Il nuovo bonus trasporti mette sul piatto agevolazioni molto interessanti e semplici da richiedere. Vediamo i dettagli.
La congestione del traffico cittadino è solo uno dei problemi dato dall’eccessiva concentrazione di auto nelle città italiane. Il nostro paese ha una delle media auto per persona più alte di tutta Europa. Sebbene ciò sia giustificato in parte da un sistema di traporto pubblico e ferroviario ancora molto carente in alcune zone specifiche del territorio italiano, è anche vero che molto dipende da un retaggio culturale difficile da schiodare dalle abitudini delle persone, che tendono ad utilizzare l’automobile anche per spostamenti insignificanti, peggiorando la condizione del traffico cittadino (e non solo) e contribuendo alla produzione di un inquinamento che si potrebbe evitare.
Negli anni il governo italiano, a volte di concerto con direttive europee, ha introdotto misure a livello nazionale e locale per diminuire la concertazione di automobili ed incentivare la rottamazione dei modelli più obsoleti ed inquinanti in favore di soluzioni più eco-friendly come le auto elettriche, o istituendo ZTL in zone ad alta concentrazione abitativa e nei centri storici della principali città. Queste misure hanno prodotto risultati concreti ma ancora timidi, motivo per cui è necessario insistere con queste misure e incentivare il più possibile misure di spostamento alternative e più ecologiche.
In questo senso si inserisce l’introduzione di una nuova misura che intende offrire dei bonus ai possessori di veicoli con motore diesel 3, 4 e 5 per spronarli a cambiare le proprie abitudini di spostamenti, premiandoli economicamente. Vediamo i dettagli.
Vecchio motore a diesel? Prenditi questo bonus!
La Regione Piemonte sta mettendo a punto un nuovo Bonus Trasporti atto ad incentivare il ricorso a mezzi di trasporto pubblico da parte dei cittadini possessori di veicoli dotato di vecchi motori a diesel 3, 4 e 5. Posto in essere già dallo scorso 30 ottobre, l’incentivo consiste nell’emissione di 100.000 buoni da 100 euro ciascuno, richiedibile da chi rientra nelle categorie suddette. Il bonus potrà essere utilizzato per acquistare titoli di viaggio relativi ai mezzi di trasporto pubblico, nominalmente gli abbonamenti annuali a bus, treni e metropolitana, nonché gli abbonamenti pluri-mensili per studenti. Non è finita, perché il bonus è anche retroattivo: i buoni potranno essere utilizzati per farsi rimborsare eventuali abbonamenti sottoscritti a partire dal 1° settembre.
Si tratta di una misura mai tentata prima dalla Regione Piemonte, che ha stanziato fondi importanti per questa iniziativa, il cui scopo è contrastare l’inquinamento da auto, ridurre il numero di veicoli circolanti e stimolare buone abitudini di spostamento da parte della cittadinanza. Una mossa che, se darà i frutti sperati, avrà una tripla valenza culturale-ecologica-sanitaria. Il presidente della regione Alberto Cirio non ha nascosto la sua soddisfazione nel definire questa operazione:
…una misura che non ha precedenti in Piemonte per principio ed entità. Utilizza risorse che arrivano dal Governo e ci permette di dimostrare che il nostro impegno per la qualità dell’aria non ha soste. Stiamo parlando di 24 milioni di euro che vanno nelle tasche dei cittadini per incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico. Crediamo di aver fatto un passo avanti importante, che ha un beneficio sulle persone ma anche sulla qualità dell’aria, perché alla fine dell’operazione sommeremo i 100.000 abbonamenti, che corrisponderanno a qualche migliaio di chilometri non fatti in auto mi con il mezzo pubblico e ad un risparmio di inquinamento nell’aria che vuol dire aria più pulita per tutti. È un investimento importante che la Regione mette in campo per aiutare le famiglie che fanno una scelta a favore dell’ambiente in un momento in cui le spese sono tante e il caro vita si fa sentire – Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte
Inoltre secondo l’assessore all’ambiente Matteo Marnati questa è solo una delle nuove misure che la Regione ha messo in campo per favorire l’utilizzo del trasporto pubblico locale, nella cornice di più ampio Piano per la tutela dell’aria e per la riduzione di inquinanti in atmosfera.
Bonus traporti Piemonte: come richiederlo
Il bonus può essere richiesto dai possessori di veicoli diesel euro 3, 4 e 5 o dai loro famigliari. Inoltre non è rivolto solamente ai privati cittadini: anche le aziende titolari di veicoli che rientrino nelle categorie suddette potranno usufruire del bonus, tramite richiesta inoltrata dall’amministratore delegato o da un dipendente della compagnia a cui sia intestato il mezzo. Per fare richiesta è sufficiente seguire l procedura presente sul sito della Regione Piemonte, ovviamente a patto di essere residenti in quella regione; dunque si tratta di un’agevolazione richiedibile solamente online, che richiede l’autenticaizone del cittadino mediante credenziale fornite dal Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), dalla Carta d’Identità Elettronica (CIE) o dalla Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In particolare, ecco tutti i tipi di abbonamento che possono usufruire dello bonus, sia in forma di sconto che di rimborso (qualora fossero stati stipulati nel mese di settembre):
- Per il trasporto su gomma, tutte le tipologia di abbonamenti annuali e plurimesili studenti in vigore sul territorio piemontese;
- Per il trasporto su ferro, tutte le tipologia di abbonamenti annuali e plurimensili studenti in vigore, limitati al territorio piemontese e con codice tariffario Trenitalia 40/13 e 41/13;
- Per il trasporto in acque interne, tutte le tipologie di abbonamenti annuali e plurimensili studenti in vigore per il trasporto sul Lago Maggiore, con origine dagli scali presenti sul territorio piemontese.
Per ogni tipologia di abbonamento, comunque, si può applicare un solo bonus da 100 euro. Per il momento è possibile richiedere il bonus fino alle ore 16.00 del 30 aprile 2024. Ancora prima di misurarne i risultati dell’iniziativa, la Regione Piemonte ha già stanziato misure equivalenti per il prossimo biennio, ciò significa che tali incentivi potranno continuare ad essere richiesti anche nel 2024 e 2025, con la seguente calendarizzazione:
- dal 01 agosto 2024 alle ore 9.00 fino al 30 aprile 2025 alle ore 16.00
- dal 01 agosto 2025 alle ore 9.00 fino al 30 aprile 2026 alle ore 16.00