere versate in contenitori monouso o consumate sul posto.
Una decisione che, come detto in precedenza, colpisce diversi esercizi commerciali e non solo i supermercati e i negozi di prodotti alimentari.
Nei bar, ad esempio, potrebbero sparire le bustine per lo zucchero e per la panna da caffè; stesso destino potrebbe capitare anche agli alberghi dove potremmo dire addio alle confezioni monouso di sapone, shampoo e bagnoschiuma.
Queste normative sono state proposte in maniera allarmante da parte dell’Unione Europea la quale però si è scontrata con diversi paesi che hanno il timore che queste decisioni potrebbero influire negativamente sul commercio e sulla produzione locale.
A quanto pare il riciclo dei materiali non basta più e bisogna agire in maniera piuttosto drastica per salvaguardare il pianeta.