Tra il 2022 e il 2023 il governo italiano ha emanato una caterva di bonus e di incentivi, con cui dare una mano alle persone più in crisi e che vivono in delle situazioni estremamente precarie. Ciò è da attribuire alla recente situazione economica non così tanto positiva, che ha messo in ginocchio quasi praticamente tutti. Comunque sia a partire da novembre vi saranno dei cambiamenti per quanto concerne un importante bonus accessibile a tante famiglie.
L’assegno unico, che cos’è?
L’assegno unico è un incentivo erogato dallo stato. Esso – stando alle linee guida dell’INPS – è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene dato per ogni figlio presente, in particolare per ogni figlio minorenne, per coloro che non superano i 21 anni d’eta (salvo determinate eccezioni) e senza alcun limite di età per quelli che presentano delle disabilità.
Possono farne domanda tutte le categorie di lavoratori e persone, tra cui abbiamo i lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), quelli autonomi, i pensionati, i disoccupati e gli inoccupati. Queste persone dovranno essere congiuntamente in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Fondamentale per la definizione dell’imposto corrisposto è l’ISEE, con cui viene certificato il redditto annuale della famiglia. L’ISEE può essere richiesto presso i CAF oppure alla pagina web dedicata fornita dall’INPS stessa.
Tuttavia siccome si tratta di una misura “universale”, esso può essere richiesto persino in assenza di questo elemento oppure nel caso in cui il reddito famigliare annuale superi la soglia dei 43240 euro: in questo caso verranno elargiti gli importi minimi, che sono previsti e regolamentati dall’attuale normativa vigente.
Che cosa cambia da novembre?
In origine l’INPS in caso di inesattezze per quanto riguarda l’ISEE, provvedeva autonomamente a effettuare i relativi conguagli e ripartizioni al fine di identificare la cifra esatta che spetta al richiedente. Tuttavia non sarà più così dal 2023 in avanti.
Infatti partire da novembre e dai mesi successivi dovrete fare molta attenzione alla definizione dell’ISEE oppure riceverete di base gli importi minimi previsti dalla legge. Appunto per questo sarà di fondamentale importanza compilare tutte le relative carte con la giusta attenzione, altrimenti si incorrerà in una sonora doccia fredda. Però, per fortuna, nel caso in cui ci fossero delle irregolarità, l’ente provvederà a inviare tutte gli avvisi e le comunicazioni del caso per far sì che il diretto interessato risolva la situazione.
Ma come lo si può fare? Nel caso in cui a commettere l’errore sia stato il CAF, basterà inviare una mail o recarsi di persona al suo interno e comunicare l’errore (che verrà in seguito corretto). In alternativa, se gli errori presenti al suo interno sono molteplici, si potrà fare direttamente richiesta all’INPS per l’ottenimento di un nuovo ISEE. Nel momento in cui la situazione verrà regolarizzata e l’INPS avrà ricevuto tutto quello che le serve, provvederà a esaminare la nuova documentazione invitagli. In caso di esito positivo, effettuerà in tempi brevi il ricalcolo dell’importo mensile dell’assegno unico. Inoltre nel caso in cui vengano riconosciute delle integrazioni, queste verranno versate. In ogni caso, qui di seguito trovate il link diretto per raggiungere il sito dell’INPS.