Non tutti sanno che i costi dell’energia non sono tutti uguali durante la giornata, ma variano a seconda di fasce orarie.
Tra gli argomenti più caldi che saltano fuori quando si parla di spese per le famiglie italiane c’è sicuramente quello relativo ai costi dell’energia elettrica.
Soprattutto negli ultimi anni ne abbiamo sentite di cotte e di crude riguarda i prezzi delle bollette, che sono aumentati a dismisura e hanno mandato in totale crisi tantissimi italiani che hanno dovuto fare i salti mortali.
Quando si parla di “costi dell’energia elettrica” si fa riferimento a tutto ciò che consuma corrente elettrica nelle nostre abitazioni: dalle luci agli elettrodomestici, ai dispositivi elettronici.
Al giorno d’oggi praticamente tutto ciò che utilizziamo ha bisogno di corrente elettrica e molti strumenti sono a dir poco indispensabili.
Di certo non si può sperare di rinunciare per sempre all’energia elettrica.
L’aumento dei costi ha chiaramente spinto tanti italiani a scovare i migliori trucchi e le soluzioni più efficiente per cercare di risparmiare diversi euro in bolletta, ma la maggior parte delle volte non c’è stata una vera e propria svolta.
In tanti casi l’alto costo delle bollette dipende anche da un’errata convinzione che molte famiglie hanno.
Il costo dell’energia elettrica non è sempre uguale: ecco il motivo
Molte persone sono infatti pienamente convinte che i costi dell’energia elettrica siano sempre uguali e che non possono variare nel tempo.
Anche se ci sono le dovute eccezioni, in linea di massima è risaputo che i costi dell’energia elettrica non sono sempre gli stessi, ma possono variare in base a diversi fattori.
Chiaramente i costi cambiano in base al prezzo concordato con il gestore dell’utenza, il quale può decidere il proprio prezzo in base a quella che è la media nazionale.
Non tutti sanno che però i costi dell’energia elettrica possono variare anche all’interno della stessa offerta nel corso di una singola giornata.
Esistono infatti le cosiddette fasce orarie.
Non tutte le forniture di energia elettrica presentano le fasce orarie, altre ne presentano soltanto due e altre ancora presentano più fasce orarie.
Le forniture che presentano le cosiddette fasce orarie hanno delle variazioni nel costo dei consumi nel corso della giornata, in base all’orario e anche in base al giorno della settimana.
Fasce orarie per l’energia elettrica: ecco come funzionano
Le fasce orarie possono dipendere dalla fornitura di energia elettrica, ma sono state stabilite anche dall’ARERA, ovvero l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
L’azienda ha stabilito in totale tre fasce orarie per il consumo dell’energia elettrica, in base all’ora della giornata e anche in base al giorno della settimana.
Le tre fasce sono definite F1, F2 e F3.
La fascia F1 si riferisce ai costi dalle 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì, escluse le festività; la fascia F2 si riferisce ai costi dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00, mentre il sabato dalle 7:00 alle 23:00; infine c’è la fascia F3 che va dal lunedì al sabato dalle 24:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00, mentre per tutta la giornata se si considerano domenica e festivi.
La fascia F1 è quella più costosa ed è per questo che si suggerisce di accendere di meno gli elettrodomestici, la fascia F2 è quella intermedia e infine la fascia F3 è quella nella quale i consumi sono molto più ridotti.
Dunque per risparmiare tanto in bolletta è consigliabile accendere gli elettrodomestici dopo le 19:00 dal lunedì al venerdì oppure nei weekend.
Ci sono anche delle alternative che si possono applicare quando si sottoscrive un contratto di energia elettrica: oltre alle fasce multiorarie dell’ARERA, ci sono anche altri due tipi di tariffe molto utilizzate dagli italiani.
La tariffa monoraria che fa rimanere invariato il costo dell’energia elettrica indipendentemente da ora e giorno della settimana e quella bioraria che ha due costi differenti per la mattina e per la sera.